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Lettura e ostacoli
Approcciando la lettura d'un libro quello che mi preoccupa maggiormente è che il suddetto non sia una descrizione-lagna/lagna-descrizione in cui i minimi particolari vengano evidenziati, quasi a sottolineare l'incapacità del lettore ad usare quel minimo di immaginazione che non dovrebbe, a buona ragione, mancare.
La mia domanda è questa: come reggete l'urto di uno scrittore - per non fare nomi Ernest Hemingway - che si presenta al lettore come "pane, descrizione e lentezza di ritmo narrativo"?
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mi ricordi le pallosissime descrizioni ne "il piacere" di d'annunzio.
ci rinunciai XD ma giuro che un giorno lo finisco XD
(di hemingway lessi anni fa il vecchio e il mare, e mi piacque tanto :o)
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Guarda che imho dipende anche dall'abilità descrittiva dello scrittore.
Il vecchio Ernest quando lo leggi pare ti faccia stare al proprio posto a raccontare la storia,
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Quando è lagnoso il libro, lo poso direttamente.
Come dici tu la fantasia devo usarla, leggendo....
Se fa tutto lui che gusto c'è XD
Lessi anni fa Jude L'Oscuro, di Thomas Hardy... molto carino, peccato che perdesse paginate in descrizioni pallose...
W i cassetti contieni lagne:lolll:
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dipende insomma...a volte le descrizioni sono necessarie e spesso sono bellissime, a me piacciono...certo, non si deve annullare il racconto per le descrizioni..
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I libri lagnosi li poso...e non li leggo più!!!
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Originariamente inviata da
drkheart
Guarda che imho dipende anche dall'abilità descrittiva dello scrittore.
Il vecchio Ernest quando lo leggi pare ti faccia stare al proprio posto a raccontare la storia,
Infatti grazie a "Fiesta" sono diventato Basco :D e non mi perdo un san fermines da 5 anni
Comunque se un libro lo trovo lento o noioso mi sforzo di finirlo...magari la storia è comunque interessante e può darmi spunti di riflessione importanti; sicuramente però ci metto più tempo a terminarlo.
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Quote:
Originariamente inviata da
Wu Ming
Infatti grazie a "Fiesta" sono diventato Basco :D e non mi perdo un san fermines da 5 anni
Comunque se un libro lo trovo lento o noioso mi sforzo di finirlo...magari la storia è comunque interessante e può darmi spunti di riflessione importanti; sicuramente però ci metto più tempo a terminarlo.
Ti ci vedo coi tori appresso :lol:
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Io spesso salto le descrizioni, di 1984 non ho ancora finito di leggere le pagine del libro, o quel che era..
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Mi sono appena sparato i due classici Flaubertiani ed ho trovato spesso queste lunghe descrizioni, o dei monologhi di personaggi pallosissimi trascritti per intero forse per dare al lettore l'idea di quanto fossero concretamente pallosi. Tuttosommato devo dire che non hanno disturbato molto la lettura.
La descrizione diventa superflua e noiosa quando non può influire sull'atmosfera creata dal racconto, quando non fa presa sull'immaginario del lettore. Ad esempio, le descrizioni degli abiti ottocenteschi che ho trovato in quei due romanzi, se potevano stimolare l'immaginario dei lettori contemporanei, a me sono sembrate inutili inventari di robe vecchie che facevo fatica ad immaginare. Quindi la descrizione spinta rischia di togliere universalità all'opera. Spesso comunque i dettagli sono importanti e se si descrive fin nei granelli di polvere un ambiente, è perché questo ha un'importanza particolare che contribuisce alla resa dell'insieme.
Certe volte comunque è vero che lo scrittore scrive per piacer suo e dimentica i suoi poveri lettori che devono sorbirsi paginate di virtuosismi descrittivi :lol: