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Poesie e Citazioni
che ne dite di raccogliere qua le poesie che più ci piacciono? di ogni epoca e nazione? :)
ne posto qualcuna io :)
Quote:
Oh pazzo, basta! Povero Catullo,
quel che è perduto è perduto è perduto.
I tuoi occhi di paradiso li hai avuti
quando il tuo amore ti diceva vieni
tu ti precipitavi.
Così amata da te è stata lei
come nessuna da nessuno mai.
E compivate tutti gli atti d'amore
quel che volevi tu lei non voleva
i tuoi giorni di paradiso li hai avuti.
Ora non vuole più.
Debole cuore, non devi volere più
neanche tu.
Se ti ha lasciato, lasciala andare.
Perché vuoi vivere miserabilmente?
Forza, sopporta il colpo, non gli cedere!
Amore mio addio. Catullo è ora insensibile,
non ti cerca, non corre a supplicarti
per un rifiuto. Ma come soffrirai,
le sue suppliche spente!
Che sventura la tua, infelice,
e a quale vita vai incontro!
Quale uomo ti cercherà?
Chi puoi amare ancora, di chi sarai l'amante?
A chi i tuoi baci darai a chi la bocca morderai?
Catullo resisti, tu non cedere.
Catullo, carme VIII
Quote:
Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...
Saffo
Quote:
Eros che scioglie le membra
dolcezza amara, invincibile fiera
Saffo
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Forse perché della fatal quiete
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
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È una poesia di Antonio Machado.
Non la metto per intero..
Nella bellezza e nella semplicità dei pensieri leggeri, io la trovo meravigliosa.
Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.
Nunca persequí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.
Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...
Nunca perseguí la gloria.
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.[...]
Tutto passa e tutto resta,
ma il nostro è un solo passare,
passare, tracciando percorsi,
percorsi sul mare.
Non ho mai rincorso la gloria,
né voglio lasciare la mia canzone
nella memoria degli uomini;
io amo i mondi sottili,
senza gravità e gentili,
come bolle di sapone.
Mi piace vederli dipingersi
di sole e di rosso, volare
in basso, nel cielo azzurro, tremare
improvvisamente e svanire..
Non ho mai rincorso la gloria..
Viandante, sono le tue orme
il cammino, e nient'altro;
viandante, non esiste una strada,
la strada si crea con l'andare.
Con l'andare si crea il cammino,
e, volgendo lo sguardo indietro,
si vede il sentiero che mai
si dovrà tornare a percorrere.
Viandante, non c'è un cammino,
se non scie nel mare...
[...]
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Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lontano e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si sian dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Siccome tutte le cose son piene della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell’anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli anche col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso.
E sono felice, felice che non sia così.
P. Neruda
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Quote:
Originariamente inviata da
roseRouge
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lontano e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si sian dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Siccome tutte le cose son piene della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell’anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli anche col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso.
E sono felice, felice che non sia così.
P. Neruda
la mia preferita in assoluto.
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Quote:
Originariamente inviata da
roseRouge
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lontano e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si sian dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Siccome tutte le cose son piene della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell’anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli anche col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso.
E sono felice, felice che non sia così.
P. Neruda
Bellissima.
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Dolce la tranquillità
di una notte di città,
di un accordo di chitarra
che accarezza l'aria
e si posa su di te,
come una piuma,
suggerisce alla mia bocca
di baciarti.
E siamo soli
eternamente
guardandoci
a luci spente..
Quello che noi si fa
chiamalo libertà:
è puro come il crescere del grano,
tutta nella mia mano,
come una mela rossa.
Nuotando,
dentro al tempo che non passa..
E siamo soli
eternamente
guardandoci
a luci spente..
Lorenzo Cherubini - poesia tratta da "Il Grande Boh!"
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Incarico
Non darmi tregua, non perdonarmi mai
Pestami a sangue, che ogni cosa crudele sia tu che
ritorni.
Non lasciarmi dormire, non darmi pace !
Allora otterrò il mio regno,
nascerò lentamente.
Non smarrirmi come un motivetto facile, non essere carezza ne
guanto;
Intagliami come una selce, fammi disperare.
Difendi il tuo amore umano, il tuo sorriso, i tuoi capelli. Donali.
Vieni a me con la tua collera secca di fosforo e squame.
Grida. Vomitami sabbia in bocca, rompimi le fauci.
Non mi importa ignorarti in pieno giorno,
sapere che giochi faccia al sole, a viso aperto.
Condividilo.
Io ti chiedo la cerimonia crudele del taglio,
quello che nessuno ti chiede: le spine
fino all’osso. Strappami questo volto infame,
obbligami a gridare finalmente il mio vero nome.
(traduzione: Federico Guerrini)
Encargo
No me des tregua, no me perdones nunca.
Hostígame en la sangre, que cada cosa cruel sea tú que
vuelves.
¡No me dejes dormir, no me des paz!
Entonces ganaré mi reino,
naceré lentamente.
No me pierdas como una música fácil, no seas caricia ni
guante;
tállame como un sílex, desespérame.
Guarda tu amor humano, tu sonrisa, tu pelo. Dálos.
Ven a mí con tu cólera seca de fósforo y escamas.
Grita. Vomítame arena en la boca, rómpeme las fauces.
No me importa ignorarte en pleno día,
saber que juegas cara al sol y al hombre.
Compártelo.
Yo te pido la cruel ceremonia del tajo,
lo que nadie te pide: las espinas
hasta el hueso. Arráncame esta cara infame,
oblígame a gritar al fin mi verdadero nombre.
Julio Cortázar
io la adoro
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Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Cesare Pavese
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Signora,
senza il troppo ardore in uno che infiamma
la rosa, la quale crudele o straziata e stanca,
anche del bianco vestito di porpora lo slaccia
per udire nella sua carne piangere il diamante
sì senza queste crisi di rugiada e gentilmente
nè brezza benchè, con essa, il cielo tempestoso passi
gelosa di apportare non so quale spazio
al semplice giorno il giorno vero del sentimento,
non ti sembra, diciamo, che ciascun anno
di cui sulla tua fronte rinasce la grazia spontanea
basti secondo qualche apparenza e per me
come un ventaglio fresco nella stanza si agita
a ravvivare quel poco d'emozione che basta
a questa nostra sincera amicizia monotona.
Mallarmè.