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Nel cammino
Osservo nel mio cammino i passanti distratti,
i quali mi guardano e non mi vedono.
Sguardi,passi,gesti che scompaiono
ma che si ripetono ininterrotti.
Mi agito,tremo per via delle persone
che scontrandomi mi oltrepassano.
Neppure un attimo solo mi concedono
del loro vivere a me,così lontano e incompreso.
Sguardi vuoti e quel mal celato senso di fierezza
affondano profondi dentro me,
sono taglienti le poche parole rivolte a una persona non considerata tale.
E l'orgoglio ormai scomparso da tempo,
si prende gioco di me,
decidendo così di bussare alla mia porta ormai logora e malconcia,
vuole ricordarmi che la vita mi appartiene,
questo dono mai chiesto,
casualmente ottenuto
ma che volentieri avrei rinnegato è ancora mio...
per quanto ancora...?
Nel mio cammino ho osservato i passanti distratti,
ho visto gocce di pietà lambire la mia vita,
ho percepito l'essenza della morte,
la quale mi ha fatto attendere cinquantuno lunghi anni
per porre fine a quest'agonia.
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Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
mi piace.
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bella, piace anche a me :)
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questa mi piace di meno dell'altra (Quel dì al lago)... Penso tu abbia il potenziale per fare molto meglio :)
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Quote:
Originariamente inviata da Il lupo
questa mi piace di meno dell'altra (Quel dì al lago)... Penso tu abbia il potenziale per fare molto meglio :)
questa diciamo ke tratta un argomento più delicato dell'altra,e,magari sbagliando non ho voluto dare una forma troppo "melensa" perchè mi sembrava inopportuno,e tanto meno non ho voluto fare "esperimenti" particolari,a me personalmente piace di piu di quella postata precedentemente ma de gustibus....cmq grazie x le tue parole! :D
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Originariamente inviata da Sedicesima
Molto bella!!!
grazie...mi piacerebbe che la commentasse LimiteEsente per avere un parere "critico"...
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Per me questa non è poesia.
Frasi troppo lunghe e non spezzate.
Non c'è traccia alcuna di armonia.
Il concetto non riesco a capirlo.
Ora passiamo alle cose positive.
Devi cercare di rendere il verso più armonioso, più musicale e diciamo che più ritmato, anche spezzato con la punteggiatura. Ad esempio:
"cercaresono taglienti le poche parole/
rivolte, aD una persona non considerata tale.
E l'orgoglio orAmai scomparso da tempo,
si prende gioco di me,
decidendo così di bussare alla mia porta
ormai logora e malconcia..."
Ho usato un pezzo tuo per farti vedere come può diventar più armonioso se spezzato un pochetto.
Poi boh, le cose dentro di te pare che le hai.
Devi sfruttare meglio i tuoi istinti ricercare anche un linguaggio più arcaico ed ecc ecc...
Ovviamente la scelta del linguaggio varia dai gusti.
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Re: Nel cammino
Quote:
Originariamente inviata da duedipikke
Osservo nel mio cammino i passanti distratti,
i quali mi guardano e non mi vedono.
Sguardi,passi,gesti che scompaiono
ma che si ripetono ininterrotti.
Mi agito,tremo per via delle persone
che scontrandomi mi oltrepassano.
Neppure un attimo solo mi concedono
del loro vivere a me,così lontano e incompreso.
Sguardi vuoti e quel mal celato senso di fierezza
affondano profondi dentro me,
sono taglienti le poche parole rivolte a una persona non considerata tale.
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Molto bella....