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Originariamente inviata da
mformatteo
ho chiesto al mio docente di diritto costituzionale (Mattioni) e mi ha detto che la mia versione è quella giusta ;)
Digli che Wittmann dice che sbagliate tutti e due..:)
Questo potere di "veto" sulla nomina dei ministri 1)non esiste 2)sarebbe potenzialmente pericolosissimo 3)non si è mai verificato 4)è in contrasto con tutta la ratio del procedimento di formazione del governo, che attribuisce oneri e responsabilità della scelta dei ministri al neo-presidente del consiglio.
Per dire, sarebbe come sostenere che, visto che l'art. 92 dice molto semplicemente "il pres. della rep. nomina il presidente del consiglio", che se gli girasse storto potrebbe decidere lui chi nominare, o che si potrebbe rifiutare di nominare qualcuno.
O, visto che può sciogliere le camere "sentiti i loro presidenti", che potrebbe fare una telefonata e poi dire "eh bè, l'ho sentito il presidente, quindi ora posso sciogliere tutto anche se ha detto di no"..
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beh, fino a Scalfaro un presidente della repubblica non aveva mai "osato" negare la firma di una legge ordinaria :)
giusto per dire.. tra prassi e forma c'è una bella differenza ^^
evidentemente napolitano non ha le palle per andare contro alla "tradizione"..
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Originariamente inviata da
mformatteo
beh, fino a Scalfaro un presidente della repubblica non aveva mai "osato" negare la firma di una legge ordinaria :)
giusto per dire.. tra prassi e forma c'è una bella differenza ^^
evidentemente napolitano non ha le palle per andare contro alla "tradizione"..
Si ma qua non esiste proprio, nè in base alla legge nè in base alla prassi, e infatti non ci sono nemmeno precedenti.
Rinviare una legge alle camere è previsto esplicitamente, quindi il potere -per quanto utilizzato poco o tanto- esiste; rifiutare di nominare un ministro no.
Napolitano non andrebbe contro la tradizione, ma contro la costituzione. Poi scusa, i motivi per cui potrebbe negare la nomina dei ministri e quindi magari bloccare la formazione di un governo, li decidete voi di volta in volta? Travaglio o Grillo? Vespa? Lui, a seconda di come si sveglia? Il fatto quotidiano? Se è antipatico, ricco, povero, di destra, di sinistra, onesto, competente, disonesto, sono valutazioni discrezionali che spettano al pres. del consiglio quando propone il nominativo. Se il nominativo fa schifo (come è accaduto sicuramente tante altre volte) la colpa e responsabilità è del pres. del consiglio.
E se si riufiutasse la nomina in blocco o di tanti ministri di un governo appena eletto, rimaniamo tutti a guardarci negli occhi per 5 anni?
Ripeto, è come dico io. :)
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La cosa assurda è che gli stessi che vorrebbero un simile potere per il Presidente della Repubblica sono poi quelli che sbraitano perchè secondo loro Berlusca ha troppo potere...
E' proprio vero che pur di cacciare Berlusconi molti sarebbero disposti a tutto :lol: Se persino un politico si mette a dire robe del tipo "Pronti ad allearci anche con il diavolo" è significativo, ed è altrettanto significativo che questa frase non abbia avuto il giusto risalto dato che è grave al pari delle battutacce e delle barzellette del ***** raccontate da Berlusconi.
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ehm.. ma guardate che quando si forma il nuovo governo e il presidente del consiglio va dal PDR a presentargli la lista dei possibili ministri, quest'ultimo è liberissimo di dirgli di no eh O_O
cioè mica può destituire un ministro di sua scelta.. semplicemente, dei nomi consigliati dal presidente del consiglio, il PDR può dire "no, questo no"..
cioè, poi se vogliamo paragonare questo ad una sorta di potere tirannico uber putiente, liberissimmi eh :lol:
anche perchè in genere non si mettono grandi personalità al colle, quindi di sti problemi manco l'ombra :lol:
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Originariamente inviata da
Wittmann
Si ma qua non esiste proprio, nè in base alla legge nè in base alla prassi, e infatti non ci sono nemmeno precedenti.
Rinviare una legge alle camere è previsto esplicitamente, quindi il potere -per quanto utilizzato poco o tanto- esiste; rifiutare di nominare un ministro no.
Napolitano non andrebbe contro la tradizione, ma contro la costituzione. Poi scusa, i motivi per cui potrebbe negare la nomina dei ministri e quindi magari bloccare la formazione di un governo, li decidete voi di volta in volta? Travaglio o Grillo? Vespa? Lui, a seconda di come si sveglia? Il fatto quotidiano? Se è antipatico, ricco, povero, di destra, di sinistra, onesto, competente, disonesto, sono valutazioni discrezionali che spettano al pres. del consiglio quando propone il nominativo. Se il nominativo fa schifo (come è accaduto sicuramente tante altre volte) la colpa e responsabilità è del pres. del consiglio.
