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Racconti comici (o almeno ci provo)

  1. #1
    FdT svezzato
    Uomo 41 anni da Bologna
    Iscrizione: 11/1/2008
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    Predefinito Racconti comici (o almeno ci provo)

    Qua posto delle mie piccole opere...

    datemi un parere se volete....


  2. #2
    FdT svezzato
    Uomo 41 anni da Bologna
    Iscrizione: 11/1/2008
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    Predefinito Rauser Wurst (storia di un salsicciotto)

    Rauser era figlio di maiale.
    Ma questo non voleva essere un insulto al suoi genitore, ma era proprio vero, Rauser era un salsicciotto, figlio di Oberhauser, un maiale di 127 kg, non a caso ingrassava e mangiava come un porco!
    Ma questa è un'altra storia.
    Rauser era sul bancone del macellaio Krauss, altoadesino biondo di 46 anni, e guardava il mondo tra una fiorentina (anche in Alto Adige ci sono i toscani!) e una cotoletta ancora da impanare. Tutti sapevano che sarebbero finiti nello stomaco di qualcuno.
    ma Rauser no, lui era un ottimista!
    Aveva perso i suoi 5 fratelli gemelli: Kichen, Brayer, Konigen, Splugen, Smeitz, mangiate selvaggiamente da Hermann il sindaco indipendentista del paese.
    Rauser sorrideva al mondo..... non c'erani solo bocche da sfamare o patate con cui cuocere o spiedi scoppiettanti.... ma chissà dietro l'angolo? Magari l'amore o una laurea in economia e commercio.
    Manco il tempo di fantasticare che senti "Schgegenhung" che in altoatesino significa "Vorrei quel bel salsicciotto!!" e venne presa dal manone unto di Krauss che lo impacchettò e lo diede a Perathoner, il maestro di sci.
    Rauser sapeva che lo avrebbe mangiato e sognava la fuga.
    "Come posso fare??" pensò e progettò i più vari metodi, da fingersi morto (ma ache servirebbe? Una salsiccia è già morta!!) al mordere il sacchetto e poi fuoriuscire (ma le salsicce non hanno denti!!)....
    Rauser cominciava a disperare finchè il buon Perathoner (grande sciatore) scivolò su una lastra di ghiaccio, il sacchetto si aprì e il salsicciotto sciava verso la libertà:
    tra i bidoni Grauer dell'immondizia, i bambini che facevano i pupazzi di neve, i lampioni Norbertsehn, i gatti che miagolavano in tedesco, gli spalatori di neve che bestemmiavano in italiano e finì la sua corsa....
    nella bocca del cane Hober, che ruttò e andò verso il suo futuro.
    Povero RAUSER, A LUI MANCO IL TEMPO DI BESTEMMIARE E DI GUSTARE LA LIBERTA'!!
    Vi chiedo un attimo di raccoglimento per Rauser... fatto?
    Ciao! Ora vado a farmi una bella bistecca alla brace!!

  3. #3
    FdT svezzato
    Uomo 41 anni da Bologna
    Iscrizione: 11/1/2008
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    Predefinito Abbasso Botero!

    Cara Maria, è il tuo amato Juan che ti scrive.
    Ormai la situazione a San pedro de bananas, ma in tutto lo stato di Fandonia sta diventando tragica oltre ogni eccesso: la democrazia è andata momentaneamente (speriamo) al cesso (sai che mi sono sempre piaciute le rime!). Botero è un dittatore infame: a lui pestilenza e fame!!
    C'è poco da fare, la povertà divampa, l'autarchia ci sta distruggendo; meno male per te che stai lontana.
    Vorrei vedere te guidare macchine Bananas, che invece che a benzina vanno a frullati e la massimo fanno i 20 km all'ora, fare la spesa ai negozi bananoop, mangiare i schifosi banana cherie..... insomma una vitaccia!!!
    Abbasso Botero (peste e corna), lo dico per davvero, se lo pigliamo lo facciamo nero!!
    Abbiamo formato il partito rivoluzionario "+ Libertà - Botero" e ora combattiamo per i diritti, ma la lotta è dura!
    Francisco non suona più la chitarra, l'hanno suonato per bene ed ora suona i campanelli per vendere banane.
    Miguel è stato impiccato, Josè è stato impiccato, Uriel ha ucciso due o tre ufficiali della guardia nazionale bananas, ma poi lo hanno ucciso (per impiccagione) 2 volte perchè la prima, dicevano, non gli era venuta bene!
    Che triste vorrei piangere: ultimamente la dittatura ha proibito alla nazione di utilizzare gli occhiali (e ovviamente le lenti a contatto).... immaginati la situazione; il contrabbando di occhiali è alle stelle!! Marian è stato beccato a vendere tre occhiali da miopi a tre anziane signore ed è stato crocifisso a testa in giù con le gambe dietro alle spalle!!
    I due fidanzati Felipe e Fernanda erano in cima al monte Escobar, si stavano baciando e, senza occhiali, non si erano accorti che in realtà baciavano la roccia che si è sgretolata e sono volati verso gli inferi della muerte.
    la vita è un inferno
    che sia così in eterno??
    Io non vedo niente
    mi prenderai per demente,
    ma da buon miope sono in difficoltà!
    Questa dittatura soffrire veramente mi fa!
    Ma non mi importa, io guardo avanti (per quel poco che posso) e cammino, audace verso il nostro futuro
    sperando di non sbattere contro un muro!!

