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Perchè i manga?

  1. #1
    Sempre più FdT
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 8/10/2004
    Messaggi: 2,607
    Piaciuto: 26 volte

    Predefinito Perchè i manga?

    Ne ho parlato un annetto fa anche con Antonio Serra, noto sceneggiatore della Bonelli.
    Serra si lamentava che la Bonelli è in difficoltà e potrebbe fallire entro qualche decennio, perché già il mercato del fumetto è in crisi in generale, in più da un po' ormai quasi tutti i fumetti letti da persone più o meno giovani sono giapponesi, mentre i fumetti nostrani hanno un pubblico da 30 anni in su, che legge fumetti sempre meno.
    Ma perchè i manga? Sono ambientati in una cultura talmente lontana da richiedere spesso delle vere e proprie note esplicative, si leggono in un modo che non è per nulla naturale per noi, sono spesso (ma non sempre) inferiori dal punto di vista grafico, eppure hanno invaso quasi tutto il mercato. Qual è il segreto?



    Secondo Serra, l'errore principale del fumetto occidentale è quello di non aver quasi mai adottato lo stile del romanzo, cioè storie continuate che hanno un inizio e una fine, piuttosto che molti episodi praticamente autoconclusivi e teoricamente espandibili all'infinito, nonché quello di coprire troppi pochi generi letterari: Bonelli di persona impone agli sceneggiatori che tutti i suoi fumetti abbiano un protagonista più o meno eroe che deve lottare contro qualcuno che rappresenta più o meno i cattivi, niente alternative possibili. Questo significa innanzitutto perdere quasi tutto il pubblico femminile, poi comunque chiudersi a tutti i generi che invece trovano spazio nelle produzioni giapponesi: romanzo rosa, commedia, drammatico, storielle scolastiche eccetera.
    Cosa ne pensate?

  2. #2
    Eurasia
    Ospite

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    Io non leggo fumetti italiani o americani perchè li trovo poco umani.Non riesco a trovarvi il sentimento dello stile orientale che in ogni genere,dallo psico-horror allo shoujo,riesce a trasmettere le emozioni dei protagonisti.
    Un secondo motivo è che quell'unica volta che avrei voluto comprare un fumetto italiano mi sono resa conto che con gli stessi euro ne compravo 4 giapponesi.Il terzo motivo è lo stile: troppo scarno,troppo reale,la grafica quasi perfetta.Io quando leggo un fumetto voglio sognare,non voglio trovarvi la realtà.
    Un altro motivo,che però non riguarda me,potrebbe essere l'influenza dei cartoni animati trasmessi in televisione che quindi porta le persone a cercare la versione manga.Da lì poi ne scopre altri e altri ancora,apprezza nuovi generi,uno stile grafico lontano dal vero ma particolare nell'insieme proprio perchè diverso da quello che siamo abituati a vedere.

  3. #3
    FdT-dipendente
    Donna 36 anni da Torino
    Iscrizione: 16/3/2007
    Messaggi: 1,672
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    odio dire che concordo ma sono della stessa identica opinione di eurasia

  4. #4
    FdT quasi assuefatto
    da Venezia
    Iscrizione: 4/7/2007
    Messaggi: 496
    Piaciuto: 0 volte

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    i giappa stanno fuori di zucca quindi han delle idee fuorissime che attirano tutto il mondo!

  5. #5
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
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    Sinceramente non so rispondere a questa domanda perchè i manga non mi piacciono
    Ergo....mi faccio la stessa domanda anch'io

    Preferisco i Disney e i Marvel, di gran lunga

    E comunque anche i fumetti occidentali hanno usato spesso lo stile del romanzo....al di là dell'arcinoto Diabolik, esistono anche le Grandi Parodie Disney, cioè caricature di classici come Guerra e Pace, Don Quichote, L'Inferno (che fu la prima in assoluto) e altre....e anche la Marvel ha creato "romanzi" come Midnight Nation, "Wolverine: Le Origini" e chissà quanti altri che io non conosco. Quindi a mio parere QUESTA differenza non sta in piedi. L'altra, sui contenuti, forse un po' sì....e anche quella non è sempre vera.

