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Il cane è un mammifero onnivoro (con la domesticazione si è distinto dal suo predecessore carnivoro, il lupo, del quale rappresenta una forma neotenica e rispetto al quale ha canini meno aguzzi, intestino più lungo, ed è privo di artigli affilati).
Il cane è un animale dotato di una notevole agilità e versatilità, che contribuiscono alla sua facile convivenza con l'uomo.
Le famiglie italiane che possiedono un cane sono circa 7 milioni [1].
Indice
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- 1 Evoluzione
- 2 Razze
- 3 Addestramento
- 4 Le malattie più frequenti nel cane
- 5 Mascotte
- 6 Curiosità
- 7 Note
- 8 Voci correlate
- 9 Altri progetti
- 10 Collegamenti esterni
Evoluzione
Evolutivamente, si è ritenuto (a partire dagli studi di Konrad Lorenz) che il cane potesse discendere dal lupo o dallo sciacallo, o da entrambi, che avrebbero dato origine a razze primitive diverse, dalle quali sarebbero derivate le molteplici forme attuali. I più recenti studi basati sulla genetica, supportati dagli approfondimenti paleontologici, hanno portato a ritenere valido il riconoscimento del lupo grigio (Canis lupus) come progenitore del cane domestico, riconosciuto come sottospecie (Canis lupus familiaris).
Un pastore tedesco e un water spaniel
Ancora incerte sono le ipotesi sul processo di domesticazione. Una delle ipotesi più accreditate è quella dei coniugi Ray e Lorna Coppinger, biologi, che propongono la teoria di un "domesticamento naturale" del lupo, una selezione naturale di soggetti meno abili nella caccia, ma al contempo meno timorosi nei confronti dell'uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, ma fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di "sentinelle", stabilendosi in seguito nei pressi dei primi insediamenti, e dando il via ad una sorprendente coabitazione tra due specie di predatori, con reciproci vantaggi. Alcuni di questi "cani selvatici" sarebbero poi stati avvicinati ed adottati nella comunità umana (village dogs, i "cani pariah" che si trovano ancora oggi in alcune società, cani "di tutto il villaggio", tollerati per il loro ruolo di spazzini e di predatori di piccoli nocivi), dando il via ad un perfetto esempio di coevoluzione. Quasi certamente, come dimostrato anche dagli studi di Dimitri Belayev, la naturale selezione basata sulle attitudini caratteriali al domesticamento ha provocato la comparsa di mutamenti fisici (dalla riduzione del volume cranico, all'accorciamento dei denti, ma anche la comparsa di caratteri quali le chiazze bianche sul mantello e le code arrotolate).
Convivenza tra cani e gatti
Nei siti archeologici più antichi, numerosi sono i ritrovamenti di resti di cani (che pure testimoniano le prime differenze dall'antenato selvatico), anche se recanti per lo più evidenti segni di macellazione. La prima testimonianza di un legame nuovo, più profondo, tra uomo e cane, lo troviamo nella cultura natufiana, risalente a 12000 anni fa, in una tomba che conserva di resti di un uomo anziano che appoggia la testa ed una mano al corpo di un cucciolo.
