E’ durato poco. E’ durato maledettamente poco. Avrei dato l’anima perché durasse di più. Mi hai colpito fin dai primi momenti che ti ho conosciuta. Sentivo che c’era qualcosa di particolare in te….ed avevo perfettamente ragione….mi hai colpito con un fascino incredibile e col tuo carattere semplice, intelligente, dolce e simpatico. Avevo paura. Entrambi avevamo paura, entrambi credevamo che questa Terra fosse troppo grande, grande abbastanza per separarci. Invece no, non lo è. Ti ho convinta di questo, hai voluto credere in me, in noi. E alla fine, quel 17 novembre, ti ho dimostrato che un oceano può non essere nulla… non è stato nulla… ho preso quei biglietti, ho prenotato quell’albergo molto vicino a casa tua…sono salito su quell’aereo e, tempo un po’ di ore, si è realizzato quello di cui non avremmo mai osato essere sicuri….ci siamo visti. Quell’attimo…..in quell’attimo sono stato sicuro che non ti avrei più lasciata…..ci siamo guardati…..sono venuto verso di te e ti ho abbracciata e baciata……in quell’abbraccio e in quel bacio erano raccolti sette mesi….sette lunghi mesi di parole, di sensazioni, di incomprensioni, di desideri….sette mesi di vita racchiusi in quell’ abbraccio e in quel primo bacio…..che aspettavano solo di venir fuori con tutta la loro passione e la loro forza. Ho sentito il tuo contatto….ho sentito quella bocca, quella sensazione data dalla tua pelle…..ho sentito come si completavano a meraviglia con me, ho sentito che avrei aspettato e lottato ancora, se fosse servito ad averti con me definitivamente. L’ho fatto e continuo a farlo perché sono tremendamente innamorato di te, Grace. Non ci credevi quando te lo dissi in passato, non riuscivi a crederci fino in fondo, fin quando quel 19 novembre…… hai capito di poterci credere davvero… e hai risposto alle mie parole con uguali parole…con la stessa intensità e con gli occhi persi, i miei nei tuoi e i tuoi nei miei… Benedico la fortuna di averti conosciuta, e maledico la sfortuna che ha fatto sì che tu fossi così lontana... ma neanche la sfortuna potrà nulla contro di noi, se lotteremo uniti come abbiamo fatto finora. Ti amo Grace…..ti voglio con me…… e non vedo l’ora di incontrarti ancora….e stavolta per più tempo, e con la possibilità di vederti molto più spesso.
Ho ancora stampato in mente quel maledetto ultimo giorno Ho lottato come una furia per mantenere le lacrime, ma prima di ogni altra cosa sono un sentimentale, e non ci sono riuscito…..a volte, come stasera, mi capita di piangere ancora pensando a quel giorno, pensando a quanto sono stato vicino a dire all’albergatrice “resto ancora un giorno”…… ti giuro che sono stato vicino a dirlo…… non me ne volevo andare… non me ne volevo andare Grace, ho pianto per tutto il tragitto dall’albergo all’aeroporto di albany, e anche sull’aereo per philadelphia…e mi è venuto da farlo anche quando sono tornato a casa, alla prima occasione in cui sono stato solo nella mia stanza ho pensato che pochi giorni prima a quell’ora ero con te, sveglio da poco e pronto per passare un’altra giornata con la donna di cui sono innamorato….e altre lacrime mi sono scese….altre me ne stanno scendendo ora…….altre me ne scenderanno…ognuna di quelle mi ricorderà se mai ce ne fosse bisogno, che ti amo e voglio lottare per me e te, che non ti voglio perdere….i prossimi giorni che staremo insieme voglio viverli come se fossero sempre il primo di una lunga serie, mai l’ultimo prima di un lungo viaggio di ritorno… se ci si deve separare, non voglio più che sia con quella distanza maledetta… se ci dobbiamo separare, desidero che sia con una distanza molto inferiore… che io sappia che se voglio ti posso rivedere con molta più facilità di ora. Non voglio più piangere lacrime simili a quelle di quel maledetto ultimo giorno, quel giorno in cui contavo persino i secondi che mi rimanevano insieme a te….. quel giorno in cui ci siamo dati quel bacio d’addio sulla porta della stanza……quel bacio in cui avevo raccolto tutto quanto l’amore, il dolore e la rabbia per la separazione. Voglio che i prossimi baci siano diversi da quello, che abbiano un sapore diverso….voglio che trasmettano sensazioni diverse da quel dolore, Grace. Non voglio darti altri baci come quello………i prossimi devono essere diversi….e lo saranno, quant’è vero che io ti amo e quant’è vero che se io avessi potuto, sarei rimasto lì ancora…… io ti aspetto, ansioso come allora, impaziente come allora…desideroso di amarti come allora, di guardarti negli occhi e perdermici dentro, di carezzarti la tua pelle di velluto, di sentire la tua voce……anche solo di sapere che sei lì accanto a me…sapere che la donna che amo è con me……ti aspetto Grace…