Originariamente inviata da s@ve
L'infallibilità del papa è un dogma (lo è?) della fede cattolica, ma non di quella cristiana. Credo (potrei dire cazzate, nn sn espertissimo) che sia la differenza sostanziale fra cattolicesimo e ortodossia.
Riguardo al Limbo, tanto per fare chiarezza (almeno ci provo) sembra che Karol Wojtyla, all'età di 9 anni ebbe a vivere la triste esperienza della perdita di una sorellina appena nata e non battezzata. Fu allora che il papa-bambino si pose seri interrogativi su questo limbo e, diventato papa, non dimentico di quella esperienza, decise di eliminare il Limbo per aprire alla sorella le porte del paradiso. A seguito della cancellazione del Limbo, una commissione teologica internazionale si mise a studiare la faccenda e decise che i bambini non battezzati potessero accedere al paradiso grazie "all'infinita misericordia di Dio". (informazine presa dal quotidiano "El Pais" del 29-11-2005)
La cosa che mi fa riflettere piu' di tutte e' la dinamica dell'avvenimento, la sorellina morta di Wojtyla... Secondo me questa e' un'ulteriore prova della fallibilita' del papa, che si muove egoisticamente nell'interesse di un'anima a lui cara piuttosto che nell'interesse generale delle anime da salvare.
Rispondo anche a Skitting, è vero che il Limbo viene citato da Dante cosi' come esiste il celebre dipinto del XV secolo di Mantegna "discesa nel Limbo"; pero' l'ufficialita' del limbo nei documenti cattolici si ritrova nel Catechismo di papa Pio X varato nel 1904 (informazione presa dal quotidiano "Corriere dell Sera" del 28-11-2005)
E' chiaro che non sia possibile il funerale di un feto se non si decide prima il suo battesimo, era un rafforzativo del fatto che pero' non si contempli il battesimo dei feti... Se la vita (e l'anima) nascono col concepimento, perche' non battezzare un feto? E quindi fargli il funerale in caso di successivo aborto (spontaneo)?
la mia domanda, forse contorta e quindi poco chiara: "perche' non entrare nel merito delle sorti dell'aborto di una non credente, dopo che si è lungamente e prepotentemente entrati nel merito delle sorti del proprio feto?" intendeva dire che, dal momento che i cattolici vogliono interferire nelle sorti del feto di una gestante non credente, perche' non dimostrano poi quella misericordia che dovrebbe conseguenzialmente essere per il defunto feto abortito? Cioe' io cattolico mi batto per la difesa della vita di un feto e poi, sconfitto, una volta abortito, disconosco al fu-feto qualsiasi interesse. Mi sembra una contraddizione...