meritano tante botte.
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La fine del mondo
questo sillogismo non mi è chiaro.
non mi risulta da nessuna parte che comunista=violento. come so che è stupido dire neofascista=violento, sebbene fra gli ideali fascisti ci sia proprio l'esaltazione della lotta e della violenza, della guerra come igiene del mondo, forse questo un po' in senso lato. certo, fra i comunisti comunque si inneggia alla violenza (vd lotta di classe), ma non è giustificabile da ambo i lati.
uno è coglione a prescindere, non c'entra l'ignoranza. ignorante è il fascista/comunista che mena, non chi diffonde le notizie. il ragazzo oggi è morto, e per me sono dei coglioni quelli che lo hanno ucciso, ma non perché sono neofascisti e io provo un profondo senso di disgusto per il neofascismo, ma perché hanno ucciso un ragazzo. sia chiaro questo. se un gruppo di neomarxisti avesse fatto la stessa cosa, avrei detto lo stesso.
Sono d'accordo con te Holly, qualsiasi sia la bandiera politica una persona che ne uccide un altra in questo modo è un coglione e basta, come più volte detto. Infatti il post che hai quotato riprendeva sarcasticamente le conclusioni cui tendeva l'articolo della Repubblica e alcuni intervenuti in topic.
E' proprio il messaggio che tentavo di mandare rispondendo a Vincenzo84! ;)
Che poi siano Naziskin o Comunione&Liberazione o del centro sociale, di fatto è certo che sono dei seguaci dell'intolleranza.
Non credo che sia un caso che il fatto sia avvenuto a Verona piuttosto che a Matera.
alla vigliacchera di ben nota rimbrembranza manzoniana ( vedi don abbondio) anche in questo entra a pieno titolo, bravi a cacciare il diverso delinquente ma incapaci di prendersi una responsabilità delle proprie azioni
della serie pronti a menare "il diverso" e fare i neri (quando uno fa della violenza regola per l'ordine e la legge è chiaro che nel proprio agire prende volontariamente il rischio di amazzare o menomare qualcuno) perche è figo (generazione videogame) , ma intanto c'e una famiglia che ha perso un figlio in modo assurdo che dire di loro?
----------------------------corriere del 7.5.08-------
Il caso di Verona - l'indagine In cella con il branco: «È stata solo una rissa. Ora abbiamo paura» Andrea: mi credano o no, io non ho menato
VERONA — «Sono venuto perché vorrei capire» dice lo sconosciuto con i capelli bianchi comparso sull'uscio. Andrea Vesentini si distrae da chissà quale pensiero, ha le occhiaie di chi si è fatto più di una notte senza sonno. Guglielmo Corsi, il compagno di cella, si appoggia alla scopa con la quale (scalzo) sta spazzando il pavimento.
Una stretta di mano per Nereo Laroni, il consigliere regionale del Nuovo Psi. E poi Andrea attacca: «Davvero vuole capire? Non è difficile. C'è stata una rissa, un fuggi-fuggi. Che mi credano o no io non ho menato né mani né calci. E non sono un ultras, sono andato allo stadio una sola volta in vita mia. So che a un certo punto mi sono girato, ho visto quel ragazzo per terra che non si muoveva e ho avuto paura. Ho urlato "ragazzi andiamo via". E siamo scappati. Spero che venga fuori la verità, tutta la verità di questa storia». Verona, carcere di Montorio, cella n. 45 della sezione 1. Andrea e Guglielmo, due dei ragazzi accusati del pestaggio di Nicola Tommasoli (morto due giorni fa per le conseguenze di quell'aggressione), dietro le inferriate rosse della prigione assomigliano più a ragazzini smarriti che a minacciosi neonazisti.
Non c'è spavalderia né rabbia nelle loro parole e sulle loro facce stravolte. Nella sezione accanto, la numero 2, Raffaele Dalle Donne, Federico Perini e Nicolò Veneri (stesso pestaggio, stesse accuse) condividono la cella 21. «Ci guardi. Ma veramente le sembriamo dei naziskin?» chiede Nicolò senza muoversi dal letto a castello sul quale è seduto, in fondo alla cella. Si stringe nella felpa nera e segue il filo dei pensieri: «Nazi… ma quali nazi? Non abbiamo niente a che fare con quelli ». Anche Federico è vestito di nero, ai piedi le Nike. Non si stacca dalla finestra, quasi cercasse più aria per respirare, non dice una parola salvo monosillabi per rispondere che «no», non ha bisogno di nulla. Il volume della televisione quasi copre la sua voce.
