Dall'Inghilterra lettera a Napolitano di una giovane ricercatrice italiana
"La sicurezza è un problema, ma perché emerge solo la paura dello straniero?"
Di seguito il testo
Carissimo Presidente,
sono un'italiana residente all'estero ormai da diversi anni, ma nonostante questo sono sempre stata attaccata alla mia cara Italia. I suoi colori, la creatività, la vivacità, genuinità e ospitalità della nostra gente sono tutte cose che fino a pochi giorni fa venivano decantate all'estero come marchio dell'essere italiano e che tanto mi rendevano orgogliosa.
Come può ben immaginare, continuo a seguire tutti i fatti di attualità, di politica, di cronaca che riguardano il nostro Paese, e mi creda, mi rattrista dover confessare a Lei e prima ancora a me stessa che mi vergogno dell'Italia ritratta in questi giorni su tutte le prime pagine dei giornali nazionali e internazionali.
Signor Presidente ma che succede? Dove è finita la succitata "ospitalità" degli italiani? E' davvero possibile che il sentimento più forte che emerge nella popolazione sia ormai la paura dello straniero, del migrante, dell'immigrato?
La sicurezza è certamente un problema serio, ma non penso che il modo giusto di risolverlo sia quello di alimentare la paura e l'intolleranza nei confronti di persone comunitarie ed extracomunitarie. Piuttosto penso che una più attenta politica di integrazione sociale sia la soluzione al problema dell'Immigrazione che a mio avviso, non coincide (come il governo vuole far credere) con il problema della Sicurezza.
Siamo in EUROPA e credo sia assurdo leggere ancora sui giornali, titoli come "ragazza italiana violentata da un romeno". Con questo non voglio sminuire affatto la bruttura del reato, mi auguro soltanto che la giustizia faccia il suo corso indipendentemente da chi lo ha commesso. Quindi mi chiedo quale sia il bisogno di sottolineare la diversa nazionalità?
Sono una ricercatrice e il mio lavoro mi ha dato la possibilità di uscire fuori dai "nostri confini" e mi creda non ho mai trovato tanta intolleranza come quella che sta nascendo e che si sta alimentando negli ultimi tempi in Italia.
Adesso sono in Inghilterra e come lei sa qui di immigrati (comunitari ed extra comunitari) ce ne sono tanti, ma così tanti che non si può più fare una distinzione. Per farle solo un esempio, a Pasqua ero ad Oxford e in Chiesa ho assistito ad uno spettacolo meraviglioso: c'era tutto il mondo rappresentato in quella piccola Chiesa Cattolica. Mi colpì e mi commosse la diversità dei colori della pelle, dei costumi, ma al tempo stesso l'omogeneità e la coralità di tutte quelle persone.
Mi chiedo quando in Italia sarà possibile respirare quella stessa atmosfera di integrazione che si trova ormai nel resto d'Europa?
Signor Presidente spero tanto che Lei non permetterà al presente governo di inasprire i rapporti tra gli italiani e gli immigrati, spero che Lei alzi la voce davanti a ministri che giustificano e incitano alla pulizia dei campi rom, spero che Lei faccia tutto quello che è in suo potere per rendersi portavoce della necessità di migliorare la politica di integrazione sociale di cui l'Italia ha oggi bisogno per confrontarsi alla pari con il resto del mondo e d'Europa.
Fiduciosa nella sua persona e nell'importante carica istituzionale che lei ricopre, la ringrazio per la sua attenzione e le auguro buon lavoro.
Cordiali saluti,
Maria Vinci
(Pugliese, 34 anni, da 5 o 6 si dedica alla ricerca sul cancro. Ha studiato e lavorato a Milano (Ifom) e a Heidelberg in Germania. Ora si trova in Inghilterra)
(31 maggio 2008)
da Repubblica.it
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come ci vedono dall'estero
piace il nostro paese?
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6/6/2008, 14:38Usherpiace il nostro paese?
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6/6/2008, 14:53Wolverine
Ho visto anch'io questa lettera, proprio sul sito di repubblica....ha dato origine a decine e decine di pagine di commenti del tipo più disparato :D
Dico solo che chi vive da molti anni all'estero, o peggio ancora chi E' estero e vive quindi in casa sua, abbia ben poco diritto di giudicare SU QUESTE QUESTIONI, che sono questioni che solo un italiano residente in Italia può capire e su cui può giudicare.
