Maus (Maus: A Survivor's Tale) è un graphic novel di Art Spiegelman, ambientato durante la seconda guerra mondiale ed incentrato sulla tragedia dell'Olocausto, sulla base dei racconti del padre dell'autore, un sopravvissuto ad Auschwitz.
L'opera è suddivisa in due parti:
A spezzare la narrazione delle vicende d'epoca nazista, si interpongono istantanee di vita quotidiana che mostrano il difficile rapporto tra Spiegelman e il padre: il padre reduce dagli orrori del nazismo, ha uno stile di vita impossibile che impone anche a chi gli sta intorno (raccoglie e conserva anche il filo di rame che trova per strada); il figlio all'apparenza menefreghista, è tormentato da un enorme senso di inadeguatezza di fronte a quanto passato dal genitore.
- Mio padre sanguina storia – composta da 6 capitoli pubblicati per la prima volta nel 1973 (in Italia nel marzo 1989 da Milano Libri), mostra il rapido inasprimento delle condizioni di vita degli ebrei polacchi negli anni immediatamente precedenti allo scoppio della guerra.
- E qui sono cominciati i miei guai – composta da 5 capitoli pubblicati per la prima volta nel 1991 (in Italia nel settembre 1992 sempre da Milano Libri), dà invece un chiaro spaccato della vita dei deportati all'interno del campo di concentramento negli anni della guerra.
Tutto questo si trasforma, nel finale, in una sorta di autoanalisi dell'autore, che sperimenta appieno il significato di essere figlio di un deportato, mostrando come gli orrori patiti dai genitori si siano estesi anche alla generazione successiva.
La storia del giovane Art, un autore intenzionato a narrare la storia del padre, reduce dell'Olocausto, fa da cornice alle vere vicende centrali dell'opera, ovvero la narrazione dell'anziano padre di Art, Vladek, delle sue esperienze durante la seconda guerra mondiale.
I due fili narrativi, quello di Art e della fidanzata Francoise e quello delle vicende belliche, si intrecciano, creando una convivenza di passato e presente. Da un lato troviamo la memoria dell'Olocausto, che Spiegelman raccoglie da suo padre, ma anche un confronto generazionale tra Art, cresciuto negli Stati Uniti, dove il padre era emigrato alla fine del conflitto, in un clima sereno, quello degli anni Sessanta, ed il padre, genitore di origine europea, dolce ma segnato dall'esperienza tragica vissuta.
Fonte: Maus - Wikipedia
L'argomento è trito e ritrito, va bene.. Però il fumetto è in un certo senso nuovo, cioè non mostra un sopravvissuto dell'Olocausto forte, sicuro di sè, ma uno (il padre di Art) che sente ancora il peso di certi avvenimenti anche a distanza di anni, e riflette questo peso nella vita quotidiana, risultando persino fastidioso a chi non ha vissuto come lui quel periodo, suo figlio incluso. A leggere certe battute tra Art e Vladek, però, si intravede la desolazione di un uomo costretto dalla Storia a scappare e difendersi sempre, anche dai suoi ricordi, senza scampo.