RICORDI DI MAGGIO
Una sottile pioggia di febbraio
nel completamento della confusione
riflessa nei mesi e nel suo oblio
osservando i giorni e la loro corruzione.
Vendendo l’anima per qualche spicciolo
guardando da una cantina l’atto solo,
ramingo nei suoi pensieri e nel mio cuore
ascoltando la mente che nei meandri si perde.
Un ricordo o forse un’illusione
che morì fanciulla nel suo candore
lasciando stare ogni singola unione
torni alla mente come un ricattatore.
Lacrime di febbraio a maggio
solitarie le imagini ridon silenziosamente
alla mente e al suo insensato astio
che i bei momenti osservan lentamente.
Sguardi che si spengono,
una rosa è ben salda
tra le minute mani
della piccola fata
ormai non più calda.
Cenere è il corpo,
polvere è il suono
mentre nel cielo un fulmine
viene accompagnato da un tuono.