Una delle prove addotte da chi crede nella storicità del Diluvio è l’universalità dei racconti presenti fra popoli e culture diverse in tutto il globo.
Storie del Diluvio sono state scoperte presso quasi tutte le nazioni e tribù. Benché siano più comuni nell’Asia continentale, nelle isole immediatamente a sud di essa e nel continente nordamericano, si trovano in tutti i continenti. Complessivamente le storie conosciute sono ben 270 circa . . . L’universalità dei racconti del Diluvio di solito è ritenuta una prova della distruzione universale dell’umanità mediante un Diluvio e della propagazione del genere umano da un’unica località e anche da un’unica famiglia. Anche se forse non tutte le tradizioni si riferiscono allo stesso Diluvio, la grande maggioranza evidentemente sì. L’asserzione che molte di queste storie del Diluvio derivino dai contatti con missionari non regge perché in gran parte sono state raccolte da antropologi a cui non interessava dimostrare la veracità della Bibbia ...
Questo, in sostanza, il concetto dei fondamentalisti religiosi.
In relazione al Diluvio Universale e alla fatidica Arca di Noè, si è vagheggiato di foto molto interessanti e suggestive le quali proverebbero che l’Arca si trova sull’Ararat ad oltre 4000 metri d’altezza, con buona pace di tutte le teorie e le scoperte geologiche degli ultimi decenni. Peccato che queste foto siano piuttosto vaghe e confuse: si intravedono delle sagome scure nel ghiacciaio, dei crepacci singolari, ma nulla di chiaramente ed inequivocabilmente distinguibile. Le "prove" addotte dell'esistenza dell'Arca sono inconsistenti e non esiste la minima conferna di rinvenimento di resti dell’arca...
E' difficile capire cosa possa essere accaduto, dunque, in tempi così lontani. Certo è che le prove addotte dall'ing. Pelego (colui che, nel 1989, avrebbe localizzato l'Arca) sono davvero nulle.
Nel libro di Pelego, Ho camminato sopra l’Arca di Noè (Editrice Nuovi Autori, Milano, 1990), alle pp. 149-154, l’ingegnere parla in maniera entusiastica di queste sue foto, sostenendo che esse dimostrino, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l’Arca si trova sull’Ararat. Ecco alcune sue frasi: "Ma se qualcuno ancora si azzarda ad aprir bocca e sollevare qualche dubbio... "; "E se qualcuno ancora non si è arreso all’evidenza dei fatti e non ha piegato il collo d’innanzi all’Iddio di giudizio, si ricordi allora che quei due crepacci sono esattamente sopra lo spuntone emergente, da me già fotografato nella mia prima salita all’Ararat"; "Se proprio c’è ancora qualcuno (e sicuramente c’è) che ostinatamente non si arrende all’evidenza..."; "E se tutta questa evidenza non vi sembra ancora abbastanza, ...".
Nonostante queste fiduciose asserzioni, le foto nel suo sito non dimostrano nulla di certo ed inequivocabile. Vi si intravedono solo delle ombre, dei singolari crepacci, ma nulla di chiaramente ed inequivocabilmente distinguibile.
- http://www.noahsark.it/home%20page.htm
Dinanzi a simili prove, la Sfinge marziana è certezza che sul Pianeta Rosso qualcuno molto intelligente (e non umano) ha realizzato la struttura...
Al di là della credenza o meno del fatto che Noè si sia salvato (assieme agli esemplari viventi) da un Cataclisma voluto da Dio, mi piacerebbe sentire le vostre opinioni in merito all'evento definito come Diluvio Universale: e cioè se secondo Voi è esistito nei termini enunciati nei testi biblici, se è databile e se è stato effetto di un atto intimitadorio "sovrumano"...