Soldi da rendere ai genitori

Ciao a tutti voi del forum.

Scusatemi se arrivo e chiedo.La faccenda é questa:

venti anni fa mio fratello ottenne un prestito di cento milioni dai miei genitori tuttora viventi. Giurò che avrebbe reso i soldi in caso di necessità. Dovrebbero entrare(credo) nell'asse ereditario ma non c'é niente di scritto.
Quello che gentilmente Vi chiedo é questo:
Posso a lui fare richiesta di un riconoscimento di debito che abbia valore legale e sia strettamente vincolante? Un atto che lo costringa ad immettere l'equivalente in euro dei suddetti cento milioni nell'asse ereditario?
Come Vi muovereste in un caso di questo genere?
Ovviamente i rapporti tra me e mio fratello sono pessimi.


Vi ringrazio in anticipo delle eventuali Vostre gentili risposte

il mio consiglio è di parlare coi tuoi genitori e di spiegare loro l'ingiustizia che si sta creando ai danni degli altri fratelli, facendo fare loro un testamento per le quote disponibili, cioè fissarle maggiori per gli altri figli in modo da controbilanciare la somma di denaro già presa da un fratello, e di fatto creare la stessa situazione che ci sarebbe col prestito restituito

se però il prestito supera la quota disponibile l'ingiustizia rimarrà perchè non si può toccare la quota legittima, e allora devi seguire le due opzioni sotto

la storia è piena di figli furbacchioni che si fanno avere in anticipo parte del patrimonio dei genitori, salvo poi non scontarla al momento della successione (cioè si prendono ugualmente la stessa parte dei fratelli, che si sommerà a quanto già ricevuto mentre erano vivi)

non puoi obbligarlo a rimettere i soldi nell'asse ereditario, o nel patrimonio dei genitori, per il semplice motivo che la tua parola è contro la sua, lui potrebbe sempre dire che era un regalo e non un vero prestito

puoi far firmare a lui un atto di donazione per la somma del vecchio prestito, tale atto di liberalità se non erro verrà portato in aumento dell'asse ereditario, e verrà detratto dalla quota dell'eredità del fratello (dovrei fare verifiche comunque)

oppure, quando si aprirà la successione o anche prima, puoi far firmare a lui una rinuncia all'eredità pari all'importo del prestito, dato che lui di fatto lo intende come una donazione

ovviamente entrambe le strade, prima o dopo la morte dei genitori, sono fattibili se il fratello è d'accordo ovvero è onesto, altrimenti l'unica strada è aprire un'azione legale per dimostrare che quello era un prestito (sempre se i genitori sono d'accordo), vincerla e obbligarlo a restituire i soldi agli eredi dei genitori se nel frattempo muoiono, cioè agli altri fratelli

Non puoi obbligarlo, ma un domani potresti impugnare il testamento perché in questo modo non vengono rispettate le quote di legittima.

lui non potrà impugnare un bel niente e rimarrà fregato nella situazione attuale, perchè per sapere la quota legittima occorre sapere il patrimonio complessivo dei genitori e quanti sono i figli (oltre che l'esistenza di altri regali simili), e perchè quello non è un atto di donazione ufficiale che verrà sommato all'asse ereditario e poi scalato dall'eredità del singolo ma un prestito a voce al momento non dimostrabile, quindi chi ha preso ha preso e chi ha dato ha dato, e tutti i fratelli prenderanno la stessa quota (legittima più disponibile) quando moriranno i genitori, anche se qualcuno ha già preso soldi quando erano vivi

sono i genitori che hanno il coltello dalla parte del manico, se hanno un buon patrimonio ben oltre il prestito possono riequilibrare le parti col testamento

Quote:

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Originariamente inviata da Sousuke

lui non potrà impugnare un bel niente e rimarrà fregato nella situazione attuale, perchè per sapere la quota legittima occorre sapere il patrimonio complessivo dei genitori e quanti sono i figli (oltre che l'esistenza di altri regali simili), e perchè quello non è un atto di donazione ufficiale che verrà sommato all'asse ereditario e poi scalato dall'eredità del singolo ma un prestito a voce al momento non dimostrabile, quindi chi ha preso ha preso e chi ha dato ha dato, e tutti i fratelli prenderanno la stessa quota (legittima più disponibile) quando moriranno i genitori, anche se qualcuno ha già preso soldi quando erano vivi

sono i genitori che hanno il coltello dalla parte del manico, se hanno un buon patrimonio ben oltre il prestito possono riequilibrare le parti col testamento

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Avevo dimenticato di scrivere "se è una donazione ufficiale...".

Quasi non riesco a crederlo! 4 risposte dopo un giorno. Siete (eccezionalmente) brave persone ed io VI ringrazio di cuore!
Tempo fa ,in un notissimo forum informatico,chiesi consigli riguardo alla sostituzione di un hard disk rotto. Dopo cinque giorni di silenzio mi azzardai a scrivere: " la gentilezza e lo spirito sociale non fanno evidentemente parte delle vostre migliori qualità".Cadde il mondo! Mi risposero in due, dicendomi che nessuno li pagava per le consulenze(uno) e che non erano un call center (l'altro).
Credo che nel mio caso la soluzione migliore sia quella di richiedere,prima della morte dei miei genitori(95 e 92 anni), una rinuncia all'eredità pari all'importo del prestito.Prima perché il NO,mio fratello dovrà dirlo davanti ai miei genitori.
Di prestito si tratta.Questo é fuori dubbio.Mia madre teneva una tabella(scritta a lapis) nella quale erano riportati i dati del prestito. La causale, i soldi dati, i soldi resi, il saldo e le date delle transazioni relative ai soldi dati e restituiti.Finisce con una cifra mai saldata. L'originale lo ha lei(ma può sparire.Mio fratello abita "di sopra" io a cento Km) la fotocopia é in mio possesso. Niente firme,niente dichiarazioni.Solo numeri. La tabella si ferma al novembre 2002.
Io non credo ma ve lo chiedo: può servire a qualcosa suddetta tabella?
Di nuovo:grazie Sousuke e grazie Holly.
Elvino

