Sveglio in una notte d' agosto
Sudando noia nel mio salotto,
Sento gli strepiti acuti delle civette;
Riconosco i litigi sguaiati
Dei gatti sui tetti.
Mi danzano le iridi esauste
Davanti a uno schermo senza risposte,
Finestre e buste di universi virtuali.
Vola il tabacco lungo le pareti,
E i miei pensieri, tra grovigli di reti.
Intanto il pendolo scocca le tre.
Comincio a chiedermi se sono io
Che sto ammazzando il tempo,
Oppure è lui
Che sta ammazzando me.