[...]quella sera fu la sera della svolta.
Io,me e i miei pensieri,null'altro di pensante entrò a far parte di quello spicchio della mia vita.Tirato a lucido come dovessi partecipare a un matrimonio salutai i miei,presi le chiavi della macchina e chiusi la porta di casa.
Tremavo,il confronto era preoccupante,mi ero tenuto nascoste molte cose.Nell'ascensore mi fissavo nello specchio un po' appannato,sorriso di circostanza per stemperare la tensione ma non mi riuscì,stavo provando a scappare di nuovo ma questa volta non era possibile,il confronto doveva avvenire.
Il portone lasciato alle spalle e laggiù la mia macchina che quella sera si improvvisò tribunale.Mi sedetti,aprii il cassettino e estrassi il frontalino della radio,avevo già bisogno di compagnia eppure quella semplice notte era solo all'inizio.Le casse urlavano e sbattevano ma quasi non me ne accorsi mentre gia la strada sotto i miei piedi scorreva verso il nulla.Una luce fastidiosa mi ricordò che in quel momento non ero del tutto solo,e meglio della luce(alias un abbagliante)fece un signore che educatamente disse di volermi spaccare la faccia.Probabilmente tagliai un incrocio,non lo so,non ricordo."I'm a death man,I am a death man walking" strillava Baccini facendomi spaventare per aver rotto il silenzio che avevo nella mente.Spensi la radio,presi il cd e lo gettai dal finestrino.
Avevo una meta,mi diressi inaspettatamente verso il monte,la mia attenzione fu massima nella salita,fui costretto a tornare in me dalla mancanza d'illuminazione e da un gruppetto di cinghiali che aveva deciso di prendersela con la mia vettura.A mò di rallysta arrivai in vetta,mi fermai e in quel momento provai davvero ansia.Fui costretto a ripensare a me stesso,era un po' che non accadeva,preferivo non rivolgermi parola,a quanto pare era più conveniente.La sigaretta accesa si fumava da sola,mi dimenticai di averla in bocca.
La mia ansia divenne immaginazione e prendendo forma si trasformò in te,cercai di pensare che in fondo se te ne andasti fu solo per colpa tua,ma la mia onestà si sentì tradita proprio come ti sentisti tu.Vendicativo e feroce il mio ego decise di punirmi per ripagare il mio errore,decisi di non parlarmi più,la verità doveva venire a galla ma io mi opposi,e non potendo affogarla decisi di affogare me stesso.[...]