Visualizzazione stampabile
-
Sarkozy presidente
ANSA - La Francia volta pagina e si affida ad un uomo di 52 anni, figlio di immigrati. E' il sogno di Nicolas Sarkozy che si concretizza, di un politico di professione che ha capito il paese e ha preso il timone della destra francese rompendo con la tradizione chiracchiana, indicando nuovi obiettivi, nuovi valori. La vittoria è stata netta - il 53% dei francesi gli ha detto di sì e si e affidato al suo progetto - al termine di una campagna che ha visto come raramente una partecipazione popolare tanto forte.
La candidata socialista ha riconosciuto da parte sua la sconfitta ma ha promesso di "continuare" per proseguire la sua lotta per il rinnovamento della sinistra. Il presidente eletto ha voluto ribadire fin dal suo primo intervento i temi di fondo della sua campagna: il tema dei valori - lavoro, autorità, onestà, fraternità, grandeur - tema centrale per quest'uomo deciso e talora spigoloso, che ha scelto contro il parere di tanti amici e collaboratori la direzione di una campagna elettorale che si è dimostrata centrata e vincente. Nel suo primo intervento ha lanciato un appello agli africani "per decidere insieme una politica di immigrazione e definire una politica di sviluppo ambiziosa"; ha chiesto a Washington di non ostacolare "la lotta contro il riscaldamento del pianeta"; ha chiesto ai partner europei di ascoltare "la voce dei popoli" ribadendo di credere "sinceramente e profondamente" nella costruzione europea. Ed ha infine promesso che la Francia sarà a fianco "degli oppressi del mondo". Ha messo in prima linea la necessità di ristabilire "l'ordine, l'autorità, il rispetto", Ed è per questo che ha combattuto una battaglia che i socialisti hanno giudicato un po' 'retro'', quella contro il maggio 68. Un altro punto di aggregazione è avvenuto attorno all'immigrazione, un sì alla sua politica di poter scegliere chi arriva nel paese, di definire nuove condizioni perché un immigrato abbia la possibilità di lavorare e di soggiornare.
E' il progetto che ora dovrà mostrare di saper applicare nei cinque anni che ha di fronte come presidente della repubblica di Francia.
__________________________________________________ ___
Che ne pensate?
-
Mah... Non sono molto ferrata in materia, ma penso che magari oltre ai meriti politici abbia vinto Sarkozy perchè purtroppo molti non vedono ancora bene una donna al potere (può anche essere un'emerita idiozia, visto che in Germania governa una donna, ma la Germania non è la Francia)... Per il resto, aspetteremo di vedere come governa per commentare...
-
Non conoscevo nei dettagli il programma della Royal, ma ho sentito abbastanza su Sarkozy per capire che mi piace parecchio come politico. Credo farà bene alla Francia. Peccato sia un po' troppo europeista.....qualche altra voce contraria all'Europa avrebbe fatto bene, invece sono ancora così poche.....va bè, fa niente, va bene lo stesso
-
Credo che Ségolène Royal abbia pagato la sua scarsa vena politichese piuttosto che il sesso, anzi quello poteva essere un punto a favore. Certe sue dichiarazioni nell'immediato termine della campagna elettorale hanno fatto accaponare la pelle persino a me che certo non sono di destra.
Posso solo pensare rivolto ai nostri vicini francesi "meglio a loro che a noi"; anzi egoisticamente quest'insediamento della destra proprio in Francia non può che farci gioco. Presto la propaganda politica dovrà lasciare il posto ai fatti e i francesi, per questo, valgono molto di più degli italiani e si faranno sentire in modo molto rumoroso, suonando di monito a tutti, noi compresi, sul significato della destra al governo.
Sono sempre più scettico sul sistema elettorale francese, che vorremmo importare anche qui da noi.
-
non mi piace per niente....vuole calpestare alcuni diritti e non va bene
-
Preferivo l'amico Jean-Marie Le Pen..
-
Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
Credo che Ségolène Royal abbia pagato la sua scarsa vena politichese piuttosto che il sesso, anzi quello poteva essere un punto a favore. Certe sue dichiarazioni nell'immediato termine della campagna elettorale hanno fatto accaponare la pelle persino a me che certo non sono di destra.
vero, ha capacità "diplomatiche" quasi nulle.. le Pen, per l'amordiddio, forse è la volta buona che non ci riprova più... :?
ma è curioso notare che ha vinto proprio colui che si è posto nel mondo più violento ("brutale e canagliesco" hanno definito il suo stile politico)... c'è davvero bisogno di un polso tanto rigido? e in italia, avrebbe vinto un sarkozy?
-
Quello che mi sgomenta è che la politica, oggi più che in passato, è un fatto legato prevalentemente al fattore mediatico, a una buona costruzione e pubblicità(*) del personaggio che poi nella realtà è più fasullo che mai.
Questo fatto legato a un sistema elettorale per il quale poi il prescelto diventa una specie di dittatore a tempo determinato si, ma lunghissimo (5 anni sono un'eternità con un pazzo al potere), mi sconvolge.
Che la sinistra corra con una palla di ferro legata alla caviglia, in fatto di aggiornamento con la realtà, credevo che fosse cosa del tutto italiana, invece probabilmente è comune anche oltre frontiera... possibile che non riescano mai a proporre e sostenere un leader degno di questo nome???
(*) pubblicità, non propaganda.
-
Invece è sacrosanto che chi viene eletto ABBIA EFFETTIVAMENTE il potere, senza essere sempre scocciato da tutti quanti ed avere le mani legate. Se uno è stato eletto capo, DEVE POTER FARE IL CAPO, e questo lo dico ora che ha vinto sarkozy ,lo direi se avesse vinto la Royal, e lo dico anche ora che ha vinto Prodi in Italia. Lui ha vinto? Bene, deve poter governare senza che altri gli leghino le mani in maniera visibile o subdola.
Nel caso specifico, Sarkozy mi piace, quindi sono pure più contento, anche se ripeto che per i miei gusti è troppo europeista
Grimmy, alla tua ultima domanda rispondo dicendo "SPERO DI SI'", perchè ci vorrebbe proprio
-
speravo vincesse la segolene... peccato