    Sempre e comunque Abbasso Botero!!!

  4. #4
    FdT svezzato
    Uomo 41 anni da Bologna
    Iscrizione: 11/1/2008
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    Predefinito Christmas Father

    L'uomo in rosso era ormai in pensione da anni... davanti al caminetto ruttava e pisolava grattandosi una pancia via via crescente. "la solitudine e l'essere dimenticati, che brutta cosa!" pensò fra sè!
    Non aveva moglie nè figli, tutti i bambini erano come suoi figli, ma l'avevano tradito con Picachu e Lino Banfi in versione nonno Libero. Era anche uscito un paio di volte con la Befana, ma non le piaceva il suo vestito alla romana, troppo poco appariscente, lui adorava il rosso puro (e la politica non c'entra nulla!!).
    I regali ormai son Gin Kin, Super spazial Dog, Pepin Robot, Transformer super Pokemon, Barbie supermegabyte e Monster Kidd in arms..... i cinesi avevano invaso il mercato ed il cervello dei bambini era invaso dalle scimmie urlatrici, ma sempre rigorosamente elettroniche!
    Cambiava canale alla tv e vedeva Dolce e Gabbana, la Lecciso che quando spegneva la tv rimaneva sempre sullo schermo (un miracolo quasi come la Sacra Sindone), poi si affacciava dalla finestre e vedeva i ghiacci lapponi sciogliersi e le renne girare in bermuda: "Non esistono più le mezze stagioni, tutta colpa del buco dell'ozono e delle bombolette spray" disse tra sè, spruzzandosi il deodorante!!
    Ri-ruttò e si addormentò: non c'è più tempo per la fantasia, il mondo e i bambini non sono cambiati: chi crede più ad un uomo grasso e vecchio, che si infila nei camini (magari anche accesi perchè a natale fa freddo), porta i regali per tutti i bambini del mondo (sapete quanto deve essere grossa un slitta??) a cavallo di una slitta volante che manco l'alitalia ha, trainata da Renne!!
    Le renne fondarono un sindacato, Babbo fu condannato dal WWF a lavorare in un fast food per 10 anni, e solo e dimenticato si addormentava... e nel sonno si abbandonò al sonno eterno e senza sogni!!
    Per cui bambini ricordatevelo: Babbo Natale l'avete ucciso voi ahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!!

  5. #5
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    Predefinito Clodoalda

    Il 6 Gennaio si avvicinava e Clodoalda era in strada, il freddo frastornante della città brulicante trasformava i suoi pensieri in ghiaccio, sui quali i piccioni scivolavano e imprecavano!
    Terzo palo, quello era il nuovo posto di lavoro, ma nessuno si fermava.
    "Da giovane sì che ero un bijou!" pensava Clodoalda, ma ora a Mille e passa anni nessuno se la filava più, anche il suo protettore Er Capraro la lasciava a battere a sue spese per disperazione e per emmirazione. Del resto lei fu la celebre Befana!
    Clodoalda era andata in rovina a furia di comprare sempre vestiti alla romana di D&G e dal fatto che i bambini appendevano calze sempre più gigantesche per i dolciumi e così lasciava dodici quintali di roba per ogni bambino, mandando in deficit la sua ditta di dolci!
    Del resto
    la Befana vien di notte
    come tute le mign****
    mai nuovo lavoro fu più adatto!
    E ricordava i vecchi appuntamenti con Babbo Natale, ma non poteva funzionare; la vecchia scopa di saggina su cui volava (si trova in una vechia cantina: ormai si vola sui vaporetti!)... ad un certo punto si fermava un Ape Car con a bordo un arzillo ultraottantenne: "Ciao Bella, mi chiamo Antonio!!"
    "Io Clodoalda...." rispose la Befana che salì sull'ape e per una notte ebbe un po' d'amore ed un po' di vita in più dopo tante amarezze!