  6. #6
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 6,184
    Piaciuto: 122 volte

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    manga uguale novità? un mondo lontano ci incuriosice di piu di una cultura che ormai conosciamo bene come quella occidentale.
    Se Bonelli e in crisi significa che non ha capito che il mercato richiede cose nuove culturalmente e visavamente ( validi sono i discorsi relativi a dylan dog, martin mistery, dymper perche in un certo senso sono in sintonia con i giovani e loro gusti) puntando su formule narrative ( come diceva uri-geller) che forse andavano bene per gli anni 70-80 ma che dagli anni 90 non fa piu presa sulle nuove generazioni ( vedi ad esempio zagor o tex, vento magico ecc.) .
    Oggi siamo molto internet dipendenti, i clip e i video ci hanno abituati a un nuovo genere di narrazione, ( facile e dai sentimenti immediati ) come giustamente ha sottolineato eury,
    che non richiedono troppe soluzione visive cervellotiche come tex o come costruzione di trama o di storie ma si preferisce quelle di contatto personale continuo come i manga ( se ci fate caso i manga racconto sempre un quotidiano che piu o meno permette di idenficarsi il lettore o la letterice giovane es. love-love, scazzi e vita di scuola,bullismo, incontri romatinci, amicizie ecc...vedi nana, ecc.. ) o quando il genere e fantastico o fantascentifico ci propongo mondi di un futuro prossimo o di un orrore e mitologie attinte a piene mani dalla tradizione orientali. ( vedi akira, dragon-ball, ecc.... a titolo di esempio su un vasta pletoria di manga che per questioni di tempo non cito ma altrettanto validi)
    Per concludere: Bonelli non andra verso il fallimento ma terra solo quei tre o quattro titoli da cassetta perche un pubblico di trentenni o quarantenni e sempre un mercato ci sara perche la curiosità delle nuove generazioni non si esaurisce completamente , i manga o gli animi saranno un prodotto di carattere generazionale che manterra la sua carica finche il mondo jap e quello orientale non ci diventeranno familiari come i film sui cowboys e indiani, e gli steriotipi occidentali a cui siamo abituati

  7. #7
    FdT quasi assuefatto
    da Venezia
    Iscrizione: 4/7/2007
    Messaggi: 496
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    guardate cos'ho trovato!!!



    Manga
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Vai a: Navigazione, cerca
    Nota disambigua - Se stai cercando la città del Brasile, vedi Manga.
    Il termine di origine giapponese manga indica in Italia i fumetti prodotti in Giappone. In realtà il termine originale Manga (漫画, Manga?), coniato nel 1814 dall'artista giapponese Hokusai per i suoi libri di «scenette stravaganti», indica in giapponese il fumetto in generale, mentre la regola è specificare l'origine dei fumetti, se stranieri o importati: per esempio quelli provenienti dall'Italia vengono chiamati Itaria no manga (イタリアの漫画, Itaria no manga? letteralmente "manga italiani"). Il termine letteralmente significa «immagini casuali» o «immagini senza nesso logico».

    In Giappone i fumetti hanno un ruolo decisamente importante e sono considerati un mezzo espressivo non meno degno di libri o film.

    Indice [nascondi]
    1 Caratteristiche
    2 La pubblicazione in Giappone
    3 L'impaginazione e la struttura della pagina
    4 Voci correlate
    5 Bibliografia
    6 Collegamenti esterni



    Caratteristiche [modifica]
    Le caratteristiche stilistiche dei manga possono provocare nel lettore alcune incertezze nella classificazione del genere. Tendenzialmente in Europa si identifica il fumetto con una produzione per bambini e ragazzi (esistono naturalmente fumetti cosiddetti "d'autore", dedicati a un pubblico più maturo, ma sono facilmente riconoscibili). I manga, con le loro figure dai tratti spesso infantili, suscitano inizialmente una certa confusione.

