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ll problema è appunto il "destinatario" di certe pubblicazioni. Se la pubblicazione massiva di un'opera ne favorisce anche lo studio, c'è il rischio che capiti nelle mani di chi la interpreta male, o comunque ne può essere influenzato in modo sbagliato. In questo senso, credo sia opportuno essere molto molto cauti quando si tratta di certi argomenti.
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non è giusto perchè credo che un libro del genere possa servire anche a capire meglio il pensiero di certe persone a quel tempo.
Dipende sempre dall'utente, se la persona è intelligente avrà una visione critica (e ciò accade con tutti i libri non solo questi 2), se è tarato invece lo prenderà come verità assoluta e magari potrebbe essere pericoloso.
Comunque non sono vietati in Italia
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Io invece lo farei studiare a scuola, così come molti altri libri, invece del solito Manzoni.
Sono letture "pericolose" ma andrebbero affrontate, perchè fanno parte di una buona fetta della nostra storia.
Sono letture che vanno interpretate, e discusse, in classe, con i professori (professori competenti).
La censura non la invocherei per nessun prodotto (di quella a posteriori), semmai quoto BruttoGay nel dire che dovrebbe essere l'editore a scegliere cosa pubblicare o meno.
E noi "utenti" dovremmo essere capaci di affrontare anche queste letture, con spirito critico.
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I nazisti bruciavano i libri, noi dovremmo cercare di leggerli.
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censurare certi testi che già godono di una certa fama o reputazione creerebbe attorno a questi quell'alone di proibito e di deviato che infiammerebbe ancora di più gli animi settari ed esaltati che spesso si rifanno a fonti di questo genere per ottenere un supporto ideologico alla loro causa.
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la censura é un ottimo modo per far tacere le minoranze...
io reputo ke sarebbe giusto dare la possibilità di capire tutto e poi sta a noi scegliere cosa apprendere e cosa no...
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Ha perfettamente ragione dada.
D'altra parte siamo dotati di giudizio no?
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censura, il paradosso della democrazia.
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Quote:
Originariamente inviata da
Il lupo
Io invece lo farei studiare a scuola, così come molti altri libri, invece del solito Manzoni.
Sono letture "pericolose" ma andrebbero affrontate, perchè fanno parte di una buona fetta della nostra storia.
Sono letture che vanno interpretate, e discusse, in classe, con i professori (professori competenti).
La censura non la invocherei per nessun prodotto (di quella a posteriori), semmai quoto BruttoGay nel dire che dovrebbe essere l'editore a scegliere cosa pubblicare o meno.
E noi "utenti" dovremmo essere capaci di affrontare anche queste letture, con spirito critico.