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RudeMood
A parte che l'hai detto:
Ma cmq il punto è questo :
Intendevo dire che non puoi dire che è un contraccettivo, altrimenti diventerebbe normale comprarle come si vanno a prendere i profilattici o i diaframmi.
E' un tipo di farmaco particolare che agisce a livello ormonale e come ben sai sono le "semplici" pillole anticoncezionali ad avere controindicazioni quindi figuriamoci queste.
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Quindi la pillola anticoncezionale non è un contraccettivo?
:lol:
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RudeMood
Quindi la pillola anticoncezionale non è un contraccettivo?
:lol:
Mi riferivo a quella abortiva.
-.-
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Allora hai sbagliato topic, perchè io sto parlando della PILLOLA DEL GIORNO DOPO,
che NON è abortiva
:lol:
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Originariamente inviata da
RudeMood
Allora hai sbagliato topic, perchè io sto parlando della PILLOLA DEL GIORNO DOPO,
che NON è abortiva
:lol:
Evidentemente ne sai più tu di un medico ginecologo, e vabè tanto che le fanno a fare le università?:lol:
:roll:
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Evidentemente una ginecologa su un milione potrebbe essere informata male :D
E non sarebbe la prima volta :lol:
Non so se ti rendi conto di quello che tu e 'sta ginecologa sostenete.
La pillola abortiva è UNA e una sola, e si chiama RU486.
E mi pare lo sappiano anche i muri, visto il rumore che si sta facendo per
somministrarla alle pazienti.
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Oh santi numi!:095:
se sta benedetta pillola si piglia per paura di essere rimasta incinta come cavolo la vuoi chiamare?:|
"pillola del giorno dopo" o "abortiva" il punto è che blocca la fecondazione e la nostra diatriba nasce dal fatto che tu la defenisci contraccettiva.
Io non la definisco contraccettiva perchè contraccettiva non è, in quanto il contraccettivo ti EVITA che il carissimo spermatozoo penetri nel tuo ovetto.
La pillola del giorno dopo invece si prende per evitare che l'ovetto continui a crescere e diventare OVONE.
Se ancora non ti basta ti faccio un disegnino.
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La pillola del giorno dopo serve ad impedire l'impianto, bloccando l'ovulazione, per dio.
Mi sa che il disegnino serve a te.
Ma torniamo in topic..
La senatrice del PdL Ada Spadoni Urbani ha presentato un Disegno di legge che estende ai farmacisti il diritto all’obiezione di coscienza. Potrebbero rifiutarsi di vendere la pillola del giorno dopo. E cos’altro?
Continua lo stillicidio. Adesso è la senatrice Ada Spadoni Urbani (che prima di arrivare al Parlamento faceva l’imprenditrice in Umbria) ad aggiungere un tassello oscurantista alla vita delle coppie. Ha presentato a Palazzo Madama un Ddl nel quale definisce che i farmacisti hanno il diritto all’obiezione di coscienza quando si tratta di vendere presidi necessari alla contraccezione di emergenza.
A spingere la senatrice è il fatto che i farmacisti, lei scrive, sono dei professionisti che operano in scienza e coscienza e non possono essere considerati dei meri esecutori della volontà altrui, ovvero del medico che prescrive il contracettivo d’emergenza.
Francamente mi sfugge il senso del Ddl. Nessuno mette in dubbio la serietà della gran parte dei farmacisti, e tutti ci rivolgiamo a loro per consigli quotidiani. Ma i farmacisti, pur essendo stimabili professionisti, sempre eseguono le indicazioni del medico. La loro scienza e coscienza non si esercita quando il dottore ha prescritto un beta-bloccante. O un’antipertensivo, o una statina… Chiede forse la senatrice che i farmacisti debbano mettere bocca su ogni ricetta che si trovano davanti?