E se si riufiutasse la nomina in blocco o di tanti ministri di un governo appena eletto, rimaniamo tutti a guardarci negli occhi per 5 anni?
Ripeto, è come dico io. :)
non è come dici tu, il presidente della Repubblica nomina i ministri e il presidente del consiglio e nel caso ritenga che il ministro non sia adeguato ne blocca la nomina.
ART 92 DELLA COSTITUZIONE
Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
su proposta, vuol dire che se il Presidente della Repubblica non vuole nominare un determinato ministro se ne frega della proposta del presidente del consiglio e ne nomina un altro. Questo dice la nostra costituzione, che io sappia non è mai successo per convenzione e tacito accordo ma la costituzione parla chiaro.
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Originariamente inviata da
mformatteo
ehm.. ma guardate che quando si forma il nuovo governo e il presidente del consiglio va dal PDR a presentargli la lista dei possibili ministri, quest'ultimo è liberissimo di dirgli di no eh O_O
cioè mica può destituire un ministro di sua scelta.. semplicemente, dei nomi consigliati dal presidente del consiglio, il PDR può dire "no, questo no"..
cioè, poi se vogliamo paragonare questo ad una sorta di potere tirannico uber putiente, liberissimmi eh :lol:
anche perchè in genere non si mettono grandi personalità al colle, quindi di sti problemi manco l'ombra :lol:
Ma affatto, se fosse liberissimo di dire di no sulla base di considerazioni personali potrebbe potenzialmente provocare a piacimento la completa paralisi della formazione di un governo.
E se dice di no a un nome e il pres del cons. lo ripresenta? dice di nuovo di no? il pres. ricorre alla corte cost, consiglio di stato,cassazione? Tutto ovviamente deciso a caso sul momento?O lo denuncia per omissione di atti d'ufficio? O se al pres. della rep. non va bene nessun nome, che si fa?
NON è così.:lol:
Poi, seriamente, sul colle si sono susseguiti un bel po' di presidenti della repubblica, nonchè una 60ina di governi..moltiplicato x numero di ministri e rimpasti viene fuori una bella cifra..Se fosse possibile fare come dite voi sarebbe ben successa almeeeeno una volta, o no? :)
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Originariamente inviata da
Rocknrolf
non è come dici tu, il presidente della Repubblica nomina i ministri e il presidente del consiglio e nel caso ritenga che il ministro non sia adeguato ne blocca la nomina.
ART 92 DELLA COSTITUZIONE
Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
su proposta, vuol dire che se il Presidente della Repubblica non vuole nominare un determinato ministro se ne frega della proposta del presidente del consiglio e ne nomina un altro. Questo dice la nostra costituzione, che io sappia non è mai successo per convenzione e tacito accordo ma la costituzione parla chiaro.
No, devo insistere.
Non fatevi ingannare dalla parola! Anzi, non basate su quella ragionamenti cervellotici e infondati, che in verità non hanno nulla a che vedere con la parola stessa.
Su proposta vuol dire semplicemente che il pres. del consiglio propone e lui nomina; non c'è scritto "su ordine", ma ciò non vuol dire che derivino strani, non ben identificati e non disciplinati poteri discrezionali..anche in tanti altri casi il pres. della rep. è vincolato ma non c'è scritto "deve".
Se no avrebbero aggiunto un comma tipo: "se ritiene di non poter nominare un ministro, può astenersi/obbligare il pres.del cons a sceglierne un altro/può sceglierlo lui/può rinviare il nome al pres. del consiglio con i motivi per cui ecc.ecc./può consigliarne uno diverso/ecc." o cose del genere (come invece viene fatto per dare la possibilità di rispedire una legge alla camera).
Tra l'altro avrebbero anche dovuto stabilire i motivi precisi per cui il pres. potrebbe rifiutarsi, le procedure in caso di contestazione o di impossibilità di un accordo, gli organi giudicanti, i tempi, cosa fare durante, ecc., o quantomeno intervenire successivamente, o elaborare delle consuetudini costituzionali.
Non esiste niente di tutto ciò, e sono "piccoli dettagli" che non si inventano sul momento solo basandosi sul "su proposta".
Tutto qua.
Ho fatto anche un altro esempio; "il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse"..letteralmente potrebbe quasi sembrare che una mattina, svegliandosi con le palle girate, avrebbe il potere di fare una telefonatina e poi sciogliere le camere, ma non funziona così.
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Paolo Romani è l'ex direttore di Lombardia7...canale fortemente incentrato su programmi soft-porno e porno...nonchè autore della fortunata trasmissione "Colpo Grosso"...con un curriculum simile andrà lontano nell'universo berlusconiano!:lol: