Visualizzazione stampabile
-
lavoratori insodisfatti
Sei italiani su dieci sono insodisfatti del loro lavoro e vorrebbero cambiarlo.
Siamo un popolo a cui piace lamentarsi, o è colpa delle condizioni in cui lavoriamo
http://www.okkupati.rai.it/news_lettura,2385.html
http://www.businessonline.it/3/LavoroeFisco/1525/condizione-lavoro-for mazione-italia.html
-
-
Per me invece al 65% siamo lagnosi noi, e il restante 35% sono certi casi di condizioni di lavoro OGGETTIVAMENTE non consone
-
Quote:
Originariamente inviata da
nuvolablu
penso 50%:roll:
credo anch'io.
-
ovvio che ci si stanca. basta pensare a tutti i lavori ripetitivi che esistono..
-
Quote:
Originariamente inviata da
Usher
è un popolo che non sà quello che vuole
-
Io credo che l'insoddisfazione in massima parte dipenda dalla particolare orgazizzazione del lavoro, da questa paventata e mai ben definita "meritocrazia".
Chiaro che se si parla di "meriti", un individuo nella norma con la giusta dose di autostima, si senta poi in credito nei confronti del proprio lavoro e quindi insoddisfatto.
Se al contrario la soddisfazione la si ricercasse in quel che realmente si crea con la propria opera, probabilmente la si troverebbe, almeno in certi casi, più facilmente.
Insomma auspico un mondo del lavoro dove si possa affermare: "sono soddisfatto perché ho fatto questo e quest'altro" e non come accade ora "sono soddisfatto perché sono stato ritenuto [da chi?? n.d.r.] migliore dei miei colleghi tizio e sempronio" ...
C'è poi l'insoddisfazione di natura economica che meriterebbe la sua attenzione, ma non mi pare che si trattasse di questo nell'articolo a monte del 3d...
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Io credo che l'insoddisfazione in massima parte dipenda dalla particolare orgazizzazione del lavoro, da questa paventata e mai ben definita "meritocrazia".
Chiaro che se si parla di "meriti", un individuo nella norma con la giusta dose di autostima, si senta poi in credito nei confronti del proprio lavoro e quindi insoddisfatto.
Se al contrario la soddisfazione la si ricercasse in quel che realmente si crea con la propria opera, probabilmente la si troverebbe, almeno in certi casi, più facilmente.
Insomma auspico un mondo del lavoro dove si possa affermare: "sono soddisfatto perché ho fatto questo e quest'altro" e non come accade ora "sono soddisfatto perché sono stato ritenuto [da chi?? n.d.r.] migliore dei miei colleghi tizio e sempronio" ...
C'è poi l'insoddisfazione di natura economica che meriterebbe la sua attenzione, ma non mi pare che si trattasse di questo nell'articolo a monte del 3d...
All'inizio ero rimasto un po' così, ma devo ammettere che rileggendolo non hai torto, e parlo seriamente :)
-
Per me si in alcunic asi ci si lamenta eccessivamente..ma nella maggior parte i lavori sono pesanti e sottopagati...è chiaro che se sei dirigente e prendi 6 mila euro al mese è meglio che stai zitto..ma se sei operaio, passi la giornata a spaccarti la schiena e a fine mese prendi 1000 euro quando va bene.... nn è bello credo...
-
per me sono derivati..principalmente quindi tutto deriva 100% da noi.
un uomo che lavora in ditta - catena di montaggio..per 8 ore mette due bulloni..due bulloni...due bulloni è logico che sarà una lamentela unica ma..la colpa non può essere del lavoro..ma di lui, che lo ha scelto!