Senti questa. Venerdì (non mi ricordo di che settimana) vado alla mia discarica di fiducia: qualcosa rimedio sempre; mal che vada, butto via il tempo. Ti trovo lì il Luca Cordero di Montezemolo con Mino Reitano: rivangavano un po’ i vecchi ricordi. A Roma i ‘Ricordi’ li hanno chiusi e li puoi rivangare solo nelle discariche (per questioni di privacy, non posso dire dove sta la mia discarica: non tutti i rifiuti ci tengono a far sapere chi li frequenta).
Parlando del più e del mino, i due simpaticoni avevano già sgarugato un bel po’: avevano tirato fuori un Nicola di Bari del ‘70 con ‘La prima cosa bella’. Stavano per arrivare alla Zanicchi, ma il Cordero sentendo aria di Iva cambiò mucchio.
Trovò una montagnola mica male e decise di darle la scalata; recuperò un cellulare che funzionava ancora e chiamò Ricucci e Fiorani. Il primo ‘Non era al momento raggiungibile’ (ma bastava aspettare poco); il secondo gli dissero che era fuori. “I soliti magistrati: l’avevano appena messo dentro ….”.
Ripiegò su se stesso e scalò da solo: gliel’aveva insegnato Schumi, a farlo con classe.
Nel frattempo Reitano aveva recuperato la facciata B di un vecchio 45 giri di Pupo: telefonò ad Aletti Invest SIM e li convinse a quotare il titolo in Borsa, nelle small cap. Investimento a lunga scadenza, di quelli che prima o poi tornano a galla. Basta metterli nelle mani di Berlusconi.
Montezemolo usando una trivella era sceso negli strati più bassi e aveva recuperato un paio di calzini usati da Mike Bongiorno durante la puntata di Rischiatutto che vide la caduta della Longari: trasudavano ancora il pathos di quei momenti epici. Vicino giaceva una bottiglia di Ramazzotti che conservava ancora l’eros della pubblicità di Noschese.
C’era un Calindri che recitava Cynarò di Bergerac in piedi su un tavolino in mezzo alla strada, con due carciofi infilati nelle narici.
Era la discarica della Rai quando ancora era la Rai e non Mediaset.
Io ho tirato fuori roba della Sylvie Vartan, seconda metà anni ’60: quella sigletta del sabato sera …
“… e se tu poco a poco
vuoi stare al mio gioco
qualcosa, qualcosa accadrà”.
Accadeva … accadeva … le prime erezioni ….
Basta, basta: mi commuove troppo vedere Mino Reitano scavare a mani nude fra i 45 giri di Peppino Gagliardi.