  6. #6
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    Predefinito Le storie di Dino il contadino

    IL TRATTORE GASPARE


    Dino è stato il vicino di terre dei miei nonni fino a tre anni fa, quando gli andò di traverso un fagiolo… e fu la sua ultima fagiolata… sulla terra, almeno!
    Io me lo immagino in Paradiso che gestisce le chiavi della cantina Celeste, con la sua ciotola di fagiolata rustica in mano e le sue guance troppo rosse dall’elevato tasso di etilismo nel suo sangue.
    A proposito di sangue! Quello di Dino fu esaminato in un’infermeria ed era così composto: 55% Barbera di differenti annate (1962, 1968, 1973, 1974, 1975, fino all’anno della sua morte), 35% leguminose di diversa natura (ma soprattutto fagioli) ed il rimanente 10% con tracce di amminoacidi, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, naturalmente tutti ubriachi e tutti al bagno per i troppi fagioli ingeriti.
    Tornando a Dino come persona, non mi dimenticherò mai le storie che mi raccontava, da quella d’amore con Manuela la damigiana, all’invasione delle cavallette del 1944 e tante, ma proprio tante altre…
    Una storia che mai dimenticherò è quella del trattore Gaspare che lui visse con suo fratello Giovanni e suo padre Ulisse tanti e tanti anni fa. Sarà la stessa “voce” del povero Dino a raccontare i fatti.

    “Il trattore lo avevamo comprato di quattordicesima mano già nel lontano 1934, e io gli diedi il nome di Gaspare, non lo so perchè, mi piaceva!
    Oggi ti racconterò del giorno in cui dovevamo portare delle mele da casa nostra all’ortofrutticola nel vicino paese di Ponticello, con l’aiuto del suddetto trattore Gaspare.
    Era una soleggiata mattinata di novembre quando vidi mio padre e Giovanni caricare i sacchi pesanti ben 112 Kg sul trattore: mio fratello soffriva e papà Ulisse bestemmiava.
    Quando arrivai per dar loro una mano vidi due figure indescrivibili: due figure di merda, e non in senso figurato, ma reale, poiché avevano cercato di scaricare dal trattore, e naturalmente bucato, i sacchi del letame delle nostre mucche, lì dal giorno precedente.
    Scese la mamma che disse che c’erano dei sacchi di letame sopra Gaspare, ma era troppo tardi e il papà le rispose con frasi ingiuriose che qui, in memoria della mia defunta madre, non ripeterò, anche per rispetto tuo.
    E’ proprio vero, sono sempre gli innocenti a pagare le colpe non loro!
    Dicevo di mio padre e mio fratello che si ripulirono a fatica dalla cacca che si era riposta nei luoghi più impensabili del loro corpo: dalle ascelle alle gengive, dagli occhi ai capelli.
    Dopo una cinquantina di minuti di imprecazioni, e dopo aver caricato il trattore col sacco pieno di mele partimmo alla volta di Ponticello.
    Stranamente Gaspare fu buono e partì alla prima accensione, illudendoci di un viaggio tranquillo e senza intoppi, ma -e MA è la parola chiave- sulla salita del Portocervo il motore emise un suono strozzato, hai presente un gallo che canta con la stipsi? Ecco, uguale!
    E così dopo ‘sto suono, il motore si bloccò e mio padre, alla guida, tirò il freno a mano che volò 100 metri avanti (era il record regionale di lancio del freno) e imprecò dicendo: “Ma poooooooooooooooooooooorrrcccca puuuuuuuuuuuuuuuuuuttttth aaaaaaaaaaahNNNaaaah!” e senza poter ribattere finimmo in un burrone, e non in un burrone vero, ma in un grande burro, fatto dal contadino Gaetano, e tutti unti risalimmo su Gaspare che ci fissava con aria di sfida e noi lo fissammo con aria di sfiga.
    Mio fratello piangeva, io fischiettavo e mio padre bestemmiava.
    Gaspare ci mise mezz’ora per mettersi in moto, anzi per mettersi in trattore, e poi rifacemmo la salita, pregandolo di non rispegnersi, e infatti ci ascoltò!
    Fece una salita di 540 metri in 2ore e 43 minuti, facendoci divertire un mondo, intrattenendoci con musiche prodotte dalla sua marmitta; il palinsesto fu:
    1)O surdato nnammurato
    2)O sole mio
    3)Di nuovo o sole mio perché pensava che noi volessimo il bis
    4)44 gatti
    5)Fratelli d’Italia in italiano
    6)Fratelli d’Italia in sloveno
    7)Una lacrima sul viso
    8)Sciuri sciuri
    9)Va pensiero più tutto il Nabucco e il Nessun dorma
    10) come gran finale un documentario muto sulla vita dei pipistrelli
    Finito ciò, dopo un po’ arrivammo a Ponticello, e vedemmo l’ortofrutticola, sulla porta di essa c’era un cartello con scritto: CHIUSO… ed effettivamente era domenica. UN VIAGGIO PER NULLA!!!
    Io piansi, mio fratello pianse, mio padre pianse tra una bestemmia e l’altra, fu l’ultima volta che lo vidi piangere, a parte quando cucinava la zuppa di cipolla.
    E Gaspare ci osservava e rideva sotto il parafanghi.
    Come finirono i fatti?
    Gaspare dopo questa serie di sfighe fu confinato da mio padre in garage e fu sostituito da un’Ape che lavorò perfettamente per moltissimi anni.
    L’Ape la chiamammo Maya.
    Dieci anni fa decisi di vendere il vecchio trattore a un museo agricolo per 11 milioni di lire, e feci un grande affare, mi disfai di quel demone, che ricevetti in eredità dal mio povero padre.
    Sei giorni dopo la vendita quel museo crollò, i TG dissero per un terremoto, ma io sono convintissimo che Gaspare fece la marachella della vita, era un’anima ribelle e, per me, si è ribellato!
    Chissà dove sarà adesso, ma io non mi dimenticherò mai di lui, e può starne certo quel disgraziato d’un trattore maledetto!”

