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vita di condominio
MILANO - Dall'odore di cucina all'automobile posteggiata nel punto sbagliato, dal bambino che gioca in cortile al cane che abbaia: in un condominio i motivi per litigare non mancano mai. È quanto dimostra l'Anammi, che ha disegnato una «classifica» delle liti condominiali in base alla sua attività interna e alle segnalazioni dei circa 13 mila associati in tutta Italia. In media, circa 2 milioni di italiani fanno causa per questioni condominiali, il più delle volte vedendosi respingere il ricorso di fronte al giudice di pace.
PERCHE' SI LITIGA - Nella lista delle «guerre di condominio», le cosiddette «immissioni», ovvero rumori e odori provenienti da altri appartamenti. Il classico ticchettio di scarpe femminili a tutte le ore, l'odore di cipolla reiterato, lo spostamento di mobili a tarda ora sono casi tipici di questo genere di motivazione. La cucina etnica ed i suoi aromi forti sono spesso al centro di dispute di condominio. L'apposizione in aree comuni, vale a dire la collocazione in ambito condominiale di oggetti e mezzi di un singolo condomino. Qualche esemplificazione: la fioriera attaccata al muro, l'automobile parcheggiata in uno spazio non autorizzato nel garage condominiale. I rumori in cortile, in particolare il gioco dei bambini. In un'epoca di demografia a quota zero, le voci infantili sono, purtroppo, sempre meno tollerate.
LA CLASSIFICA - E ancora, tra i motivi di lite nei condomini, secondo la classifica stilata dall'associazione, l'innaffiatura di piante e balcone, nel caso in cui il flusso idrico investa pesantemente gli spazi sottostanti, appartenenti ad altri condomini. Il rapporto con gli animali domestici, soprattutto quando si trovano in ascensore o nel giardino condominiale. Le liti che riguardano, a vario titolo, l'esterno del condominio: lo sbattimento di tovaglie, il bucato in evidenza o gocciolante, i mozziconi gettati dalla finestra.
«IN TRIBUNALE? NON CONVIENE» - Oltre il 50% delle procedure civili, nelle aule di giustizia, riguarda il condominio, come confermano già da tempo le statistiche del Ministero della Giustizia. Per Giuseppe Bica, presidente dell'Anammi, «arrivare alla citazione non conviene, non soltanto per motivi finanziari e di tempo, ma soprattutto perché il comportamento illecito, nel frattempo, si perpetua. Meglio trovare una soluzione amichevole e cercare di essere tolleranti». Essenziale, in questo senso, è il ruolo dell'amministratore di condominio che, spiega il leader dell'Associazione, «deve saper mediare tra gli interessi, evitando lo scontro duro, quello che porta alla denuncia. La via della mediazione resta quella da preferire», conclude il presidente Bica.
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chi di voi vive in condominio riesce a vivere in mesta e serena armonia con gli altri condomini? quante volte avete pensato al fiore o alla pistola?
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Troppo bello il video!!! :ok:
:lol::lol:
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concordo... mitici gli Zio Ematitos :lol:
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Non vivo in un condominio, ed è una fortuna perché sono poco tollerante delle volte...:roll:
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Quote:
chi di voi vive in condominio riesce a vivere in mesta e serena armonia con gli altri condomini? quante volte avete pensato al fiore o alla pistola?
Vivo in condominio, viverci bene è una questione di fortuna e anche avere un minimo di tolleranza. Io e mia madre abbiamo un po' di tutte e due le cose, qui vivono per lo più brave persone, ma anche queste brave persone ogni tanto fanno casino. Per esempio sopra di me hanno un cane che non so cosa ***** gli prende, ma di notte a volte, inizia a correre per la casa avanti e indietro, fa un po' di rumore ma non ci siamo mai lamentati, finchè le cose sono sopportabili si sopporta... è giusto così, anche perchè sicuramente le mie docce a mezzanotte e mezza a qualcuno potrebbero dare fastidio, ognuno fa il suo insomma.
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Fortunatamente non vivo in condomio...altrimenti prenderei una denuncia a settimana :lol::lol:
Penso dipenda tanto dalla pazienza e dal rispetto che ognuno di noi ha... :roll:
P.S. Bello il video :lol:
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rispetto e disponibilità penso siano le chiavi per risolvere la maggior parte delle controversie. spesso ci si comporta in modo aggressivo e scortese perché ci si aspetta un comportamento uguale da parte degli altri. la giungla urbana. è incredibile come può spiazzare un atteggiamento comprensivo e disponibile.
nei casi invece in cui proprio sembra di gridare nel deserto, opterei comunque per l'indifferenza e non per la risposta. penso non ci sia niente di peggio che non sentirsi calcolati minimamente. alla fine ci si rompe e si passa oltre. logicamente, fino a quando tutto il gioco rimane nei limiti dell'accettabile.
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Quote:
Originariamente inviata da
thorpe
rispetto e disponibilità penso siano le chiavi per risolvere la maggior parte delle controversie. spesso ci si comporta in modo aggressivo e scortese perché ci si aspetta un comportamento uguale da parte degli altri. la giungla urbana. è incredibile come può spiazzare un atteggiamento comprensivo e disponibile.
nei casi invece in cui proprio sembra di gridare nel deserto, opterei comunque per l'indifferenza e non per la risposta. penso non ci sia niente di peggio che non sentirsi calcolati minimamente. alla fine ci si rompe e si passa oltre. logicamente, fino a quando tutto il gioco rimane nei limiti dell'accettabile.
o forse perche vivendo in tante cellete ogniuno di noi vive uno proprio spazio e quindi quando questo spazio è comune lo pensiamo come un' aggressione al nostro territorio e reagiamo d'istinto che non guarda i comportamenti ma la sensazione di sentirci invasi dal comportamento alturi( spesso ci sono persone che posso arrivare ad uccidere per una lite di condominio senza per questo essere dei mostri o cose cosi) un comportamento similare e quello del condominio e un po quello di chi giuda un auto che si trasforma in qualcuno altro dando vita a comportamenti, nei casi estermi, anche inconsulti o bestiali .
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ho vissuto in condominio solo a Berlino quando sono stata per studio. Credo di essere stata molto fortunata perchè erano tutte persone educate.