La prima differenziazione tra le diverse "razze" locali, è da attribuirsi alle diverse sottospecie di lupo che vennero addomesticate quasi contemporaneamente in diverse parti del mondo, in situazioni geografiche e climatiche altrettanto dissimili. Possiamo farci un'idea del loro aspetto se prendiamo in considerazione le razze "moderne" riunite nel gruppo 5 della classificazione F.C.I. Federazione Cinologica Internazionale (cani di tipo spitz e primitivo, appunto). I primi cani erano certamente lavoratori versatili, in grado di assolvere molteplici compiti, dalla guardia del villaggio all'ausilio nella caccia, dal trasporto di piccoli carichi alla conduzione delle prime mandrie della nascente pastorizia. Successivamente, i soggetti più dotati fisicamente e/o attitudinalmente per i diversi impieghi, cominciarono ad essere selezionati dall'uomo, in modo dapprima "istintivo" (privilegiando i preferiti con una migliore alimentazione), poi con metodi sempre più efficaci. Può essere interessante osservare come le grandi variazioni morfologiche che hanno permesso al lupo di "trasformarsi" in alano, chihuahua oppure bassotto, si sono presentate nel corso dei secoli in forma involontaria, vere e proprie mutazioni spontanee che l'uomo ha saputo sfruttare e valorizzare; la struttura del levriero non era certo "progettabile" da parte di un cacciatore del deserto, ma lui ha saputo osservare come i suoi cani più validi nel raggiungere la preda fossero quelli dotati di arti lunghi e sottili, sterno carenato e coda portata in modo da bilanciarne il movimento in velocità: ecco nascere nella sua mente una sorta di "standard di razza", da ricercare nella scelta dei cani dai quali farsi accompagnare nella caccia. Si sono talvolta sfruttate quelle che potevano apparire assurde bizzarrie genetiche, quali il nanismo acondroplasico (arti corti su corpi normali), utili in cani adibiti a seguire la selvaggina nel folto dei cespugli, o dentro le tane: ecco la comparsa delle forme "bassette" in molte razze da caccia! Molto interessante, poi, lo ricostruzione dell'evoluzione delle razze attraverso il fenomeno del pedomorfismo neotenico, la conservazione cioè nei cani adulti di alcuni tratti morfologici e caratteriali tipici di diverse fasi giovanili dello sviluppo del lupo. In base a tale teoria, si possono raccogliere le razze in 4 gruppi:
- cani primitivi-con proporzioni della testa e struttura generale fortemente lupine, orecchie erette. Esempi: groenlandese, laika, pharaon hound, basenji, vastgotaspets
- pedomorfi di primo grado-teste allungate, stop accentuato, orecchie semi erette. Sono segugi e cani paratori, con spiccato istinto all'inseguimento. Esempi: wolfhound, bloodhound, bracchi, collies, terrier, bassetti
- pedomorfi di secondo grado-teste più larghe, musi più quadrati, stop marcato, orecchie pendenti, pelle più spessa. Cani giocatori con gli oggetti, buoni riportatori. Esempi: terranova, retrievers, barbet, spaniels, bichon
- pedomorfi di terzo grado-accentuati diametri trasversali, musi corti o cortissimi, occhi frontali, orecchie piccole e cadenti, cute abbondante che forma rughe, molto predisposti all'accumulo di grassi. Cani "lottatori" (anche nella forma giocosa), fortemente territoriali e diffidenti. Esempi: mastini, cani da montagna, cani da presa, bulldog, carlino, pechinese.
Nel tempo, l'uomo ha selezionato molte diverse razze e varietà di cani, per avere un aiuto nelle sue molte attività: esistono quindi oggi razze di cani da pastore, da caccia, da guardia, da compagnia, da corsa e altre ancora.
