A me dispiace per loro, sinceramente.
ma anche io non penso che sia giusto usare i NOSTRI soldi per aiutarli.
mi sento un po' egoista però...
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A me dispiace per loro, sinceramente.
ma anche io non penso che sia giusto usare i NOSTRI soldi per aiutarli.
mi sento un po' egoista però...
posso seguire in parte la filosofia del cazzi loro, ma sono più per il prevenire, ovvero sul controllare in precedenza che queste cose non si facciano piuttosto che andare a soccorrere i deficienti dopo. nel senso, controlliamo le zone pericolose, stiamo più attenti PRIMA
io non ci andrei mai, ma se uno ha la passione per la montagna non trovo giusto impedirglielo. forse si dovrebbero stabilire percorsi fattibili(sia per gli alpinisti che per i soccorritori) e obbligare gli alpinisti a usare solo quei percorsi. difficile ma fattibile credo
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"Soccorsi inutili sull'Himalaya"
Polemica sul recupero degli alpinisti
Mentre Walter Nones e Simon Kehrer, i due alpinisti italiani soccorsi in elicottero sull'Himalaya, si apprestano a tornare in Italia, scoppia la polemica proprio sui soccorsi. Anzitutto sul costo dell'operazione di salvataggio per le casse dello Stato, ma anche sull'opportunità di andare a recuperare i due che, secondo l'alpinista Fausto De Stefani "non avevano bisogno di soccorsi", e sull'"inutile spettacolarizzazione della montagna".
Per quanto riguarda la spesa di recupero, la Farnesina ha immediatamente messo a tacere qualsiasi commento spiegando che "per le casse dello Stato il costo è stato zero: chi intraprende queste spedizioni è assicurato, e quindi è stata l'assicurazione a pagare il recupero", avvenuto con l'utilizzo di mezzi militari pakistani. Resta, invece, la polemica sull'opportunità di andare a recuperare a tutti i costi i due alpinisti italiani dopo la morte del loro capocordata, Karl Unterkircher, sul Nanga Parbat. E non è una polemica da poco, perché l'accusa è quella di aver voluto speculare sul dolore per la morte dell'alpinista altoatesino e di aver voluto a tutti i costi recuperare con un'operazione di salvataggio i suoi compagni che potevano benissimo farcela da soli.
"I due alpinisti - attacca il presidente dell'associazione protezionista Mountain Wilderness, Fausto De Stefani parlando ad Auronzo di Cadore, nel Bellunese, durante una conferenza dedicata proprio all'Himalaya - non avevano bisogno di essere salvati, tanto è vero che nella prima comunicazione telefonica con il satellitare avevano lanciato e ribadito l'idea di scendere da soli con gli sci".
"Walter e Simon - prosegue De Stefani - apparivano come due alpinisti ancora in possesso delle loro forze, e non avevano ancora lanciato alcun sos. Quello accaduto a Unterkircher è un dramma di fronte al quale bisognerebbe rimanere in silenzio".
De Stefani, secondo alpinista italiano dopo Reinhold Messner e sesto al mondo ad avere scalato tutte le 14 vette superiori agli 8mila metri (anche se l'impresa non è unanimemente accettata), spiega anche che chi parte per questo tipo di spedizioni "sa a quali rischi va incontro. Sa che potrebbe perdere la vita. E parte comunque per trovare il silenzio della montagna". Un silenzio che, secondo il fondatore di Mountain Wilderness, questa volta è stato rotto.
Come potete leggere non sono l'unico che si è posto queste domande.
Poi la Farnesina ricorda che questi sono assicurati (perchè professionisti), il mio dubbio maggiore infatti è per gli alpinisti della domenica :lolll:
Cmq come dice un esponente illustre forse si è spettacolarizzato il tutto :roll:
Effettivamente anche io credevo che coloro che hanno scritto in questo topic fossero gli unici ad essersi posti questi dubbi :D....o per lo meno non credevo che anche gente che occupa posizioni rilevanti e "pertinenti" avrebbe sollevato tali dubbi:D
penso che se vai a 7000 metri sai quello che fai, sennò manco ci arrivi.
e penso anche che gli imprevisti, gli incidenti capitano.
non ho seguito bene la vicenda, ma qualcosa ho letto... in ogni caso mi pare giusto aiutarli, dire "se la sono cercata" non regge... è come se fai un incidente in moto e ti dicono "te la sei cercata, se stavi a casa non succedeva"... mi sembra un ragionamento inutile... a questo punto blindiamoci in cantina e non usciamoci più...
Infatti sono d'accordo con te. Questi sono professionisti, assicurati, esperti, preparati e quant'altro. Ma l'imprevisto può sempre arrivare.
Io ho collegato questo fatto (poichè attuale) con gli svariati interventi che vengono fatti per salvare tizio e caio caduti in un crepaccio. :)