Detective a fumetti creato da Bonvi e Guido De Maria appositamente per la trasmissione Gulp! I fumetti in TV, nel 1972... con lui, e con gli assistenti Patsy e Ten, nasce il linguaggio dei "Fumetti in TV".
L'episodio pilota che darà vita alla serie televisiva, Il mistero dei dieci dollari, serve infatti come provino per la Rai e viene realizzato nell'inverno tra il 1969 e il 1970 su richiesta di Giancarlo Governi, responsabile dei "Programmi Speciali".
Il personaggio di Nick Carter deriva dal popolare detective delle "dime novel" creato nel 1886 dall'americano John Russell Coryell, pubblicato in Italia dall'Editrice Nerbini; oltre al nome, le analogie con il predecessore sono solo nell'ambientazione newyorkese delle sue avventure.
Quando il "maledetto Carter" smaschera il colpevole di turno, scopre che il più delle volte si tratta dell'acerrimo nemico Stanislao Moulinsky o, più raramente, negli episodi di Supergulp!, di Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo. Come sempre, "tutto è bene ciò che finisce bene" e, in attesa di un nuovo episodio, "l'ultimo chiuda la porta".
A seguito del successo della trasmissione televisiva Gulp!, Bonvi realizza oltre ottanta storie a fumetti (Nick Carter Story), pubblicate dal "Corriere dei Ragazzi" tra il 1972 e il 1975. I disegni di alcune storie sono affidati da Bonvi a due suoi allievi, Clod (Claudio Onesti) e Silver (Guido Silvestri), che disegneranno anche alcuni episodi TV per Supergulp! con i testi di De Maria.
Il successo di Nick Carter è tale che, in Supergulp! (1977-1981), il detective e i suoi aiutanti divengono i presentatori di tutta la trasmissione, realizzati non più a fumetti, bensì a disegni animati veri e propri, da Renato Berselli.
Le avventure di Nick Carter si caratterizzano per una doppia lettura che le fanno apprezzare sia dai piccoli che dai grandi: sempre divertenti e carichi di ironia, contengono citazioni sulla storia, il costume e il cinema. I bambini difficilmente possono capire che "La mela idraulica" sia una garbata parodia de Arancia meccanica di Stanley Kubrick, ma si divertono molto per le situazioni buffe contenute nell'episodio.
Le frasi che caratterizzano le avventure di Nick Carter diventarono dei tormentoni veri e propri: "Ebbene sì, maledetto Carter!", "Dice il saggio", "E l'ultimo chiuda la porta!" entrarono nel gergo di una intera generazione, utilizzate ancora oggi.
Nick Carter è un fumetto multimediale per eccellenza: nato a fumetti per la TV, è approdato poi sulla carta e, nel 2001, dallo schermo televisivo è arrivato al computer grazie a Nick Carter, il sito internet che ha ripresentato nel terzo millennio un personaggio ancora molto amato dal pubblico. Il sito, curato dal pubblicitario modenese Claudio Varetto con la supervisione di Guido De Maria e il supporto dello staff della Negrini e Varetto, ha ricevuto fin da subito accoglienze entusiastiche dai principali mass media e da migliaia di visitatori e iscritti al Carter Club.
L'attore Carlo Romano prestava la voce di Nick Carter (sostituito dopo la sua morte da Stefano Sibaldi e Giuseppe Rinaldi), Silvio Spaccesi doppiava Patsy, Giorgio Ariani doppiava Ten il cinese, Mario Mattioli - imitando la voce di Amedeo Nazzari - doppiava l'acerrimo nemico di Carter, Stanislao Moulinsky, mentre lo stesso regista Guido De Maria dava la voce a Bartolomeo Pestalozzi di Pinerolo, allievo prediletto di Stanislao.