Razze
Esemplare di meticcio
Classificazione F.C.I. per gruppi e sottogruppi
- Gruppo 1: Cani da Pastore e Bovari (esclusi Bovari Svizzeri)
- Cani da Pastore
- Cani da Bovari (esclusi Bovari Svizzeri)
- Gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e Bovari Svizzeri
- Tipo Pinscher e Schnauzer
- Molossoidi (suddivisi in: tipo mastino e tipo cane da montagna)
- Bovari Svizzeri
- Gruppo 3: Terrier
- Terrier di taglia grande e media
- Terrier di piccola taglia
- Terrier di tipo Bull
- Terrier di tipo Toy
- Gruppo 4: Bassotti
- Bassotti
- Gruppo 5: Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo
- Cani nordici da slitta
- Cani nordici da caccia
- Cani nordici da guardia e da pastore
- Spitz Europei
- Spitz Asiatici e razze affini
- Tipo primitivo
- Tipo primitivo da caccia
- Tipo primitivo da caccia con cresta sul dorso
- Gruppo 6: Segugi e cani per pista di sangue
- Segugi
- Cani per pista di sangue
- Razze affini
- Gruppo 7: Cani da ferma
- Cani da ferma continentali
- Cani da ferma britannici ed irlandesi
- Gruppo 8: Cani da riporto - Cani da cerca - Cani da acqua
- Cani da riporto
- Cani da cerca
- Cani da acqua
- Gruppo 9: Cani da compagnia
- Bichons e affini
- Barboni
- Cani Belgi di piccola taglia
- Cani nudi
- Cani del Tibet
- Chihuahua
- Spaniel inglesi da compagnia
- Spaniel giapponesi e pechinesi
- Spaniel nani continentali
- Kromfohrländer
- Molossoidi di piccola taglia
- Gruppo 10: Levrieri
- Levrieri a pelo lungo o frangiato
- Levrieri a pelo duro
- Levrieri a pelo corto
Classificazione morfologica per tipologie
testa di forma prismatica, con muso a facce laterali parallele, salto naso-frontale poco accentuato; orecchie grandi e piatte sulle guance; labbra superiori abbondanti che coprono il profilo inferiore della mandibola. Rappresentanti del Gruppo sono: Bracco italiano, Dalmata, Setter, Retrievers, Cocker, ecc.
- Tipologia Braccoide
testa a forma piramidale; orecchie erette e triangolari; muso allungato ed in rapporto di 1:1 col cranio; labbra superiori piccole e aderenti; dentatura con chiusura a forbice. Rappresentanti del Gruppo sono: Pastore tedesco, Pastore Belga, Chow Chow, Fox terrier, ecc.
- Tipologia Lupoide
testa rotonda, voluminosa; orecchie piuttosto piccole; muso più corto del cranio; labbra abbondanti; dentatura con chiusura a tenaglia o prognata. Rappresentanti del Gruppo sono: Mastino Napoletano, Boxer, Cane di Terranova, Bulldog inglese, Alano, Dogo Argentino, ecc.
- Tipologia Molossoide
testa a forma di cono allungato, stretta; orecchie piccole e portate indietro; rapporti di lunghezza del muso rispetto al cranio 1:1; labbra stirate; dentatura con chiusura a forbice. Rappresentanti di questo Gruppo sono: (Levrieri) Whippet, Borzoi, Saluki, Piccolo Levriero Italiano, ecc.
- Tipologia Graioide
i soggetti Anacolimorfi.
- Tipologia Bassottoide
rappresentanti di questo Gruppo sono: Volpini e Piccoli Spitz.
- Tipologia Volpinoide
Cani da caccia
Col tempo, affinandone le predisposizioni naturali, sono stati selezionati cani con caratteristiche specifiche per i differenti tipi di caccia condotti dall'uomo:
- quelli che inseguivano le prede per poi aggredirle (cani da sangue, cani da traccia, cani da pista) sono stati selezionati per la caccia alla sèguita (alla volpe, al cinghiale, all'orso, ecc.): es. segugio, beagle, dogo, ecc.;
- quelli che, percepito l'odore del selvatico, si fermavano a breve distanza e lo puntavano (cani da punta) sono stati usati per la ferma: es. setter, pointer, bretone, bracco, ecc.;
- quelli dotati di un forte senso del recupero dell'animale abbattuto (cani da riporto) sono stati usati principalmente per il riporto, soprattutto nelle zone acquitrinose (es. i retrievers): es. golden retriever, terranova, labrador, ecc.;
- quelli che naturalmente (anche grazie agli arti corti spesso dovuti a nanismo acondroplastico) erano portati a seguire la preda fin dentro la tana (cani da tana) sono stati selezionati per la caccia in tana: es. bassotto, terrier, ecc.;
- e via dicendo.