quella tabella è solo un promemoria di tua madre ma ha poco valore se è senza firme e contabili della banca, che dimostrano le entrate e uscite di denaro, con relative causali (tantopiù perchè è scritta a matita)

il mio consiglio è innanzitutto di tornare dai tuoi genitori e prendere l'originale del prospetto in modo da tenerlo custodito in un luogo sicuro (sostituiscilo con la copia), e di reperire (se non è stato già fatto) tutte le vecchie contabili bancarie (o anche gli estratti conto dei mesi corrispettivi) con tutte le transazioni effettuate tra tuo fratello e i genitori, che riguardano il prestito (con evidenziate le causali), da usare in caso di dissidi o negazioni da parte del fratello

se non sono disponibili prova a richiedere alla banca i vecchi estratti conto con tutti i movimenti, tramite autorizzazione dei tuoi genitori, in modo che tu possa confrontare i dati dell'estratto conto con quelli del prospetto della madre, e trovare in quest'ultimo eventuali mancanze o errori

Quote:

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Originariamente inviata da mirek5

Credo che nel mio caso la soluzione migliore sia quella di richiedere,prima della morte dei miei genitori(95 e 92 anni), una rinuncia all'eredità pari all'importo del prestito.Prima perché il NO,mio fratello dovrà dirlo davanti ai miei genitori.

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La rinuncia all'eredità per quel che ne so è una cosa che si può fare solo dopo la morte di chi lascia il bene e non può essere parziale: o rinunci all'intera eredità oppure la accetti...
La soluzione migliore è che i tuoi facciano testamento e in esso lascino 50000 euro (o quel che sia) in meno al tuo fratello debitore, specificando che lo fanno perché vantano un credito di pari importo da lui.
Ovviamente se i vostri genitori sono consapevoli che tuo fratello prenderà più eredità ed è quello che vogliono, devi fartene una ragione. A parte che come diceva Sousuke c'è una quota di eredità di cui si può disporre oltre quanto spetta agli eredi legittimi, ma anche se i 50000 euro superassero tale quota, dimostrare tale movimentazione di denaro immagino che sarebbe per te molto complicato.

Grazie per i vostri gentili consigli. Chiederò a mio fratello un impegno che abbia valore legale(da avvocato? notaio?) di restituzione della mia spettanza del prestito alla morte dei genitori.

Quote:

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Originariamente inviata da El Buitre

La rinuncia all'eredità per quel che ne so è una cosa che si può fare solo dopo la morte di chi lascia il bene e non può essere parziale: o rinunci all'intera eredità oppure la accetti...
La soluzione migliore è che i tuoi facciano testamento e in esso lascino 50000 euro (o quel che sia) in meno al tuo fratello debitore, specificando che lo fanno perché vantano un credito di pari importo da lui.
Ovviamente se i vostri genitori sono consapevoli che tuo fratello prenderà più eredità ed è quello che vogliono, devi fartene una ragione. A parte che come diceva Sousuke c'è una quota di eredità di cui si può disporre oltre quanto spetta agli eredi legittimi, ma anche se i 50000 euro superassero tale quota, dimostrare tale movimentazione di denaro immagino che sarebbe per te molto complicato.

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verrebbe fatta una dichiarazione d'intenti prima della morte, e l'atto ufficiale di rinuncia dopo

esiste la rinuncia con corrispettivo, cioè non prendere nulla tranne una somma di denaro dagli altri eredi, in questo caso potrebbe essere pari alla quota che avrebbe ereditato meno il prestito stesso

anche se per legge di fatto si accetta così l'eredità in questo modo si ottiene un effetto simile alla rinuncia parziale

quanto alla dimostrazione dei movimenti di denaro se ti riferisci al prestito con relativa causale non è così difficile dimostrarlo, basta confrontare i vecchi estratti conto con il prospetto della madre, l'importante è che sull'estratto conto il trasferimento sia descritto come prestito

Conoscendo bene i miei genitori non credo proprio che sull'estratto conto il trasferimento possa essere stato indicato come prestito.
Mia madre attualmente é in ospedale con edema polmonare . Non potrà muoversi per un mese circa in quanto reduce da intervento chirurgico al collo del femore.E' gravemente cardiopatica con pacemaker da 15 anni. Mio padre sta molto peggio.Ricoverato anche lui nello stesso ospedale di Siena.100% invalidità psichiatrica con assegno di accompagnamento(Alzheimer diagnosticato).Tumore in stato molto avanzato. Non penso ai soldi in questo terribile periodo ma l'atteggiamento di mio fratello(non presta assistenza e pensa che il suo lavoro di istruttore di scuola guida possa passare avanti a tutto.Non intende perdere nemmeno un giorno di lavoro) mi fa molto,molto arrabbiare(ovviamente l'uso del verbo arrabbiare è un eufemismo).Non ho voglia di concedergli niente. Detesto i furbi , i disonesti e gli ingrati.
Grazie di nuovo Sousuke per la risposta se potessi averti come fratello al posto suo......