La casa di vacanza dei Collinwood, isolata, a bordo di un lago, è il luogo perfetto per commettere crimini senza che nessuno se ne accorga. Uscita in città per un pomeriggio, la figlia adolescente Mari si fa rapire, insieme all'amica Paige, da un gruppo di sadici delinquenti. Dopo lo stupro e l'omicidio dell'amica, lasciata in fin di vita, Mari ha come unica chance quella di raggiungere la casa dei genitori. Ironia della sorte, i criminali troveranno rifugio nella stessa casa inscenando un incidente. La vendetta dei genitori John e Emma Collinwood è dietro l'angolo. John, peraltro, è un dentista, lieve tocco ironico in un soggetto trattato con poca leggerezza.
Il remake dell'originale di Wes Craven, del 1972, come spesso nella sua filmografia fondato sulla vendetta delle vittime, più che sull'orrore, è un horror ben confezionato (e niente di più) dal giovane Dennis Iliadis.
L'ultima casa a sinistra, esordio di Craven, era paradossalmente tratto da La fontana della vergine di Ingmar Bergman, rinvio quasi dannoso visto che ne riprendeva esclusivamente il sadismo orrorifico.
Disinteressato all'origine colta del film di Craven, Iliadis realizza un horror coinvolgente che mantiene alta l’attenzione dello spettatore. Il che tuttavia, sembra più che altro il risultato di un compitino ben svolto, senza tocchi di creatività rispetto all’originale. E alcune immagini elegiache, in parte fuori luogo, non bastano a rendere interessante la ripetizione.
L'ultima casa a sinistra non gioca sul rinvio intertestuale, ad altri film e altri generi, com'era il caso, ad esempio, de Le colline hanno gli occhi, rifatto da Alexandre Aja. Si basa sulla semplice opposizione tra la violenza ingiustificata e la vendetta giustificata o, meglio, causata dall'orrore iniziale. Il che rende la pellicola sostanzialmente piatta e patinata, pur nel suo coinvolgimento spettacolare. Oltre che moralmente ambigua e improbabile. Comunque migliore dell'originale di Craven, anche solo per la dimenticanza dell’origine bergmaniana, epurata nella doppia ripetizione.