Altra multa per Microsoft

Per un errore tecnico che non consente di scegliere il browser desiderato, Microsoft rischia di pagarla cara



Microsoft ci ricasca ancora. Il gigante di Redmond rischia da oggi una multa di miliardi di dollari da una infuriata Bruxelles che l’accusa di non aver rispettato l’impegno a dare agli utilizzatori di Windows 7 la scelta tra browser alternativi a Internet Explorer. Una brutta notizia per l’azienda statunitense dopo la mega multa dell’Unione europea di 899 milioni di euro del 2008, alleggerita lo scorso giugno solo del 4% a 860 milioni di euro

Bruxelles aveva accusato Microsoft di infrangere la normativa comunitaria sulla concorrenza tra browser incorporando sistematicamente Internet Explorer. Microsoft aveva preso impegni, resi nel 2009 giuridicamente vincolanti dalla Commissione europea, per far sì che agli utenti europei di Windows apparisse una schermata di scelta in cui avere la possibilità di scaricare da una lista un browser alternativo a Internet Explorer.

Il Commissario europeo per la concorrenza, lo spagnolo Joaquin Almunia, ha spiegato che “ da febbraio 2011 ventotto milioni di utilizzatori di PC” su cui è stato installato Windows 7 Service Pack 1, non hanno avuto più la possibilità di accedere alla schermata che permette di scegliere altri browser. Microsoft si era impegnata con la Commissione Ue a mantenere questa possibilità di scelta fino al 2014.

La multa si preannuncia salatissima se verrà confermata l’infrazione nell'indagine aperta oggi dalla Commissione europea. La sanzione potrebbe arrivare fino al 10% del fatturato annuo della creatura di Bill Gates, che nel 2011 ammonta a circa 70 miliardi di dollari.

È la prima volta che ci capita che accordi obbligatori non siano rispettati - ha tuonato alzando il sopracciglio Almunia - Microsoft non ha mantenuto gli impegni presi nel 2009''.

La cifra da capogiro paventata dall’Ue ha innescato le scuse immediate di Steve Ballmer, amministratore delegato da quando Bill ha deciso di dedicare la maggior parte del suo tempo agli impegni umanitari.

Il problema “ è dovuto a un errore tecnico - ha reso noto Microsoft in tempo record -. È dovuto alla nostra mancanza nella consegna del software Browser Choice Screen (BCS con consente la scelta tra più browser) sui PC con il Service Pack 1 in dotazione come aggiornamento di Windows 7’’. Oltre alle scuse, Microsoft ha fatto sapere che ha già cominciato a rimediare. L’azienda ha spiegato che lo scorso luglio, dopo aver individuato il problema, ha subito iniziato a distribuire il software BCS tramite un aggiornamento automatico del sistema e ha reso noto di essersi assicurata che fosse disponibile su tutti i computer in vendita dotati di Windows 7 SP1.

Se dopo la nostra inchiesta, questa infrazione sarà confermata – e Microsoft sembra già riconoscere i fatti – potrà avere serie conseguenze”, ha rimbrottato Almunia commentando l’indagine che avrà a oggetto anche Windows 8, non ancora sul mercato. L’inchiesta non ha un tempo prestabilito, ma avverrà “ il più in fretta possibile”, ha detto il Commissario.

La notizia giunge subito dopo la presentazione del nuovo Office 2013. Un lancio reso grigio dai fulmini e saette giunti dalla piovosa capitale europea.






fonte GADGETLAND NEWS