Attraverso il tuo tocco
io starei meglio
pazzo di quella tenerezza chiamata sorriso,
entro nei vortici delle illusioni
percui,
lasciami fuori o
perdona il mio sguardo
verso cio che non ho,
non avrò e
non potrò avere lambiccandomi
ogni secondo a leggere,
reprimere,
costringendomi a spararmi
ogni volta che ti vedo.
Posto ove ce posto
per tutti forse siste,
abiti li per caso?
Io no,
sto dove si vede un muro
ogni volta che uno si gira sbattendoci contro,
senti solo le stelle del perdono e
il pianto del replicatore di eterne illusioni.