Stanotte è venuto
A trovarmi Amorte,
Con le ali molto simili
A quelle di Cupido,
Ma il corpo scheltrico
Da figlio della sorte.
Amorte recide
Storie mezzane,
Larve di passione
Senza causa né fine
E lascia un' incisione
Appena percettibile
Tra la testa e il cuore.
Quando ho notato
Il suo manto nero
E Il cappuccio calato,
Ti parrà strano,
Ma ho provato sollievo.
Nel mio crevello
Schizzavano umori,
Frasi in sospeso,
Cattivi pensieri,
Congedi e baci.
Al mio saluto
Ha risposto: "Taci".
Per mezzo di un pugnale
Mi ha dato un colpo secco
A ridosso dello sterno.
Non ho sofferto.
Almeno, non ricordo.
Avrò emesso, al massimo,
Un leggero singhiozzo.
Comunque, adesso
Mi sento meglio.
A parte certe volte,
Che l' aria tra le imposte
Sussurra il tuo nome
Dentro l' inverno,
E ho un po' più freddo.