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Originariamente inviata da
Wittmann
Detto questo, il pensiero di questa persona (sempre che tutta la tua interpretazione sia poi fondata e quel lavoro non abbia avuto intenti più che altro pubblicitari) può anche avere un senso e se ne può parlare; ma una discussione di questo tipo non ha niente a che fare con l'arte o con l'esposizione in un museo.
Però dobbiamo metterci d'accordo.
O si disquisisce sull'arte moderna in genere, e ci si cimenta nel fare una cernita su quali opere mnderne siano definibili artistiche e quali invece spazzatura oppure ci si sofferma su questo singolo lavoro e quindi ha senso analizzarlo senza alcuna comparazione entrando nel merito di quel che vorrebbe rappresentare.
Invece mi sembra che qui si utilizzi il discorso della non-arte solo perché ci disturba che si sia utilizzato un crocifisso o, quando propongo un'interpretazione dello stesso (che non mi sono inventato, ma è proprio dell'autore), per glissare sull'argomento.
Da un'intervista a Alessandro Deva:
«L'intervento, spiega Deva, prevede un gesto sicuramente duro,
anche se poi si risolve in un'immagine di grande poesia, che cerca
di scavalcare la polemica spicciola, per arrivare al cuore del problema
e cioè che l'Aids non è soltanto una malattia, ma è un sintomo di come
sia difficile vivere l'amore oggi. Il volto del Cristo in questa circostanza
è come avvolto in un sudario, per me sta a significare che egli è molto
più vicino al dolore e alla sofferenza di quanto noi possiamo immaginare».
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ma infatti io non ho mica detto che non è offensiva (mi piace proprio perchè lo è) ho detto che 4 casi sono un po pochini per dire "ormai basta fare così".. sembra che ogni giorno si senta di un cristo steso al sole di una madonna vestita di rosso di un san giuseppe pilota di f1..
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Originariamente inviata da
Wittmann
Se dici così sembra quasi che tu ritenga che un'opera con un messaggio banale, che fa schifo esteticamente e tecnicamente è uno zero, non sia affatto male...
La chiamano banalità del male....quella è l'opera del demonio :lol:
A parte gli scherzi non generalizziamo, quest'opera non mi dispiace ma magari un crocefisso immerso nel piscio mi disgusterebbe. Dipende un po insomma. Questa seppur banale ha un messaggio nascosto che ognuno di noi può interpretare :o
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Una riflessione la meriterebbe anche la reazione dei politici quando si tocca un crocifisso.
Il PD quando fa i congressi per analizzare la perdita dei consensi, dovrebbe aver capito che tanti potenziali elettori li perde per tutti i salamelecchi che fa a Santa Romana Chiesa.
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ah tra l'altro con "la rana crocifissa" vorrei ricordare che la croce è stato adottato come simbolo della religione cattolica poichè gesù fu crocifisso.. .. se io credessi in uno delle altre centinaia di migliaia di persone crocifisse in quell'epoca che dovrei fare pagare i diritti alla jesus s.p.a.?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Però dobbiamo metterci d'accordo.
O si disquisisce sull'arte moderna in genere, e ci si cimenta nel fare una cernita su quali opere mnderne siano definibili artistiche e quali invece spazzatura oppure ci si sofferma su questo singolo lavoro e quindi ha senso analizzarlo senza alcuna comparazione entrando nel merito di quel che vorrebbe rappresentare.
Invece mi sembra che qui si utilizzi il discorso della non-arte solo perché ci disturba che si sia utilizzato un crocifisso o, quando propongo un'interpretazione dello stesso (che non mi sono inventato, ma è proprio dell'autore), per glissare sull'argomento.
Da un'intervista a Alessandro Deva:
«L'intervento, spiega Deva, prevede un gesto sicuramente duro,
anche se poi si risolve in un'immagine di grande poesia, che cerca
di scavalcare la polemica spicciola, per arrivare al cuore del problema
e cioè che l'Aids non è soltanto una malattia, ma è un sintomo di come
sia difficile vivere l'amore oggi. Il volto del Cristo in questa circostanza
è come avvolto in un sudario, per me sta a significare che egli è molto
più vicino al dolore e alla sofferenza di quanto noi possiamo immaginare».
