sì ma è un'interpretazione erronea della volontà dell'autrice.
sacrosanta, ma erronea :)
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Guarda, mi sa che ci stiamo intortando.
Tu dici la stessa cosa che sto dicendo io: penso sia risaputo quanto Jane Austen mirasse a criticare la società contemporanea tramite i suoi romanzi, è la prima cosa che ti dicono anche soltanto al liceo.^^
La cosa diversa è che tu dici "Non ci sono scene romantiche" mentre io ti dico "Le scene romantiche come le consideriamo noi nel 2011 no sicuramente, ma ci sono numerosi episodi che nella loro non-romanticità rappresentano il romanticismo per eccellenza e portano il lettore verso questa visione." Capito cosa intendo? Un libro viene scritto per un motivo ben preciso da parte dell'autore, a parte casi in cui il libro si scrive da sé ma forse questo ci riporta al mio amato Medioevo e non mi pare il caso: è il lettore che lo rende speciale interpretandolo a modo suo e cogliendone determinate sfumature. Quello che secondo me è sbagliato è dire, come hai detto tu: "visto che il 90% delle persone che legge un libro di austen ci vede chissà dove qualche bizzarra scena romantica". Nessuna visione può essere imposta. Io posso scrivere una novella con l'intento di criticare la società, posso utilizzare la protagonista per ritrarre me stessa e i miei ideali e metterci un omaccio odioso e con la mentalità chiusa che tira fuori i miei pensieri, ma se le persone leggendo le mie righe s'innamorano di questo farabutto e cominciano a sognare non può che essere positivo o perlomeno accettabile, non erroneo.^^
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Promette bene, promette :045:
Finito di rileggere 1984, sempre stupendo :)