PEZZI DI CARTA
Gioca ancora con i miei organi
il sangue ti schizzerà negli occhi
lascialo coagulare e guarda fino in fondo,
osservando attentamente la fusione di due cuori.
Ferma il tempo e le tue stupide sensazioni
tra le braccia di una fragile bambolina
viviseziona tutti i tuoi poveri neuroni
mangiando e vomitando la tua anima.
Lentamente, lascia che il respiro
entri dentro i polmoni corrosi
da un uscente urlo rugginoso.
Perdi la tua faccia nella mia faccia,
affonda le mani dentro le carni.
Assaggia il sangue con il sangue,
punta i tuoi occhi contro i miei occhi.
Volevi vivere invece di morire
pezzi di carta son la tua via
che né oggi né domani sarà la mia.
Un angelo sta silente nell'oscurità
guarda abbagliato l'evoluzione,
senza cuore egli ha bontà ma non pietà
aspetta lo scoccare della temuta fine.
Pezzi di carta e pezzi di cenere
il suono di oggi è il silenzio,
il silenzio del rosso cuore
ove ci sono i pezzi di qualche Dio.
Gioca ancora con quel che rimane
del mio piccolissimo corpo,
ricordando di tener qualche pezzo
per la tua grandissima mente.
Costruisci il puzzle
con i nostri resti,
disegna ciò che volevi.
Nella tua fantasia
ora c'è l'unica realtà.