gli eventi saranno magari più diffusi al nord, ma non c'entra con la distribuzione dei nerd, quanto con le situazioni economiche delle varie zone che sono i presupposti di tali eventi
gli eventi saranno magari più diffusi al nord, ma non c'entra con la distribuzione dei nerd, quanto con le situazioni economiche delle varie zone che sono i presupposti di tali eventi
vero, ma stai tralasciando forse il fatto che un certo tipo di giochi hanno base d'utenza triplicata al nord, non stai calcolando il materiale online di seconda mano che puoi rovare al nord e quello che puoi trovare al sud..scelta e quanità sono incomparabili e non stai calcolando la distribuzione di certi prodotti e fumetti quando escono dalle fabbriche o dopo che vengono affidate alle catene di distribuzione
paragona il numero di club o locali che si prestano ad attività culturali specifiche per questo settore..se eslcudi i giochi di carte più popolari come magic, o quelli più da bimbominkia molti sono hobby adatti ad una nicchia limitata di gente e al nord ci sta più cultura e apertura mentale...e questa roba della cultura la puoi vedere da cose banali...le città del sud sono piene di cartacce...al nord la gente rispetta le strade del comune e usa i cestini...ah ci sta da dire che i cestini al sud non ci stanno e se ci stanno la gente li distrugge
alcuni giochi sono più diffusi in alcune aree sempre per ragioni economiche (e di comodità/logistiche, oltre che per una maggiore densità di popolazione in grandi agglomerati urbani) sia dal lato di chi offre che di chi compra, come per le altre questioni da te citate (numero di circoli e club vari, che non sono enti di beneficenza), non per maggiore diffusione percentuale dei nerd,
la cui figura e stile di vita dovrebbe semmai essere incentivata in aree più disagiate che non offrono molte alternative di vita sociale attiva, quindi meno al nord, ma evidentemente il fattore economico modaiolo incide più di quello sociale
non c'entra nulla col senso civico, inoltre bisogna distinguere il nerd reale da quello che lo fa per moda, dato che pure quella condizione è preda del commercio e delle capre fighetti finti alternativi da prendere a scarpate
Ultima modifica di Sousuke; 17/5/2015 alle 16:13
A quanto pare la concezione di Nerd sbagliata è ancor più diffusa, sapete?
tanto quella sbagliata è sempre quella che conviene meno
Sou vedi che ci sono circoli autogestiti in vari luoghi dell'italia del centro nord e si autofinanziano con una tassa di partecipazione mensile irrisoria...anche lasciando stare i nerd odierni..ma pure per quanto riguarda i circoi di scacchi e tutte le altre robe poco diffuse
prendi i sistemi della gamesworkshop...la geografia dei loro negozi ufficilai e franchising si ferrma a roma o a napoli (ma in campania di giocatori di SDA ad esempio già non ne trovi mezzo di attivo) sempre parlando di SDA i gruppi di giochi sono quasi tutti da parma in su eccezione fatta per roma e pochi..il più grande gruppo del sud ha chiuso i battenti ma erano sempre i 5/6 in tutta la puglia e io e un altro ragazzo per reclutare siciliani dobbiamo scervellarci
se vai in UK la situazione cambia drasticamente...in meglio
ci sarà un motivo culturale oltre che economico se questi giochi e certe passioni attecchiscono meglio nelle zone più a nord del continente e del paese
la cultura è influenzata anch'essa dall'economia, dalla vitalità economica delle zone e dalle comodità logistiche di cui parlavo (questo spiega anche la maggiore diffusione di circoli autogestiti o a basso costo di iscrizione), le grandi aree urbane del nord con densità elevate di popolazione garantiscono le condizioni precedenti più favorevoli, e in valore assoluto più partecipanti, anche se la percentuale è la stessa di altre aree
vale a maggior ragione per la gran bretagna che hanno una cultura ancora più basata sul profitto e l'utilitarismo economico, per lo stesso motivo in quelle stesse aree c'è una politica di marketing più sviluppata, perchè appunto anche i classici hobby dei nerd sono business e una moda, cioè attirano anche chi vuole praticare hobby fuori dal mainstream