Ovvio, su tantissime altre questioni va benissimo giudicare, ma QUESTA nello specifico è una questione che gli esterni non possono e non potranno mai capire fino in fondo, solo chi la vive sulla propria pelle la può capire. -
7/6/2008, 14:27lakeofire
La solita lettera del piffero.
Poteva risparmiarsela.
Solo in Italia abbiamo paura dello straniero ma guarda caso solo in Italia non ci sono controlli, non ci sono leggi, non ci sono pene.
Se l'Italia tenta di uniformarsi agli altri stati solo l'Italia è razzista, xenofoba e tutti i termini in voga in questi giorni.
Solo l'Italia è visto comeil paese delle vacanze per immigrati, clandestini, ecc... e poi abbiamo paura dello straniero.
Ma per piacere -.- -
7/6/2008, 14:31WolverineInfatti.....verrebbe voglia di prendere per il camice questa qui e trascinarla a forza di nuovo in Italia, così vediamo se rimane così baldanzosa:lol:Quote:
Originariamente inviata da lakeofire
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7/6/2008, 15:25anonimo1
tra l'altro in Inghilterra il reato di clandestinità esiste eccome e nessuno fiata contro di loro, patetica.
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8/6/2008, 17:05brizio89
per certi versi ha ragione x altri no...ma il problema è un altro.....in italia cerchiamo legalità o solo 1 pretesto x sfogare violenza su coloro che ( in un modo o nell'altro ) ci disturba no c spaventano o c danneggiano???? il prblema è 1 solo e si kiama STATO.....
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8/6/2008, 17:49Morgana
ma dai,per favore.
mica SOLO gli stranieri commettono reati,anzi.io ne sento anche troppi commessi da Italiani contro Italiani.
ovviamente a chi non piacerebbe un mondo tutto unito e felice,dove tutti si tengono per mano e cantano ''dancing in the moonlight''?
ovvio che piacerebbe,e personalmente conosco diverse persone straniere migliori di mille altre persone Italiane,ma la differenza non è fatta dal mio amico Navid o dalla mia vicina di casa Graçia. -
8/6/2008, 19:31Lo_ZioQuote:
Originariamente inviata da lakeofire
Così del piffero che il presidente della repubblica la ha letta. -
8/6/2008, 19:40lakeofireE allora? Se l'ha letta lui diventa una lettera importante?Quote:
Originariamente inviata da Lo_Zio
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8/6/2008, 20:43NuvolabluQuote:
Originariamente inviata da lakeofire
:lol::lol: -
8/6/2008, 22:50WolverineNon è che abbia poi molto da fare, in generale, eh:lol::lol:Quote:
Originariamente inviata da Lo_Zio
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9/6/2008, 2:26giuseppe50
La lettera contiene alcune cose molto giuste.
VERO che l'informazione (durante il periodo elettorale e non solo) ci ha bombardato con titoli di un certo tipo. Sappiamo la maggioranza dei quotidiani e delle TV a chi appartengono.
NON VERO che il problema sicurezza legato all'immigrazione è nato per questa "propaganda" era già UN PROBLEMA prima.
Facile sentenziare dalla Gran Bretagna dove se ti rischi a parlare con un tono più alto dopo la mezzanotte ti arriva la polizia col manganello.
Vero che la sicurezza non dipende solo dall'immigrazione, pure vero che i rom che fanno i borseggi alla stazione di Roma o i rumeni che vengono a stuprare e fare rapine nelle ville ci sono e li vediamo tutti.
L'italia non è l'inghilterra. La legalità non è il nostro forte. Dove per legalità intendo di tutto ma anche gli ambulanti che occupano marciapiedi, i lavavetri che rallentano il traffico o che ti bloccano per venderti i fazzoletti.
Le prostitute a tutti gli angoli ed in tutti i quartieri.
L'italia è il paese delle mafie della corruzione a tutti i livelli del fai da te. In questo contesto è verosimile pensare che anche gli immigrati si amalgamano alla "società civile", ed al fai da te, all'arte di arrangiarsi.
In verità c'è un problema di giustizia, di leggi complesse e datate di tribunali con poco personale o che non funzionano come dovrebbero di Giudici troppo bravi e di Giudici che "interpretrano" le leggi a modo loro.Di troppi reati impuniti e di troppo tempo per fare i processi.
In tutto questo ed altro che non posso dilungare ad elencare. L'immigrato E?' IL PROBLEMA perchè è la goccia che fa traboccare il vaso.
