Fai la ninna fai la nanna
magistrato del cuor mio.
Dormi e sogna che il buon Dio
il politico condanna.
Perché ormai è chiaro a tutti
che può farlo solo lui:
son finiti i tempi bui
che gli onesti farabutti
senza il minimo rispetto
eran messi in gattabuia
a mangiare pane e ‘nduja
irritandosi il culetto:
Tangentopoli è finita!
Non c’è più Mani Pulite!
Verità furon sancite:
sporche, forse, eran le dita.
Se tu rubi a più non posso
ma lo fai per il Partito
non puoi essere un bandito,
sia tu nero, bianco o rosso.
Le tangenti e i regalini
fanno parte del sistema:
è una cosa proprio scema
metter su tanti casini
oggi che la nostra gente
ha ben altro cui pensare,
con la crisi da parare
e il lavoro intermittente.
Poi ci sono i furti in villa,
le rapine, i clandestini,
i rumeni, gli assassini …
tutta roba che ci assilla,
ci martella sui coglioni
molto più di quanto faccia
dei politici la caccia
per – presunte – corruzioni.
Poi, si sa, è cosa normale
dire grazie a chi ti aiuta:
nei ‘per grazia ricevuta’
dimmi cosa c’è di male?
Così è ed è sempre stato
perché costa mantenere
democratico il potere
contro il bieco magistrato.
Se l’amico imprenditore
o il banchiere facoltoso,
oboletto generoso
voglion dare per amore
di un politico che suda
per far grande la sua terra,
perché mai fargli la guerra
come a un ladro, porco giuda?!
Casomai freno si metta
alla vil magistratura
che prosegue la congiura
contro l’Assemblea che eletta
fu dal popolo italiano
per gestirgli la finanza,
per riempire anche la panza
di se stesso ch’è sovrano.
Della Legge non ci cale
perché siamo garantisti:
rimandiamo il ripulisti
al … Giudizio Universale.
Al momento il magistrato
che dal Colle ci protegge
soppesandoci la Legge
fa di non Giorgio Pilato.