Originariamente inviata da gregnapola
Lupo, mi concedi di staccarmi un attimo dalla platea dei consensi, di fare la voce fuori dal coro, l’avvocato del diavolo? – e ricordati che sto recitando una parte …
L’espressione dei propri sentimenti, per quanto arricchita di inmagini insolite ed evocatrici, non è ancora poesia – e lo premetti tu per primo.
E allora?
Tirare due schizzi sulla carta, son buoni tutti (tranne me); se però ti senti portato, ti piace – tu ti applichi, vai a scuola, fai l’autodidatta, ti fai un culo della madonna, ma impari l’arte.
Insomma: prova – se già non l’hai fatto, certo …. – a curare la metrica e le rime. All’iniizio non è facile, ti sembra di violentare il sentimento, il pensiero; poi scopri che l’essere costretto a cercare sinonimi, altre parole, altre espressioni, ti suggerisce nuovi accostamenti, nuove immagini, nuovi sostantivi ai quali non avevi pensato in un primo momento, ma che ti sorprenderanno per la loro potenza espressiva.
Provare per credere – senza arrendersi troppo presto, però!
Te lo dice uno che ancora non c’è riuscito.
P.S. Non è mia abitudine dare lezioni a nessuno, perché ritengo di non aver molto da insegnare a nessuno. Ho solo detto quello che penso, nella speranza che possa essere un modesto aiuto a farti … affilare i canini.