È alto per superare il vocio che arriva dalle altre celle, dove ci sono extracomunitari che pregano. «Qui c'è un gran casino. Stavo meglio nell'altra sezione» si lamenta Raffaele, il primo a costituirsi. «Raffa» — 19 anni che sembrano 15, ex chierichetto — spinge gli occhiali sul naso, dà un'occhiata ai due compagni di cella e alza il tono per farsi sentire: «Sono scosso, ho paura». Nessuno usa la parola «innocente », nessuno chiede un libro, un cambio di biancheria, fogli e penna per scrivere. Niente. La sola cosa che desiderano è «chiarire tutto» e tornare a casa in fretta. Guglielmo, maglietta grigia che fa intravedere tatuaggi, dice che quella sera «ci siamo presi a parole, è nata una lite ma non siamo stati noi a provocare… ». È vero che sei un naziskin?, chiede Nereo Laroni. «Non è vero per niente. Conosco gente di Forza Nuova solo perché vado allo stadio». Andrea lo guarda. Come vorrebbe non aver mai messo piede nella curva sud…
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inoltre aggiungo pure:
Si andatelo a spiegare alla madre del morto , che deve accettare la morte del figlio per una sigaretta negata o perche il figlio si vestiva un po diverso ( vigliacchi un po come don Abbondio ).e che voi siete stati vittime di un destino cinico e baro e quindi delle vittime delle circostanze o siete stati manipolati da altri o che tutto sommato siete dei bravi ragazzi" per bene" che hanno come obbiettivo quello mettere a posto il diverso ma che vi siete fatte sfuggire la mano, ma se vi comportavate cosi non era per colpa vostra ma di chi frequentavate ( vedi gente di Forza nuova ec...).
Sicuramente in fase processuale, e non ora, i vostri difensori troveranno qualcosa sulla vittima, e chiaro chi puo replicare quando sei morto?, e avrete le vostre attanuanti e dopo anni sarete liberi.
Di che vi lamentate?
Io li prenderei e li ammazzerei dalle botte.
Sabato a pranzo farò un volantinaggio davanti alle scuole con il partito contro le violenze :D
Almeno li han presi va...sti 2 emeriti cretini...
Io ieri ho visto Annozero e avevo l'impulso irrefrenabile di prendere a sberle Santoro.
Come al solito ne faceva un caso politico, che questa gente è così perchè di destra e ca***te varietipo "l'anno picchiato perchè aveva i capelli lunghi (che è una supposizione che il motivo sia questo), quindi era considerato diverso e a quelli (intendendo gente di estrema destra) non piace il diverso..."
Cioè stava strumentalizzando questo gravisimo caso per fare della politica!
Invece secondo me la politica non centra un fico secco.
Centrano le famiglie.
La famiglia dovrebbe educare dicendo anche de no fin da piccoli, insegnando ai ragazzi ad affrontare le sconfitte e via dicendo...
Il problema è che se la famiglia non fa ciò i ragazzi a quell'età si trovano nel pieno delle forze e da qualche parte vanno indirizzate.
Quindi se uno ha un progetto, le indirizza lì, altrimenti le utilizza x fare della violenza senza scopo (che è la peggiore possibile)
io sapevo della raf tedesca... cmq... ci vuole una punizione d'esempio x tti...
Allego quest'immagine :)
Quote:
Pestato nel 2008 per aver rifiutato una sigaretta, il 28enne era morto
dopo cinque giorni di agonia. Tutti giovani ultrà di destra gli aggressori
Verona, omicidio Tommasoli
condanne per 50 anni a 4 naziskin
VERONA - Era morto dopo essere stato picchiato da quattro naziskin. Per l'omicidio di Nicola Tommasoli la Corte d'Assise della città veneta ha emesso condanne per complessivi 50 anni di carcere. Il giovane grafico 28enne era stato aggredito la notte del primo maggio 2008 ed era morto dopo cinque giorni di agonia. Un fatto che aveva sollevato grande clamore. Poche ore dopo il pestaggio, i responsabili erano stati individuati e catturati dalla polizia. Si trattava di giovanissimi, legati agli Ultras del Verona e vicini a movimenti di estrema destra.
La corte ha condannato a 14 anni di detenzione i ventunenni Nicolò Veneri e Federico Perini, a 12 anni il ventenne Raffaele Dalle Donne, a dieci anni Guglielmo Corsi, ventunenne. Assolto invece un quinto imputato, Andrea Vesentini. I quattro condannati dovranno inoltre pagare 100 mila euro a favore dei genitori di Tommasoli, 80 mila euro a favore della ex fidanzata della vittima e 30 mila euro per il fratello. Il collegio giudicante, composto da sette giudici popolari e presieduto da Dario Bertezzolo, ha accolto quasi completamente la richiesta del pm Francesco Rombaldoni che aveva chiesto 72 anni di carcere complessivi.
Il commento della famiglia. Soddisfatta la famiglia di Tommasoli, secondo quanto riferito dall'avvocato Franco Rossi Galante: "Fu un'aggressione, il povero Nicola passava di lì per caso, la gravità del fatto è proprio questa".
La ricostruzione dell'aggressione. "Si mossero tutti come un sol uomo, i cinque ragazzi che gironzolavano per la città erano una miscela esplosiva: Perini, Veneri e Dalle Donne sono noti e noto è il gruppo di appartenenza nel quale si è inserito Corsi, fisicamente prestante. Lui è stato il detonatore a cui gli altri sono andati dietro, senza esitazione", ha detto il pm Rombaldoni riferendosi al gruppo di ragazzi che mise in atto l'aggressione mortale.
Verona, omicidio Tommasoli condanne per 50 anni a 4 naziskin - cronaca - Repubblica.it
bhè è una punizione che considerando il sistema penale italiano è bella grossa.
"Lui è stato il detonatore a cui gli altri sono andati dietro, senza esitazione"
oltre che schifosi assassini,sono anche dei vigliacchi di merda...
Già tanto che non gli hanno dato i domiciliari o i soliti 3 anni ragà...
Mo bisogna vedere se questi effettivamente rimangono in carcere per quel periodo.