Re: E la guerriglia a Milano?
Quote:
Originariamente inviata da efa
Da Panorama:
La sinistra no global, antagonista e spesso violenta è rappresentata nelle liste di Rifondazione, riesce costantemente a infilarsi nei cortei dei pacifisti, dei Verdi e dei Comunisti italiani. Era accaduto a Roma con Oliviero Diliberto, quando alcune decine di manifestanti intonarono il coro «Dieci, cento, mille Nassirya».
L'aver costruito, per battere Berlusconi, un cartello di tutte le sinistre, dai moderati ai riformisti fino agli antagonisti, è un'operazione forse elettoralmente vincente ma espone a questi rischi, preoccupa gran parte dell'opinione pubblica, non fa presagire molto di buono se Romano Prodi andrà al governo.
Bertinotti ha proposto la candidatura di Francesco Caruso al fine di offrire uno sbocco elettorale ai movimenti, e per ovvi motivi il leader dei Disobbedienti è chiamato a rivestire un ruolo più soft, viene chiamato cioè ad atrofizzare la sua ben nota esuberanza. In un certo senso è stato cooptato dalla politica parlamentare.
Rifondazione, revocando la candidatura di Marco Ferrando, ha dimostrato un genuino impegno per decurtare le posizioni più estremiste, benché questo provochi qualche grattacapo tra una cerchia di militanti abbastanza consistente.
Ricordo anche che recentemente non ha manifestato a favore di Hamas, a differenza dei Comunisti Italiani di Oliviero Diliberto.
Non vi è, inoltre, solamente un cartello delle sinistre, bensì anche un cartello delle destre. A destra troviamo l'UDC e troviamo Alternativa Sociale, filoamericani e antiamericani, statalisti e federalisti, ecc.
Gli antagonisti milanesi in ogni caso vanno condannati senza se e senza ma.
Saluti
Re: E la guerriglia a Milano?
Quote:
Originariamente inviata da efa
Da Panorama:
L'incidente televisivo tra l'ex presidente Rai e il premier ha messo in secondo piano i gravissimi episodi accaduti sabato a Milano. Che sono la vera spina nel fianco del centrosinistra
Perché nonostante le condanne e le prese di distanza (a posteriori) dei dirigenti dell'Unione, l'ambiguità e la contiguità esiste.
La sinistra no global, antagonista e spesso violenta è rappresentata nelle liste di Rifondazione, riesce costantemente a infilarsi nei cortei dei pacifisti, dei Verdi e dei Comunisti italiani. Era accaduto a Roma con Oliviero Diliberto, quando alcune decine di manifestanti intonarono il coro «Dieci, cento, mille Nassirya».
L'aver costruito, per battere Berlusconi, un cartello di tutte le sinistre, dai moderati ai riformisti fino agli antagonisti, è un'operazione forse elettoralmente vincente ma espone a questi rischi, preoccupa gran parte dell'opinione pubblica, non fa presagire molto di buono se Romano Prodi andrà al governo.
Forse dando loro uno spazio parlamentare si troverebbero con le spalle al muro: adesso sei tu che gestisci le cose, quindi se non funzionano la violenza devi manifestarla verso te stesso!