Ho comprato un nuovo telefono.
Di quelli che puoi parlare senza essere attaccato al filo.
Strano fenomeno quello dei telefoni. Ho ancora quello di mia nonna, nero, di bachelite e funzionante, e quest’anno abbiamo gia’comprato cinque telefoni nuovi.
Dev’essere successo qualcosa e non me ne sono accorto.
Capita.
Da ragazzo andai a visitare la casa dov’era cresciuta mia nonna e mi colpirono i tubicini che correvano lungo il muro e che portavano il carburo alle lampade in centro della stanza. Mia nonna aveva un poster audace: una signora sorridente faceva la pubblicita’ alle nuove lampade ad alcool importate dall’America.
Pensate al progresso: nel giro di un paio di generazioni gli americani che portavano nelle case stupidissime lampade a petrolio adesso gli mandano i missili intelligenti!
Sto divagando.
Succede, invecchiando.
Non mi ricordo chi ha detto che il telefonino e’ l’unica cosa per cui gli uomini si accalorano per chi ce l’ha piu’ piccolo. Ed io aggiungo: piu’piccolo si’, ma con il libretto d’istruzioni piu’ grosso!!
Perche’ non so se ci avete fatto caso, ma riducendosi le dimensioni dell’oggetto e aumentando le prestazioni, va a finire che compriamo scatole enormi che contengono il microscopico oggetto, piu’ una serie di inutili ammennicoli e IL LIBRETTO D’ISTRUZIONI.
Sicuramente, essendo voi cittadini europei, avrete libretti in italiano francese inglese e qualche volta spagnolo. Io no. Per chissa’quale astrusa legge della globalizzazione, qui in Grecia arrivano merci destinate ad altri bacini d’utenza e pertanto mi capita di avere libretti in coreano, olandese, turco a cui benevolmente il distributore ha allegato una serie di pagine fotocopiate in greco. Ho anche combinazioni tipo fiammingo bulgaro portoghese, ho anche tedesco, finnico ungherese e mi pare di aver visto una volta un libretto scritto in sanscrito, aramaico e copto. Ma si trattava di un oggetto mooolto vecchio…
Avevo dedicato ai libretti d’istruzione un angolo della libreria, ma poi ho preso un intero cassetto e adesso ho riempito un baule e l’ultimo proprio non ci sta dentro.
Forse lo sfoglio. Non so.
Sai non mi trovo a mio agio ad attraversare tutte queste lingue che non comprendo. Mi e’ capitato al cinema dove sono andato a vedere Kill Bill. Gia’ facevo fatica a seguire l’intricatissima storia in lingua originale coi sottotitoli, ma quando si passava ai dialoghi in cinese sottotitolati in greco, venivo colto da malore.
Sfoglio il libretto e dai disegni scopro un sacco di funzioni che non immaginavo in un telefono.
Ho visto alla televisione che si puo’ usare come tostapane. Scherzavano, vero?
Vabbe’.
Si ride e si scherza, ma pensa se pure noi venissimo forniti di libretto d’istruzioni.
Esci a cena con una squinzia e invece di cominciare a sparare cazzate, tipo vorrei innamorarmi di qualunque cosa, un fiore, una giornata di sole, un’emozione. E lei che ti risponde romantica:
- Ma perche’ non ti prendi un cane?-
Invece, ceni, ordini il caffe’ e le passi il tuo libretto d’istruzioni. Lei ti passa il suo e cominciate a leggere mentre sorseggiate l’amaro.
- Scusa…qui dove dici: repentini cambi d’umore nel riscontrare oggettive difficolta’ ad approdare a nuove conoscenze bibliche…?
- Se non scopo m’incazzo…
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