La faccenda è così assurda che ha lasciato interdetta persino la Fofi, la Federazione degli ordini dei farmacisti, che non è certo una frangia estrema del movimento femminista né un’emanazione del Partito Radicale, anzi. In una nota per la stampa il prsidente Andrea Mandelli considera: «Da sempre sosteniamo che è doveroso concedere a chiunque il diritto di esprimere la propria sensibilità nei confronti di temi delicati come quelli etici, a maggior ragione quando si tratta dell’ambito bioetico e di una componente importante per la tutela della salute come i farmacisti. Il problema dell’obiezione di coscienza di fronte alla dispensazione di alcune sostanze, deve però essere affrontato e risolto a livello politico. Abbiamo già contatti con la classe politica e con le autorità competenti del Vaticano per instaurare un proficuo confronto sulla questione e, ovviamente, siamo aperti al dialogo con tutti i farmacisti».
Insomma, il dottor Mandelli, giovane presidente di Monza, non apprezza le sortite. Sa di essere presidente di un gran numero di professionisti, cattolici e non. E sembra dire: se il governo ha dei problemi con la 194, ovvero vorrebbe seppellirla ma non può farlo perché si troverebbe contro milioni di elettrici sue (come ha dimostrato la vicenda della Ru486 e dei neogovernatori leghisti), non metta nei guai i farmacisti. La faccenda dell’obiezione di coscienza è seria, va affrontata nelle sedi opportune. Non può essere un grimaldello per negare l’accesso a un presidio farmacologico.
Altrimenti si rischia quello che è accaduto in molte parti d’Italia con l’obiezione dei medici all’aborto. A sottrarsi sono talmente tanti che il diritto, sancito dalla 194, non è garantito: le liste d’attesa sono infinite e scadono i termini. La legge garantisce è vero l’obiezione, ma impone di dare il servizio. Le istituzioni sanitarie dovrebbero fare in modo che se un ginecologo obietta ce ne sia un altro in servizio che esegue l’intervento. Così non è. Estendere il diritto ai farmacisti, senza cautele e una buona organizzazione, rischia di mettere un altro bastone tra le ruote già mal messe delle donne che devono interrompere una gravidanza.
http://ilvasodipandora.blogautore.es...ese-per-donne/
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L'ho detto dall'inizio che serve a bloccare l'impianto e la sua funzione è proprio quella di agire lì dove il contraccettivo ha fallito.
E comunque siamo state in topic, anzi ben venga la chiarezza su temi così delicati.
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Non hai detto un cappero dall'inizio Nuvolablu.
Inutile che continui a dire "io l'avevo detto".
Hai fatto solo confusione tra la pillola RU (abortiva)
e la Norlevo (quella del giorno dopo).
E continui a sostenere che PER TE non è un farmaco contraccettivo.
Praticamente è come se dici che la tachipirina, secondo te, non è un antipiretico.
Cioè.. fai tu.
Alla faccia della chiarezza!
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Vabè ci ho provato.
Amen.
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La pillola del giorno dopo è legalmente vista come contraccettiva. Blocca l'impianto, impedisce che si verifichi... quindi non uccide nulla.
Per quanto riguarda i farmacisti, per me è una stronzàta colossale... ci sono tante farmacie? Insomma... io all'inizio della relazione col mio ragazzo non prendevo la pillola, una sera si è rotto il preservativo... panico più totale. Abito in un paesino sperduto, avevo 16 anni e uscivamo da circa 5 mesi... dovevo rincasare alle 11 quindi non c'era tempo nè di andare in città nè al più vicino ospedale (che è a 45 minuti di macchina). Non trovavo una farmacia aperta, neanche una... quindi son tornata a casa, ho detto tutto a mia mamma e il giorno dopo (lunedì) siamo andate dal medico.