Ah era proprio l'interpretazione autentica! Anche se un po' cervellotica..
Comunque, come ho già detto, il pensiero dell'autore può anche avere un senso e se ne può discutere.
Ribadisco solo (e non voglio innescare certo una discussione sul valore dell'arte moderna, sul confine invisibile e discutibile che può passare tra opera d'arte e ciarpame, ecc.) che l'opera in sè per me non ha alcun valore dal punto di vista artistico, estetico e tecnico, non capisco cosa ci faccia in un museo e che quando si utilizzano oggetti ritenuti sacri bisognerebbe, volenti o nolenti, utilizzare un po' di cautela e di buon gusto, se non altro per non risultare offensivi o comunque irriguardosi.
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Originariamente inviata da
Wittmann
Interpretazione un po' cervellotica; comunque, come ho già detto, il pensiero dell'autore può anche avere un senso e se ne può discutere.
Ribadisco solo (e non voglio innescare certo una discussione sul valore dell'arte moderna, sul confine invisibile che può passare tra opera d'arte e ciarpame, ecc.) che l'opera in sè per me non ha alcun valore dal punto di vista artistico, estetico e tecnico, e che non capisco cosa ci faccia in un museo.
L'opera è stata esposta al pan di napoli (pan è un acronimo di "palazzo arti napoli") in una room dedicata a una mostra chiamata Emergency room. La sala proponeva quindi tutte opere MODERNE che dessero un messaggio dello stato di emergenza in cui vive la società contemporanea.
Dovresti elasticizzare un po' le vedute, non puoi associare la parola museo solo alle tele del rinascimento, ma anche a un luogo di cultura generale, dove le tematiche più disparate vengono prese in considerazione.
A me sembra che l'opera oggetto del post il messaggio di emergenza in cui vive la nostra società lo dia eccome, quindi nel museo ci stava benissimo.
Certo che se l'avessero messa nella stanza del Louvre dove sta la Gioconda e tutte le altre opere di Italiani dell'epoca sarei stato il primo a dire che non ci azzeccava niente.
Tornando alle parole di Deva nell'intervista che ho proposto dianzi, ci tengo a sottolineare come egli utilizzi l'immagine di Cristo perché lo ritiene la figura più vicina al dolore e alla sofferenza che qualunque altra; quindi direi che c'è stato in questo senso anche massimo rispetto per la figura del cristo, senz'altro molta di più di quanti bigottamente stanno tentando di far passare il messaggio opposto, che l'AIDS è un castigo di dio e che pertanto chi se l'è beccato non merita considerazione nella ricerca di una soluzione ai disagi che la malattia porta.
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E' che io questa cosa (pur non apprezzando granchè quella moderna e contemporanea) proprio non riesco a considerarla arte..neppure se inserita nel contesto "emergeny room"..
Se l'avesse portata al Louvre probabilmente la sicurezza l'avrebbe fermato per vandalismo o per aver lasciato in giro della spazzatura..:D
Comunque sulle mie vedute un po' limitate (degne forse del personaggio dell'avatar) potresti avar ragione..o magari poi è solo questione di gusti!
Ma con tutto l'impegno un profilattico srotolato proprio...
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Originariamente inviata da
Wittmann
E' che io questa cosa (pur non apprezzando granchè quella moderna e contemporanea) proprio non riesco a considerarla arte..neppure se inserita nel contesto "emergeny room"..
Se l'avesse portata al Louvre probabilmente la sicurezza l'avrebbe fermato per vandalismo o per aver lasciato in giro della spazzatura..:D
E' un discorso che potrebbe essere condivisibile, però mi devi criticare tutta l'esposizione "emergeny room"; se ti soffermi alla sola singola opera significa che hai dato per buono quel tipo di arte e che solo quella in oggetto non passa il veto...
Se ne fai invece una questione di immagine sacra che non va vilipesa, allora non entrare per niente nella valutazione artistica, perché tale questione prescinde da essa.
Hai voluto fare un intervento a sensazione confrontando il condomcristo con l'affresco cinquecentesco: bravo, anche se un po' ripetitivo nello stile e superficiale... ;)