Che bontà che gran bontà

Qui chiunque già lo sa


Che bontà sotto il cappello

Mangereste pure quello


Nel cappello c'è un meandro

Che conduce dentro un'antro


Dentro l'antro c'è un leone

Che ha già fatto colazione


Ha mangiato una murena

Gli faceva quasi pena


La murena uscì dal mare

Non sapeva più nuotare


Nella pancia aveva un pesce

Che da quella più non esce


Dentro il pesce c'è uno spago

Che conduce fino a un mago


Questo mago ha una bacchetta

Con la quale si diletta


Si diletta a far magie

Son più belle delle mie


Crea sughi arrosti e torte

E poesie non tanto corte


E la sera si riposa

Con la sua magica sposa


Si riposa nel suo letto

Bello, comodo, perfetto


Giusto prima s'è spogliato



E il cappello s'è levato