Crepuscolo sul mare – leggendo Garcia Lorca (1).
Sentendomi osservare – mi giro: c’è una sorca
Sia chiaro, voglio dire – la turpe pantegana,
lei ch’è regina e sire – dellà fognà romana.
Le vibrano i baffetti – la coda è in erezione
Mi guarda con occhietti – che grondano emozione.
Mi dice: “Federico – da sempre io l’ho amato.
Non spiaccia se lo dico: l’ho pure rosicato.
Ricordo un’edizione – su carta di Fabriano.
Rischiai l’indigestione – ma non soffrii invano.
Via via che lo ingerivo – un toro scalpitante
cantava il suo motivo – di morte rosseggiante.”
La guardo un po’ stranito – e lei mi fa sorniona:
“Ho fatto la Sorcona (2) – son topo ma istruito”.
Conforto ciò mi reca – lasciatemelo dire:
so adesso che vuol dire: - topo di biblioteca.NOTE
1. http://www.antoniogramsci.com/garcia-lorca/index.html
2. gioco di parole con Sorbona, la celebre università parigina (http://it.wikipedia.org/wiki/Sorbona)