Ovviamente le sinistre l'hanno capito troppo tardi, per questo hanno perso le elezioni.
:039:
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9/6/2008, 11:09WolverineE non sono manco sicuro che L'ABBIANO EFFETTIVAMENTE CAPITO, vista l'opposizione che fanno a qualunque tipo di giro di vite sulla sicurezza:040:Quote:
Originariamente inviata da giuseppe50
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9/6/2008, 11:24lakeofire:lol::lol:Quote:
Originariamente inviata da darkness creature
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9/6/2008, 11:39Winston Wolf
menomale che ama l'italia.....ci ha s*******to alla grande -__-
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25/6/2008, 12:46Chanel*
Siamo in EUROPA e credo sia assurdo leggere ancora sui giornali, titoli come "ragazza italiana violentata da un romeno". Con questo non voglio sminuire affatto la bruttura del reato, mi auguro soltanto che la giustizia faccia il suo corso indipendentemente da chi lo ha commesso. Quindi mi chiedo quale sia il bisogno di sottolineare la diversa nazionalità?
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è vero che anke gli italiani commettono atti assurdi che non stanno ne in cielo ne in terra ma è vero anke che al telegiornale si parla solo di romeni albanesi ecc che fanno certe cose,e quello che si sente al telegiornale non è nemmeno un quarto di quello che succede
io abito in una città molto piccola dove posso assicurare che gli italiani sono la minor parte della popolazione...
dopo una certa ora non puoi + nemmeno accostarti x strada xk è pauroso soprattutto x le donne,hanno messo le ronde si,sono contenta ma a che servono se kmq quasi tutti i giorni soprattutto d'estate si parla di abusi??
sta donna da una parte ha ragione,ma dall'altra?diciamo la verità la sicurezza in italia fa veramente schifo -
26/6/2008, 10:24Makki
E' vero ciò che dice. Ma è anche vero che la stessa intolleranza verso gli immigrati esiste anche in Gran Bretagna, anche se non così evidente perché non passa così spesso per i giornali, telegiornali e notizie quotidiane. Una certa dose di xenofobia ed eccessivo patriotismo esclusivo tra popoli "nativi" di ogni paese c'è sempre, è solo questione di quanto esso sia messo in mostra.
E' vero anche che il popolo italiano oggigiorno ha sempre più paura di coloro che non conoscono, di culture diverse, coloro potenzialmente pericolosi perché si pensa che, non lo so.. siano d'un altro pianeta?
Come tra gli immigrati, così anche tra gli italiani ci sono persone che delinquono e quelle che lavorano onestamente e si guadagnano il proprio pane con il proprio lavoro. Nello stesso modo in cui lo fa lo straniero, così anche l'italiano fa di tutto per potersi procuare mezzi per una vita migliore. Oggi, una donna su 6 è vittima di violenza sessuale - non credo siano tutti stranieri, coloro che ne sono colpevoli.
Il gup di Lecco Gianmarco De Vincenzi, ha condannato con rito abbreviato a 8 anni di reclusione un lecchese 40enne per violenze sessuali continuate ai danni della figlioletta di soli 10 anni. L'imputato si e' sempre detto innocente ma a suo sfavore ha giocato anche una precedente denuncia per fatti analoghi. Secondo quanto ricostruito, anche attraverso la testimonianza della piccola vittima, nel 2003 l'uomo, residente a Barzano' (Lc), approfittando dei momenti in cui rimaneva solo con la bambina avrebbe ripetutamente e pesantemente abusato di lei arrivando in qualche caso anche a percuoterla. All'uomo non sono state concesse attenuanti e benefici di legge. Dovra' scontare la condanna nel carcere del "Bassone" di Como, dove e' gia' detenuto da un paio di anni. (AGI)
Come potete testimoniare, gli immigranti non sono gli unici capaci di reati del genere. Lo siamo tutti: ogni essere umano è capace di ferire, fare del male, uccidere, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Provo darvi una immagine più illustre del immigrato: l'immagine di me stessa.
Io sono croata, nata a Zagabria dove ho passato i miei 15 anni di infanzia ed adolescenza. Sono in Italia da soli 3 anni. Prima di venire qui, dato che non mi sarei mai immaginata di dover cambiare paese di abitazione,, non parlavo l'italiano. Sapevo giusto pronunciare le solite frasi che ti servono per comunicare pensieri "di base" come "io non parla italiano", "buongiorno", "permesso" ecc.
