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Nella primavera del 1994 il Ruanda è stato terreno per uno dei più gravi genocidi della storia moderna. In poco più di cento giorni, la guerra tra gli Hutu e i Tutsi ha provocato oltre un milione di morti. Nel mezzo di questa guerra si trova Paul Rusesabagina, direttore dell'hotel di proprietà belga Mille Collines, appartenente all'etnia Hutu ma sposato con una donna Tutsi.
La situazione nella Capitale Kigali è ancora critica ma la guerra civile che ha dilaniato il paese negli ultimi quattro anni sembra ormai definitivamente terminata: i caschi blu dell'ONU presidiano la città e il trattato di pace firmato nell'Agosto precedente sembra reggere. Tutto cambia il 6 Aprile, però, quando l'aereo che riportava a Kigali il Presidente Habyarimana viene abbattuto. Quasi fosse un segnale, la milizia Hutu si scatena: nel giro di una notte, Kigali diventa un inferno con migliaia di morti. Paul nasconde in casa propria i vicini e qualche giorno dopo trasferisce tutti nell'albergo che dirige. In pochi giorni diverse centinaia di persone trovano rifugio all'Hotel des Mille Collines, ma quando le forze internazionali decidono di evacuare dal Paese tutti gli occidentali e lasciare che i ruandesi se la sbrighino da soli, Paul capisce che non è solo la sua famiglia a fare affidamento su di lui. Tutte le persone che conosce si aggrappano a lui sperando che li possa salvare...
Questa è la trama del film, tratto da una storia vera, io l'ho visto stasera (lo trasmettevano su Rai1) e mi ha colpito molto, soprattutto perchè parla di guerra senza praticamente far vedere soldati in azione, e le scene "crude" o violente che comunque ci sono nel film non sono assolutamente la parte principale della storia, anzi, sembrano quasi passare in secondo piano rispetto ai pensieri e ai sentimenti dei protagonisti, e forse è questo che differenzia questo film da tanti altri dello stesso stile, colpisce di più proprio perchè mostra la guerra nella sua parte più crudele: la paura di perdere tutto che prova chi suo malgrado vi si trova coinvolto, e la spietata insensatezza che spesso hanno certe guerre.
Recensione del film