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Cecità di Josè Saramago.
A parte il fatto che sono sempre stata terrorizzata dall'eventualità della cecità, trovo che sia il ritratto perfetto ed efficace di come si ridurrebbe l'umanità se qualcosa di incredibilmente essenziale quanto vitale possa venir meno. Il baratro di panico e bassi istinti di sopravvivenza che in un batter d'occhio avvolgerebbero completamente l'umanità, annullando tutto il patrimonio che si è venuto a formare in milioni di anni di storia, cancellando ogni forma di evoluzione e regredendo a comportamenti animaleschi.
Come libro mi ha lasciato una cicatrice.
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Credo che dopo aver letto Cent'anni di solitudine di Marquez, in me fosse cambiato qualcosa.
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Tutta la saga della Torre Nera.
Il piccolo principe
Non buttiamoci giù
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Hermann Hesse - Siddharta, sicuramente.
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Memorie di una geisha - L'eleganza del riccio.
Intorno ai 14 anni circa, invece, La fata delle tenebre. Mi ha messo un sacco di idee in testa che mi hanno fatta distrarre da un periodo NO.