Sono venuta in Italia perché oggigiorno in Croazia la maggior parte della gente, se hai origini serbe (evidente dal mio cognome che ho preso tramite il mio padre e nonno paterno), sei isolato dalla società. C'è un'intolleranza tremenda tra i paesi della ex-Yugoslavia che dopo la morte di Tito non sapeva che combattere contro il proprio vicino. "Allora perché non sei andata in Serbia?", mi chiederete. E' semplice. Sono nata in Croazia, e quindi non vado bene nè per l'uno nè per l'altro. Sono andata via per fuggire da un patriotismo esclusivo che ti ferisce, che ti impedisce di vivere serenamente la tua vita tra la tua gente, gente che fino a 30 anni fa viveva in pace, con la cultura che fioriva ed i bambini che potevano giocare tranquillamente sulle strade senza aver paura di niente. Tutti loro si credono diversi uno dall'altro, ma sono tutti nella stessa mer*a.
Tre anni fa mi iscrissi alla prima superiore di un liceo scientifico dove imparai un po' d'italiano per dopo passare in un istituto professionale turistico che frequento tutt'ora. Nella mia prima classe assieme alla quale passai 2 anni scolastici era leggermente, direi, intollerabile nei confronti d'una straniera che non doveva studiare come loro, ma seguire un programma speciale per perfezionare l'italiano, una straniera che studiando un argomento sul libro per l'interrogazione invece di 5 come avevano gli altri passava la classe.
Quella stessa straniera, grazie al cambiamento di classe in 3° si è trovata tra amici e una marea di professori gentili, comprensivi e pronti ad aiutare. Nel frattempo, in quelli due anni, giravo molto per la città, tra i giovani, conoscevo sempre più gente ritrovandomi dopo un certo periodo di tempo un mucchio di amici attorno.
Io non spaccio marijuana per le strade, non mi metto in topless sulla statale, non assalto i negozi, non derubo le banche. Lavoro. Lavoro in un albergo di mattina ed agenzia di viaggi di pomeriggio.
Direte "ah, ecco perché io non riesco a trovare lavoro.. perché vengono questi qui che ce lo prendono". Volere è potere. Io ho girato per mesi per tutti gli alberghi che vedevo e conscevo con il curriculum in mano. Con un curriculum sui cui non sta scritto che ho interrotto i studi in 2° o 3° superiore perché "non ce la facevo". Un curriculum con un sacco di attestati per conoscenze linguistiche ed informatiche perché non andavo a scuola solo per passare ed accontentare i miei, ma perché spevo che mi servirà al lavoro se voglio trovarne uno sempre migliore per farmi una vita migliore - per me ed i miei genitori che ne hanno passate di cotte e di crude e che credo si meritano una vecchiaia decente.
Sono uno studente, lavoratore ed abitante dell'Italia onesto, e voglio contribuire a questa società che mi ha procurato una vita nuova e nello stesso tempo migliorare sempre di più principalmente per la mia famiglia.
E sono felice, sono una persona felice. L'Italia mi ha dato una possibilità, un tetto sopra la testa, amici che voglio bene, l'educazione neccessaria ed un lavoro che amo. A me, un'extracomunitaria ancora con un permesso di soggiorno che deve rinnovare ogni 6 mesi per gli studi. Un'extracomunitaria che non conoscete perché è un'estranea nella vostra casa e che per questo forse non volete conoscere neanche.
Ci sono italiani che non si sono fatti questi problemi e che mi vogliono bene per la persona che sono, mica per le mie origini. E vorrei tanto che questi maniaci che urlano "l'Italia agli italiani", così intolleranti ed esclusivi, non influissero sulla ospitalità e bontà italiana che io conosco e che sento ogni giono. -
26/6/2008, 14:00Wolverine
Ok, non è del tutto in topic, ma......:|
Tu sei davvero serbo-croata e sei in Italia da soli tre anni!?!?
E parli già così che è ad un livello nettamente superiore a circa mezza Italia?:| Porca di una miseria, complimenti! :D -
26/6/2008, 14:08ItalianoMorto
lettera ovvia,gli italiani sono un popolo di coglioni,e ora in molti per paura degli immigrati,che altro non sono che uno strumento per fare campagna elettorale,si stanno dando al neo fascismo da bimbiminkia.
i fascisti io li impiccherei in piazza,cosi',per il gusto di farlo ;)
approposito,provate a leggervi qualche articolo di altri giornali europei,ci odiano tutti,e ci trattano come fossimo idioti (e lo siamo).