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il primo esempio di bel testo rap o affini (non essendo esperto del genere ) che mi viene in mente... visto che ci tieni
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a machere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
...e come le supposte abitano in blisters full-optiona, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri, quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo e sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero, boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
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Ascolta, il rap può sembrare un genere musicale semplicissimo... gente crede che bisogna solo parlare su una base "velocemente" ma in realtà è molto complicato, soprattutto se si è poco pratici. Innanzitutto bisogna concentrarsi sullo scrivere quartine, (appunto per la base 4/4), non per forza rime baciate... anche incatenate, alternate, come preferisci insomma. Poi si possono usare assonanze, le ripetizioni delle vocali, quelle che in molti chiamano "false rime"... esempio più banale :male-mare... Si deve cercare di scrivere ogni verso con un certo numero di sillabe, altrimenti si rischia di andar fuori tempo. Devi conoscere la base (il beat, come preferisci) e i suoi bpm (battiti per minuto) prima di scrivere un testo per non rischiare di cantar troppo velocemente o troppo lentamente per poi infine allontanarti dai tuoi gusti e dalle tue idee iniziali :) Un piccolo riassunto di quel che so... Non ho studiato musica, ti dico ciò che mi dice l'esperienza e sono moooooolto giovane ancora... ma mi trovo in tema :) Comunque personalmente il testo non era male, devo dire che se è stato il primo che hai scritto, curando la grammatica, puoi andarne fiero :) scrivi, scrivi molto... vedrai che, più in là, in mezz'ora riuscirai a far 3 strofe da paura... Il testo in sè è personale, non va giudicato... piuttosto è la struttura quella che ha bisogno di cure, ma col tempo e con la passione tutto andrà bene. Ciao ;)
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La vittima è la musica l'accusa è d'omicidio.
La vittima è la musica l'accusa è di omicidio, carcere a vita
Ho visto personaggi discutibili , tentare di uccidere il funk, sub-caciosi fiacchi emcì ridicoli , stringere il rap ai testicoli , troppi parolai credersi Mogol , troppe voci senza soul, ma come a Napoli co' 'o 'fridde' 'n' guolle' , chi ha avuto ha avuto qui il cuore sta alla musica , come il mare sta a un imbuto , benvenuto nell'effimero zero ingresso libero, questo è lo scenario e resta amaro , anche se aggiungo zucchero, "…in mondo che …" c'ha le leggi sue , credi che sia Lucio che ha copiato gli Audio 2, chi fa la faccia come Sting chi parrucca il Boss, prima o poi Castagna mi parruccherà DianaRoss, troppi fighetti come Ridge Ron Moss, serial killer sul serio perciò vamonos, perché alla radio l'intervista è finita e non solo, li vedi in video farsi più viaggi anche di Marco Polo, e se è per me non mi stimo, ma so che il cambiamento è "sempre più vicino", vorrei averli tutti come Pino o i Casino, e invece sono in troppi accomunati da un solo destino e già da mo'…. La vittima è la musica l'accusa è di omicidio, carcere a vita.
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