    Molti personaggi dei vari racconti presentano ad esempio occhi estremamente grandi, sovraproporzionati. L'origine di questa caratteristica è un prestito culturale che si fa risalire al famoso autore Osamu Tezuka (1928-1989), soprannominato il dio dei manga. Egli stesso, grande ammiratore di Walt Disney, ammette di essersi ispirato nel manga Kimba, il Leone Bianco (ジャングル大帝, Jungle Taitei) allo stile del Bambi disneyano (curiosamente in seguito la Disney, per via di alcune polemiche sulla somiglianza tra Il Re Leone e Kimba, il Leone Bianco, ha ammesso di essersi ispirata a sua volta all'opera di Tezuka).


    La pubblicazione in Giappone [modifica]

    Alcuni titoli esposti in un negozio di manga in Giappone.I manga vengono pubblicati in Giappone inizialmente all'interno di grossi albi, stampati in bianco e nero su carta di qualità scadente. Soltanto alcune pagine introduttive sono talvolta a colori e su carta migliore, generalmente allo scopo di introdurre i personaggi della vicenda.

    In ognuno di questi albi vengono raccolte numerose storie a puntate. Tramite un'inchiesta fra i lettori viene verificato il successo delle singole serie, cosicché alcune possono essere interrotte anzitempo e altre, al contrario, meritare di essere stampate a parte, sotto forma di albi monografici di qualità migliore in più volumetti (tankobon).

    A differenza dei fumetti occidentali, le avventure dei manga hanno, per quanto riguarda i protagonisti, un inizio ed una fine. Il personaggio ideato dall'autore e/o disegnatore appare sulla scena nel primo volume, "vive" la sua vicenda e, al termine della serie (alcune storie possono raggiungere le 150 puntate), esce di scena e non "interpreterà" altre serie. Alcune eccezioni si possono rilevare per personaggi molto amati dal pubblico, che vengono ripresentati in varianti della storia principale, oppure di cui si raccontano episodi accaduti anteriormente all'inizio della serie principale. Spesso il successo di un personaggio di un manga si risolve in una trasposizione più o meno fedele delle sue avventure sotto forma di anime, cioè di cartone animato.


    L'impaginazione e la struttura della pagina [modifica]

    Ordine di lettura di un manga.Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, e cioè dall'ultima alla prima pagina (secondo le consuetudini orientali), con la rilegatura alla destra del lettore e le pagine "libere" alla sinistra. Anche le vignette si leggono da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso. Inizialmente, i manga pubblicati in Italia avevano senso di lettura occidentale (le tavole venivano quindi prima ribaltate, e poi editate). Furono i Kappa Boys ad introdurre anche da noi il senso di lettura originale, con la pubblicazione di Dragon Ball per Star Comics, anche per via dell'editore originale Shueisha che non apprezzava il ribaltamento delle tavole.

    Nel corso del tempo ci sono stati alcuni mutamenti nella disposizione delle vignette. Inizialmente prevaleva la disposizione verticale; successivamente, nei tardi anni quaranta, è stata introdotta anche la disposizione orizzontale, quella attuale. Nelle storie più accurate dal punto di vista stilistico, queste due disposizioni si sovrappongono e vengono entrambe usate, creando un percorso di lettura piuttosto complesso per le abitudini del lettore occidentale, ma con un preciso intento stilistico.

    Mentre le storie di avventura dedicate a un pubblico di ragazzi e adulti maschi sono caratterizzate da una disposizione abbastanza semplice, si è creato nel genere dedicato alle ragazze, lo shojo (spesso disegnato da donne), un modo innovativo di trattare la disposizione delle singole vignette. Per creare effetti drammatici intensi e sottolineare i sentimenti che entrano in gioco nella storia, il disegnatore (o la disegnatrice) fa spesso scomparire le linee divisorie delle singole vignette. La struttura della pagina diventa più importante di quella del riquadro isolato. Così una sola scena si può sviluppare su due intere pagine a fronte, i contorni dei pannelli si sovrappongono, e con essi i vari significati trasmessi dal disegno.

