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Voglio sesso», 50 partner in tre mesi Poi Facebook le chiude il profilo. Interrotta la maratona erotica di una 23enne inglese
LONDRA - Si chiama Laura Michaels e nel settembre scorso aveva creato un gruppo sul sito sociale Facebook, chiamato «Ho bisogno di sesso». E secondo quanto racconta il quotidiano britannico Sun, l'iniziativa ha avuto un grande successo: ben 100 uomini avevano iniziato a chattare con lei sul sito e con 50 di loro aveva avuto rapporti sessuali. Il tutto in tre mesi, prima che i gestori di Facebook chiudessero la sua pagina.
RELAZIONI FINITE MALE - Il quotidiano pubblica il diario della ragazza, che ha 23 anni, oltre che per solleticare la curiosità dei lettori, anche per avvertire sui pericoli della rete. Non tanto per i rapporti tra adulti consenzienti, ma perchè molti minori finiscono in certi gruppi o spazi virtuali senza nemmeno rendersi conto dei rischi. Laura dice di aver voluto creare il gruppo su Facebook dopo una serie di relazioni finite male, che l'avevano portata a non volere più rapporti stabili. Così ha messo il sottotitolo «Mandatemi la vostra fotografia, se mi piacete ci incontreremo».
«MI SENTO LIBERA E LIBERATA» - In 300 si sono iscritti al suo gruppo (35 nei primi dieci minuti dalla creazione della pagina). Con circa 100 di loro Laura si è data un appuntamento in bar o locali, e con 50 l'incontro è finito a letto. Dopo di che ha praticamente smesso, anche perchè Facebook ha chiuso il suo gruppo, giudicato in contrasto con le regole del sito, e ora è tornata a conoscere persone in modi più tradizionali. La ragazza dice di essere consapevole che per molti lei è poco più che una prostituta, e che per altri «potrei farmi pagare per essere andata a letto con così tanti uomini. Ma io non la vedo così, stavo solo soddisfacendo un mio desiderio. Mi sento una donna libera e liberata e penso che sia bellissimo che internet mi dia una possibilità del genere. So che c'è del rischio, ma fa parte dell'eccitazione. Ma ogni volta dicevo a un amico fidato dove andavo, e ho sempre praticato sesso sicuro».
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In Italia la media è inferiore Sesso, i numeri di una vita a letto
tredici partner per lui, 7 per lei
LONDRA - I politici le provano tutte per attirare l'attenzione, la simpatia e possibilmente il voto degli elettori. Ma non ci sono forse precedenti alla tecnica usata da Nick Clegg, da qualche mese leader dei liberal-democratici britannici, piccolo ed eterno terzo partito, alle spalle di laburisti e conservatori, della politica di questo paese. In un'intervista con l'edizione inglese della rivista GQ, Clegg ha dichiarato di essere andato a letto, in vita sua, con all'incirca una trentina di donne.
Per l'esattezza, l'intervistatore, il giornalista Pier Morgan, ex-direttore di uno dei tabloid scandalistici della capitale, il Daily Mirror, gli ha chiesto: "Quante donne potrebbero affermare con certezza che lei è bravo a letto?", e quando Clegg ha cominciato a balbettare imbarazzato, Morgan lo ha incoraggiato dicendo "dieci, venti, trenta?", lasciando la frase in sospeso. "Non più di trenta", ha risposto allora il leader dei lib-dem, precisando subito, "molte meno di trenta".
Ma il numeretto, ormai, era pronunciato; e, opportunatamente rilanciato dalla stampa popolare, dalla tivù, dai siti Internet, ha fatto di Clegg, che ha quarant'anni e un aspetto passabile, perlomeno per un politico, una sorta di stallone di Westminster. Tanto che un quotidiano di qualità (ma dotato di senso dell'umorismo) come il Guardian, ieri, gli ha dedicato la copertina del suo inserto, con un fotomontaggio a tutta pagina in cui Clegg tiene in mano un cartello con il numero fatidico, 30, seguito da un punto interrogativo.
Pare che a Whitehall, il quartiere del potere britannico, da un paio di giorni non si parli d'altro. Non solo, e non tanto, delle capacità amatoriali di Clegg; quanto dell'argomento in sé, che è poi anche il tema dell'inchiesta del Guardian. Ovvero: con quante donne (o uomini, se la domanda è rivolta a una signora o signorina) sei andato (andata) a letto, in vita tua? Con tutto un corollario di domande successive: trenta partner sessuali sono tanti, nell'arco di una vita? Troppi? Pochi? In questo campo, come in altri, naturalmente ci sono le eccezioni: Cheryl Tunney, una stellina della tivù, specie di Melissa P. inglese, ha rivelato recentemente di essere andata a letto con cinquanta uomini da quando ha perso la verginità due anni fa (oggi di anni ne ha 18), suscitando non poco scalpore.
Così come ne ha suscitato l'ex-fotomodello Adam Perry, un bellone della pubblicità di queste parti, confessando di avere fatto l'amore con "tremila donne diverse, una più, una meno, non ho mai tenuto il conto".
Ma a parte le eccezioni, come si comporta la norma? Nel 2007 un'indagine condotta in 26 paesi su commissione della Durex ha dato questo risultato: 13 partner per gli uomini, 7 per le donne. Uno studio condotto nel 2005 dalla psicologa Norman Brown della University of Alberta riportava invece che gli uomini hanno una media di 31 partner, le donne di 9 scarsi. Lo studio rivelava implicitamente anche un altro dato: che uomini e donne, parlando di queste cose, mentono.
La stessa autrice del rapporto commentò infatti che, vista la disparità nel numero di partner fra maschi e femmine, un sacco di uomini dovrebbero fare sesso con altri uomini, o mettere nel conto anche le prostitute, che non vengono generalmente interpellate nei sondaggi. Un'altra esperta, la sessuologa Tracey Cox, osserva che gli uomini esagerano perché sono cresciuti col mito della conquista sessuale, mentre le donne diminuiscono perché è stato loro insegnato per secoli ad apparire verginali e immacolate: "Gli uomini, perciò, moltiplicano per due il numero delle loro partner sessuali, mentre le donne lo dividono per tre".
In materia, resta imbattibile la battuta del personaggio interpretato da Andie McDowell nel film "Quattro matrimoni e un funerale": alla domanda su quanti uomini abbia portato a letto, replica "meno di Madonna, ma più della principessa Diana, spero".