Se a una ragazza capita sta cosa di sabato sera, cosa fa? Io fino a 18 anni avevo il coprifuoco alle 11, e ovviamente non vai a far l'amore col tuo ragazzo alle 8 quando c'è luce e tutti vi vedono... (perchè ovviamente a quell'età nessuno ha una casa, a meno che non vai in albergo). Non tutte abitano in città... se le si rompesse il preservativo, ci manca solo di girare 2 ore per trovare una farmacia aperta e poi sentirsi dire 'noi la pillola non la vendiamo!'
E' come obbligarla a restare incinta.
E non parlatemi di morale o precauzioni o cervello, perchè il mio ragazzo di allora è ancora lo stesso di oggi (siamo insieme da 9 anni), abbiamo usato il preservativo e abbiamo scelto di fare sesso in modo consapevole. Eppure se fosse successo di sabato a quest'ora potrei essere non laureata, senza soldi e con un pargolo da crescere, per non parlare della mia famiglia che probabilmente per aiutarmi avrebbe mangiato fuori anche la casa.
Dai càzzo, un po' di cervello. E smettiamola di limitare le scelte altrui che siamo nel 2010.
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Sì vabè ci manca solo la citazione di Heidi sperduta sul pizzo della montagna e siamo a posto.
Usare il cervello significa decidere per la maggioranza, non si possono prendere decisioni basandosi sulle eccezioni o comunque sulla minoranza.
E' la vita.
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:lol:
Che significa usare il cervello, scusa?
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Rileggi e sarai più fortunata:ok:
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Sì vabè ci manca solo la citazione di Heidi sperduta sul pizzo della montagna e siamo a posto.
Usare il cervello significa decidere per la maggioranza, non si possono prendere decisioni basandosi sulle eccezioni o comunque sulla minoranza.
E' la vita.
Gli ospedali di Bergamo sono a Seriate, Bergamo, Ponte Giurino. (Se qualcuno ne conoscesse altri, ditemelo... ma dubito ci siano).
Seriate è a 45 minuti da me, Bergamo e Ponte Giurino 1 ora.
Ma non solo da me, che vivo in un paesino di 1000 persone... il paese a me vicino ha 7000 abitanti e gli stessi problemi. E tutte le persone che abitano distanti dalla città hanno gli stessi problemi.
C'è sempre la farmacia di turno, vero: guarda qua Turni Farmacie Bergamo e Provincia
Sono gli orari delle farmacie di turno di questa domenica. La più vicina è Tagliuno, a 20 minuti da me. Se quella non vendesse la pillola, l'altra più vicina sarebbe Seriate, dove c'è l'ospedale, a 45 minuti.
Due ragazzi fanno sesso a casa dei genitori di sabato sera, non hanno la patente. Cosa fanno? Due ore in scooter di notte per prendere una pillola?
Io non sono un'eccezione... i preservativi si rompono più spesso di quanto crediate. Infatti non li uso più. :046:
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Onestamente, di casi come quello di sally ce ne sono parecchi, è successo anche a me a 18 anni (e pensa che è stata l'unica e ultima volta che ho usato il preservativo, prima di quel piccolo incidente nemmeno usavo precauzioni) e prima di trovare una farmacia aperta, o peggio, un ospedale favorevole a prescrivermi la pillola del giorno dopo, c'è voluta una notte intera.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Mh.
Sicuro che se l'assistente sociale decide che se una donna è 'abbastanza ricca', e che non ha problemi di salute non può abortire?
Io sapevo che l'assistente sociale serve solo come appoggio psicologico, guida...
Ma non mi pare che siano loro ad avere l'ultima..
Scusa se ispondo solo adesso dopo quasi un anno, ma mi ero perso la tua replica... :lol:
Che c'entra se è abbastanza ricca? Lo hai letto il mio intervento? Ho parlato di salute mentale, le condizioni economiche non c'entrano niente!!
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Ma è tutto così semplice. Io sono obiettore di coscienza, ho fatto il servizio civile e coerentemente non posso fare il carabiniere, il poliziotto, il soldato né lavorare per multinazionali che producono armi.
Un farmacista obiettore di coscienza non può fare il farmacista. Amen.