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Originariamente inviata da
Morgana *_*
:| mica la sapevo tutta questa storia io...
grazie cenzo :kiss:
Ovvio,mica sono tutti intelliggienti come il sottoscritto:nice:
Sghezzo morganuccia,piuttosto sbrigati a tornare:kiss:
Ps:cenzo mi puo' chiamare solo Fabio:evil:
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secondo me ciò che differenzia un nero e un bianco è solo il colore della pelle.
poi nel complesso per me sia un nero che un bianco sono uguali sia fisicamente che mentalmente :|
non c'è alcuna distinzione...
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Originariamente inviata da
Vincenzo84
Il discorso di Watson non fa una piega e non e' razzista.
E' stata fatta una strumentalizzazione, vi spiego perche':
L'anemia falciforme e' una malattia del sangue molto sviluppata in Sicilia(no,non ho sbagliato a postare,continuate a leggere se avete voglia).Il globulo rosso assume una forma a falce, da qui il nome.
Basandoci sull' assunto della teoria evoluzionistica per il quale l'organismo "migliore" sopravvive e quello "peggiore" si estingue questo potrebbe sembrare un paradosso.
Ma cosi' non e', la natura e' molto piu' furba di noi.
In Sicilia prima dell' opera di bonifica attuata in epoca mussoliniana era molto diffusa la malaria(quartana benigna per l'esattezza), il Plasmodium Malariae, agente atiologico della malaria, e' un parassita endocellulare obbligato del globulo rosso.
I globuli rossi a falce non venivano attaccati dal P.M.
I sogetti falcemici non si ammalavano di malaria,sopravvivevano e procreavano.
Con questo cosa voglio dire?
Il cervello, alla stregua di un muscolo, si sviluppa se allenato.
QUI entra in ballo il lavoro di Watson:Esiste una predisposizione genetica per lo sviluppo celebrale cosi' come esiste una predisposizione genetica per lo sviluppo muscolare, ma quello che fa la differeza e' l'allenamento, l'utilizzo.
Assodato che in Africa non e' all'ordine del giorno il dover risolvere equazioni di terzo grado la natura ha fatto in modo che si sviluppasse piu' la predisposizione genetica ad uno sviluppo muscolare che ad uno celebrale, quella piu' utile per il contesto(l'ambiente).
Un atleta bianco(nato e cresciuto in Europa e con genitori europei) per ragiungere i risultati di uno nero(nato e cresciuto in Africa e con genitori africani) impieghera' piu' tempo.
Il siscorso s'inverte se si parla di cevello.
E' ovvio che se la statistica avesse contemplato sogetti di colore inseriti in un contesto occidentale il discorso srarebbe cambiato,in quel caso ci sarebbe stata parita'.
Ecco spiegato l'arcano:D
pienamente d'accordo
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Originariamente inviata da
Vincenzo84
Il discorso di Watson non fa una piega e non e' razzista.
E' stata fatta una strumentalizzazione, vi spiego perche':
L'anemia falciforme e' una malattia del sangue molto sviluppata in Sicilia(no,non ho sbagliato a postare,continuate a leggere se avete voglia).Il globulo rosso assume una forma a falce, da qui il nome.
Basandoci sull' assunto della teoria evoluzionistica per il quale l'organismo "migliore" sopravvive e quello "peggiore" si estingue questo potrebbe sembrare un paradosso.
Ma cosi' non e', la natura e' molto piu' furba di noi.
In Sicilia prima dell' opera di bonifica attuata in epoca mussoliniana era molto diffusa la malaria(quartana benigna per l'esattezza), il Plasmodium Malariae, agente atiologico della malaria, e' un parassita endocellulare obbligato del globulo rosso.
I globuli rossi a falce non venivano attaccati dal P.M.
I sogetti falcemici non si ammalavano di malaria,sopravvivevano e procreavano.
Con questo cosa voglio dire?
Il cervello, alla stregua di un muscolo, si sviluppa se allenato.
QUI entra in ballo il lavoro di Watson:Esiste una predisposizione genetica per lo sviluppo celebrale cosi' come esiste una predisposizione genetica per lo sviluppo muscolare, ma quello che fa la differeza e' l'allenamento, l'utilizzo.
Assodato che in Africa non e' all'ordine del giorno il dover risolvere equazioni di terzo grado la natura ha fatto in modo che si sviluppasse piu' la predisposizione genetica ad uno sviluppo muscolare che ad uno celebrale, quella piu' utile per il contesto(l'ambiente).
Un atleta bianco(nato e cresciuto in Europa e con genitori europei) per ragiungere i risultati di uno nero(nato e cresciuto in Africa e con genitori africani) impieghera' piu' tempo.
Il siscorso s'inverte se si parla di cevello.
E' ovvio che se la statistica avesse contemplato sogetti di colore inseriti in un contesto occidentale il discorso srarebbe cambiato,in quel caso ci sarebbe stata parita'.
Ecco spiegato l'arcano:D
concordo in pieno ;)
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Tutto dipende dalla società come già detto sopra: se questa promuove la cultura e dà la possibilità di esprimersi (visto che un grande svantaggio di quelle popolazioni è che sono state colonizzate e quindi sottomesse) siamo tutti allo stesso livello.
E io spero che l'interpretazione che ha dato killuminato sia quella corretta :)
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Imho possiamo tirare in ballo qualsiasi teoria scientifica o non, ma quello che si deve evitare è la xenofobia, sia essa verso gli uomini di colore o verso gli ebrei o verso i genovesi:lol: Personalmente penso che il fattore genetico non c'entri con le capacità intellettive; o probabilmente si ha una "predisposizione" diversa a diversi tipi di stimoli, con pro e contro a seconda del contesto social-culturale.