Sarei riuscito a guardarmi allo specchio con la stessa felicità una volta approdato in questa nuova terra di nessuno. La quale, per quanto stimolante potesse apparire, era comunque costellata di variabili non deducibili senza prima averle vissute.
Erano giorni in cui Dio fiutava nell'aria un qualcosa di strano preferendo comunque farsi i fatti suoi.
Dove gli idioti di partito cospargevano l'aria con le loro parole cariche di privilegi miste ad indignazione (ambendo alla meritata pensione. Frutto di nottate d'inteso lavoro passate in auto-grill).
E dove la confusione, al di là di tutto, pareva davvero l'unico straccio di sentimento con cui potermi confrontare.
Perchè comunque era andata, era andata così, doveva solamente andare così.
FIGLI DEL CASO, DI UN DIO MINORE E DI JAMES DEAN