    E così finisce anche la storia del povero Dino… neanche io non mi dimenticherò mai di Lui, di persone così forti e determinate non ne esistono più, Dio solo sa dove sono… Per fortuna!

  7. #7
    Matricola FdT
    Uomo 33 anni da Bari
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    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da calimerhap Visualizza il messaggio
    Rauser era figlio di maiale.
    Ma questo non voleva essere un insulto al suoi genitore, ma era proprio vero, Rauser era un salsicciotto, figlio di Oberhauser, un maiale di 127 kg, non a caso ingrassava e mangiava come un porco!
    Ma questa è un'altra storia.
    Rauser era sul bancone del macellaio Krauss, altoadesino biondo di 46 anni, e guardava il mondo tra una fiorentina (anche in Alto Adige ci sono i toscani!) e una cotoletta ancora da impanare. Tutti sapevano che sarebbero finiti nello stomaco di qualcuno.
    ma Rauser no, lui era un ottimista!
    Aveva perso i suoi 5 fratelli gemelli: Kichen, Brayer, Konigen, Splugen, Smeitz, mangiate selvaggiamente da Hermann il sindaco indipendentista del paese.
    Rauser sorrideva al mondo..... non c'erani solo bocche da sfamare o patate con cui cuocere o spiedi scoppiettanti.... ma chissà dietro l'angolo? Magari l'amore o una laurea in economia e commercio.
    Manco il tempo di fantasticare che senti "Schgegenhung" che in altoatesino significa "Vorrei quel bel salsicciotto!!" e venne presa dal manone unto di Krauss che lo impacchettò e lo diede a Perathoner, il maestro di sci.
    Rauser sapeva che lo avrebbe mangiato e sognava la fuga.
    "Come posso fare??" pensò e progettò i più vari metodi, da fingersi morto (ma ache servirebbe? Una salsiccia è già morta!!) al mordere il sacchetto e poi fuoriuscire (ma le salsicce non hanno denti!!)....
    Rauser cominciava a disperare finchè il buon Perathoner (grande sciatore) scivolò su una lastra di ghiaccio, il sacchetto si aprì e il salsicciotto sciava verso la libertà:
    tra i bidoni Grauer dell'immondizia, i bambini che facevano i pupazzi di neve, i lampioni Norbertsehn, i gatti che miagolavano in tedesco, gli spalatori di neve che bestemmiavano in italiano e finì la sua corsa....
    nella bocca del cane Hober, che ruttò e andò verso il suo futuro.
    Povero RAUSER, A LUI MANCO IL TEMPO DI BESTEMMIARE E DI GUSTARE LA LIBERTA'!!
    Vi chiedo un attimo di raccoglimento per Rauser... fatto?
    Ciao! Ora vado a farmi una bella bistecca alla brace!!

  8. #8
    Nerd Master
    Uomo 48 anni
    Iscrizione: 22/12/2008
    Messaggi: 2,317
    Piaciuto: 5 volte

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    Innuendo

    cfr. post del 5 ottobre 2009

    la città dell'autore corrisponde, quindi o sei sempre tu che l'hai scritta di là e quindi saresti onesto oppure l'hai lurkata da lì

  9. #9
    FdT-dipendente
    Donna 33 anni da Caserta
    Iscrizione: 9/3/2007
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    Quote Originariamente inviata da Jekko Visualizza il messaggio
    Innuendo

    cfr. post del 5 ottobre 2009

    la città dell'autore corrisponde, quindi o sei sempre tu che l'hai scritta di là e quindi saresti onesto oppure l'hai lurkata da lì
    Bè ma il post iniziale è del 2008..

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