Addestramento
Esempio di cane cucciolo
Esemplare di Fox Terrier
Il cane è un animale sociale che vive in un branco gerarchicamente organizzato: quindi, per ottenerne ubbidienza e per poterlo educare è necessario stabilire chiaramente chi comanda (il "capobranco") e farsi riconoscere come suo superiore nel branco misto di cani e umani in cui si trova a vivere.
Stabilito questo il cane è, fra gli animali domestici, forse il più facile ed il più proficuo nell'addestramento, ed è capace di eseguire un gran numero di comandi, generalmente impartiti con la voce o fischietto, ma in qualche caso anche con gesti.
I metodi tradizionali di addestramento del cane si fondano principalmente sulla correzione dei comportamenti errati, fino all'ottenimento del comportamento desiderato. Questo avviene necessariamente con l'applicazione di forme di punizione di varia intensità, dal semplice strattone applicato tramite il guinzaglio, fino all'uso di strumenti quali i collari a punte e/o elettrici, questi ultimi controllati a distanza tramite telecomando. Il progredire delle conoscenze etologiche, e la crescente sensibilità animalista, hanno fatto si che negli ultimi anni si siano diffuse, a partire dal mondo anglosassone, nuove tecniche di educazione gentile, basate sul premio, o meglio sul rinforzo positivo del comportamento desiderato, tramite bocconi, giocattoli, carezze. Una delle metodologie più efficaci, anche se spesso male interpretata da chi la applica in modo approssimativo ed improvvisato, con conseguenti scarsi risultati è quella del Clicker training.
Nell'ambito delle attività organizzate di addestramento, vanno diffondendosi per seguito e per approfondimento le "prove di lavoro" riservate ad esemplari delle razze di utilità; si tratta di manifestazioni cinotecniche e sportive organizzate dalle delegazioni dell'E.N.C.I. allo scopo di mettere in evidenza le qualità naturali del cane, nonché la sua attitudine ad applicare ciò appreso dall'addestramento specifico e per individuare e fare conoscere, ai fini dell'allevamento, i soggetti dotati di carattere migliore e più idonei al lavoro.
Le malattie più frequenti nel cane
Le patologie di più frequente riscontro nel cane sono:
Esemplare di Setter
È consigliabile sottoporre ad un controllo veterinario il proprio cane almeno ogni sei mesi
- Cute e annessi cutanei:
- Orecchio:
- Occhio:
- Apparato respiratorio:
- Apparato gastroenterico:
- Apparato cardiocircolatorio:
- Malattie sistemiche:
Mascotte
- McGruff the Crime Dog è la mascotte del National Crime Prevention Council e protagonista delle campagne e dei gadget (indirizzati ad un pubblico infantile) che l'associazione promuove a favore della prevenzione del crimine negli Stati Uniti.
Curiosità
Curzio Malaparte narra in Kaputt che, durante la Seconda Guerra Mondiale, i russi impiegarono contro i carri armati tedeschi alcuni malcapitati cani, che erano stati addestrati a nutrirsi tra i cingoli dei carri. Questi animali, tenuti digiuni per alcuni giorni prima dell'operazione, si precipitavano sotto ai veicoli nemici determinandone l'esplosione a causa di uno "zaino-mina" che era stato preventivamente attaccato al dorso degli inconsapevoli kamikaze e attivato a distanza.
Note
- ^ (PDF)Stima L.A.V 2004 & dati Eurispes:A cura di Maria Falvo - L.A.V.. Gli animali e gli Italiani. Rapporto L.A.V. 2004. Pag. 5
Voci correlate
Mosaico Pompeiano
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sul cane
- Wikimedia Commons contiene file multimediali sul cane
- Wikispecies contiene informazioni sul cane
- Wikizionario contiene la voce di dizionario «cane»
Collegamenti esterni
e quindi? lo sanno tutti che wikipedia ha una pagina sui cani