Per le sue nozze d'argento col pubblico il cine-panettone di Natale cambia ma non troppo. Sul set dorato di Rio de Janeiro, tra spiagge e onde da surfisti esperti, il clan di Christian de Sica e Neri Parenti promette piccole svolte a 25 anni della prima commedia natalizia targata Filmauro.
Dice il protagonista di sempre, Christian De Sica in accappatoio bianco: "questa volta basta amanti per il mio personaggio. Non se ne poteva più". E gli fa eco il regista toscano:"crediamo che la gente si sia stufata della solita storia e così ci siamo misurati in questo lavoro che è un po' una sintesi tra Blues Brothers ed Harry ti presento Sally". Ma poi, come a rassicurare il pubblico affezionato dal 1983 allo stile del cine panettone, Christian aggiunge: "non e" che non si ride. Faccio sempre il solito imbroglione, misogino e prepotente e questa volta anche ignorante".
De Sica infatti nel film è un palazzinaro, un certo Paolo Berni che insieme a Mario, professore di estetica e come lui divorziato, ha organizzato un lussuoso viaggio in Brasile in cerca di avventure di ogni tipo. Ma a causa di uno scambio di indirizzi elettronico quel viaggio da nababbi lo faranno i loro rispettivi figli Piero (Ludovico Fremont, star dei Cesaroni) e Marco (Emanuele Propizio). Mentre al palazzinaro e al professore di estetica toccherà fare il viaggio da sfigati e molto low cost organizzato dai figli a loro insaputa. Parallela a questa storia corre quella che vede protagonisti Michelle Hunziker, Fabio De Luigi e Paolo Conticini.
De Luigi veste i panni un giornalista che, per un equivoco, crede che la bella collega Linda (Hunziker) sia innamorata di lui e lo abbia addirittura invitato in Brasile. In realtà la ragazza sta davvero per andare in Brasile, ma con il suo amore segreto: il caporedattore Gianni (Paolo Conticini). Ma quando quest'ultimo si ritrova a tradirla con la prima brasiliana che passa, utilizzerà De Luigi per presentarlo ai genitori come suo fidanzato. Dopo il grande successo di Natale in crociera, primo incasso dell'anno con oltre 27 milioni di euro, anche Natale a Rio De Janeiro, prodotto da Aurelio e Luigi De Laurentiis (costi previsti tra i 10 e i 12 milioni euro), non sembra temere la concorrenza. Luigi De Laurentiis, che sta seguendo in Brasile la produzione del film, ne è convinto:"noi siamo il vero e unico brand dei film di Natale - dice -. Gli altri solo imitazioni".
Massimo Ghini, al suo terzo film di Natale con Parenti (dopo Natale a New York e Natale a Miami) si dice contento di fare ancora una volta la spalla di Christian:"lui è il numero uno - spiega -. E poi Kezich ci ha paragonato a Totò e Peppino". Per Ghini certi pregiudizi su un certo tipo di comicità hanno già colpito personaggi importanti come Totò:"lui ha sofferto delle stesse cose. Perché mai invece nessuno si scandalizza se a fare una commedia è Robert De Niro?".
E sulla cattiva accoglienza da parte della critica e di certa cultura di sinistra che guarda con sufficienza le performance al box office dei cinepanettoni entra nel merito, anche se con guanti bianchi e ironia, lo stesso Neri Parenti. "Posso solo dire che Diliberto è un nostro grande fan come d'altronde lo sono Rizzo e Capezzone". E sul fronte della destra? "Sicuramente siamo molto amati dai figli di Gianni Alemanno e anche Mastella ci apprezza molto. E poi - conclude - i nostri film non hanno colore, non sono certo lavori di denuncia". Come fonte di ispirazione la cosa è un po' diversa: "i personaggi di destra si prestano di più all'ironia, sono più belli e buffi e funzionano di più". Natale a Rio uscirà nelle sale distribuito da Filmauro il 19 dicembre 2008.