    Anche il balloon contenente il testo non è più presentato su di un'unica linea di lettura: compaiono fumetti di testo pensato, di testo parlato, di testo fuori campo che si distinguono tra loro solo per lievi differenze grafiche e sono posizionati nella pagina in maniera apparentemente confusa.

    In realtà, un lettore giapponese, allenato alla lettura non alfabetica, riesce più facilmente di un lettore occidentale alle prime armi a orientarsi in questo universo di segni, dove gli viene offerta una grande libertà di percorso. Gli occhi vagano nella pagina cogliendo inizialmente alcuni dettagli, scelgono di soffermarsi prima su alcuni tipi di testo e poi su altri, ricavando alla fine non una lettura analitica di contenuti, ma una coinvolgente impressione generale di ciò che sta accadendo.

    Non bisogna confondere i manga con i manhwa (coreano 만화, giapponese 漫畵), che sono i fumetti coreani; all'occhio non allenato possono sembrare simili, ma agli occhi di un giapponese sono probabilmente simili quanto fumetti italiani e francesi per noi, specie se consideriamo che il senso di lettura del manhwa è identico a quello occidentale.

    Dal punto di vista dei fumetti, i giapponesi sono molto "patriottici" e tendono a guardare con sospetto fumetti esteri; alcune serie straniere, infatti, sono state addirittura ridisegnate da artisti giapponesi appositamente per il loro mercato.


    Voci correlate [modifica]
    Lista di manga
    Mangaka
    Lista di mangaka
    Anime
    Lista di anime

    Bibliografia [modifica]
    Paul Gravett. Manga, 60 anni di fumetto giapponese. Logos, 2006, pp. 176.
    Cristian Posocco. MangArt. costa & nolan, 2005, pp. 205.
    Davide Castellazzi. A-Z MANGA. Guida al fumetto giapponese. Coniglio Editore, 2004, pp. 181.
    Masanao Amano & Julius Wiedemann. MANGA. Taschen, 2004, pp. 569.
    Andrea Antonini; Silvia Lucianetti. Manga: immagini del Giappone contemporaneo. Castelvecchi, 2001, 190 pp., Dewey 741.5952, ISBN 88-7521-067-5.
    Maria Teresa Orsi. Storia del fumetto giapponese, vol. 1. Musa Edizioni, 1998, 145 pp.
    Maurizio Ercole; Cristina Mulinacci. Storia del fumetto giapponese, vol. 2. Musa Edizioni, 1998.

    Collegamenti esterni [modifica]
    manga su DMoz (Segnala su DMoz un link pertinente all'argomento manga)




    Portale Anime e manga Portale Giappone


    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Manga"
    Categorie: Manga | Cultura del Giappone | Glossario fumettistico | Voci di qualità su ast.wiki | Voci di qualità su es.wiki | Voci di qualità su fr.wiki

  8. #8
    Sempre più FdT
    Uomo 38 anni da Roma
    Iscrizione: 27/7/2007
    Messaggi: 2,013
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Fabricapezzolone
    i giappa stanno fuori di zucca quindi han delle idee fuorissime che attirano tutto il mondo!

  9. #9
    Matricola FdT
    39 anni
    Iscrizione: 28/3/2006
    Messaggi: 42
    Piaciuto: 0 volte

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    x me spesso è lo stile del disegno, anche come diceva Eurasia, ero e sono talmente innamorata del modo di disegnare dei nipponici che i cartoni e i fumetti italiani non li considero minimamente.
    Principalmente vengo attratta dal disegno..
    Almeno questo merito lasciamolo ai giapponesi!

  10. #10
    Matricola FdT
    Iscrizione: 1/1/2008
    Messaggi: 13
    Piaciuto: 0 volte

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    io concordo kn eusaria...le storie dei manga sn sogni irragiugibili e penso ke anke gli autori facendo manga nn pensano ma sognano queste figure perfette sensa makkia e poi loro adottano molto il metodo a sorpresa...quindi qando leggi il tuo prima manga nn puoi fare a meno di leggere il secondo e cosi via dicendo xkè la suspance è la cosa ke kolpisce d + versod noi

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