Mmmm non saprei. Secondo me il dolore va vissuto appieno... solo così trovi la forza di rialzarti. Non bisogna trovare un modo per reagire. Penso che sia importante viverlo. Anche il dolore aiuta... aiuta a capire...
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Mmmm non saprei. Secondo me il dolore va vissuto appieno... solo così trovi la forza di rialzarti. Non bisogna trovare un modo per reagire. Penso che sia importante viverlo. Anche il dolore aiuta... aiuta a capire...
Penso ci siano varie fasi nel dolore..e soprattutto vari tipi di dolori.
In genere lo accetto.. lascio che i primi giorni siano di maggiore sofferenza ma allo stesso tempo cerco di non perdere l'entusiasmo della vita cercando di mantenere i ritmi di sempre e soprattutto stando con persone POSITIVE che mi vogliono bene.
Si certo sono d'accordissimo però intendevo dire che a volte anche lo star male fa bene. Lo so che non fa piacere a nessuno stare male, però e' proprio in quei casi che ti soffermi di più a riflettere e vedi le situazioni e soprattutto le persone per quel che sono realmente...
Pensare a me stessa. Alzarmi la mattina e chiedermi :COSA VOGLIO FARE? E FARLA!
Accettare la mia tristezza e non sforzarmi in niente se non ho voglia di fare niente. Piano piano si riparte da soli, è la natura umana.
A parte aspettare la morte, niente
non credo che reggerei tutto il giorno
qualcosa che ti colpisce da mattina a sera, ti lascia, se non morto moribondo :)
comunque dipende dall'evento e dallo stato d'animo del momento
La vera "medicina" è il tempo.. Qualunque ferita, anche le più profonde, verranno "risanate" dal tempo.. L'unica cosa da fare è riuscire ad ingannare l'attesa.. con qualche hobby.. E non rosicchiandosi le unghie come faccio io..:D
La vera medicina è l'omicidio.
Bello rispondere ai topic di secoli fa, mi sento trasgressiva XD Comunque non ho una regola fissa, ma caratterialmente tendo a pensare che la vita non ha senso, che stare chiusa in camera a piangere e vedere serie TV sia l'unica soluzione; le mie amiche puntualmente provano a spronarmi a uscire, a volte fallendo, a volte no. Insomma, per ripartire ho bisogno prima di tutto di autocompatirmi.
Allora, sono varie le fasi e anche i modi.
Anzitutto, mi incazzo come una iena. Piango, faccio molto sport in più del solito (prima mangiavo, ho capito che un bel culo fa soffrire un po' meno). Provo a parlarne, ma nemmeno molto con gli altri, più che altro con me stessa. Se la sofferenza mi è causata da qualcuno, ne parlo con lui/lei. Se da qualcosa, mi attacco.
I rami secchi vanno tagliati.. sembra ombra di dubbio.. Poi però occorre "annaffiare".. prendersi cura della piantine.. aiutarle a fiorire.. e poi alla fine.. osservarle.. ed esserne fieri!!
Un lavoro duro e impegnativo.. Che richiede tempo e dedizione costante.. e ,soprattutto, tanta, tanta, "forza di volontà"..
Che ognuno di noi ha dentro.. Alcuni ce l'hanno talmente nascosta che faticano a trovarla..
Scava bene dentro di te.. aziona la ruspa.. vedrai che ce ne sarà anche dentro di te..
Morire
Ragazzi se volete e sperate in UN ritorno del/della ex, cercate la preghiera Di San Cipriano! Bisogna avere fede!
ma scusa...se si parla di fede perchè mettersi a pregare un santo, fra l'altro pure sconosciuto ?
non capisco perchè i cattolici si comprtano come gli antichi romani pagani, con un pantheon politeista pieno di santi che vanno a sostituire i vecchi dei classici....
si dovrebbe pregare solo il Padre ;)
avere coscienza dei propri bisogni spirituali si chiama disperazione ora ?
ci sta gente convinta di se al tal punto da ritenersi capace di poter fare tutto...ma un uomo non può nemmeno decidere il destino di un suo singolo capello se quello decide di lasciarlo.
a me sembra più disperata la gente senza fede che vaga alla cieca nel mondo alla ricerca di qualcosa che lo allieti solo momentaneamente...incece di concentrarsi a cercare di capire se stessi e conoscersi
fine ot
.ho sbagliato topic
Conosci questa preghiera? Se sì, non comprendo il senso di questa domanda.
Se non la conosci, sappi che è quasi blasfema e più che una preghiera ricorda un rito da fattura, dove chiaramente non si rispetta la scelta altrui.
Gira da anni in rete e si diffonde come catena di Sant'Antonio.
Se per te questa è spiritualità, allora è più che evidente che i nostri rispettivi concetti al riguardo sono decisamente opposti. Per me non lo è.
evidentemente non conosco ste cavolate e men che meno provo ad accostarmi ai pantheon politeisti dei cattolici
da come aveva esposto la storia mi sembrava un atto di fede, mal riposta, ma comunque fede e ipotizzavo che il tuo discorso sottointendesse l'oblligo degli uomini ada affidarsi solo alle proprie forze.
incomprensione chiarita e off topic concluso ;)
Se tu mi conoscessi, sapresti che la MIA fede si affida si a Dio, ma anche ad un antico detto che trovo molto veritiero: aiutati che Dio ti aiuta. E in ogni caso non mi sarei certo permessa di contestare la fede in Dio di qualcuno.
Incomprensione chiarita.
Ma poi soprattutto.
Vendicarsi sempre è comunque di chi ti ha causato dolore, piangersi addosso è inutile, incolparsi per non essere stati in grado è imbarazzante. Se una persona mi fa soffrire la faccio finire "con la faccia nella merda".
non credo sia una soluzione,non serve,bisogna agire.io di brutti momenti ne ho avuti tanti e anche ora.divento nervosa,cattiva, una iena ma con questa andrenalina addosso scaravolto il mondo alla ricerca di una soluzione.penso mi informo analizzo....se c è una soluzione sicuro la trovo.se non cè mi hiudo in me stessa e soffro da morire da sola.mica per niente mi chiamo urlo in silenzio.e vi assicuro che urlo spesso ma nessuno m sente.ognuno elabora a modo suo