Due paperi giganti fissan l’aria
Due suore parlan male di Bin Laden
Ho preso il treno in corsa a Baden Baden
convinto di imboccare la Salaria.
Salari non da fame ma da sete
fan sì che la maglietta costi poco
perché il cinese è rosso ma di fuoco
e resta magro pur senza far diete.
Ti dicono è la globalizzazione
e che a mandare avanti l’esistenza
non è l’amor bensì la concorrenza.
Ce l’hanno già insegnato le battone.
Se l’operaio italico pretende
d’aver oltre il lavoro anche la paga
e di comprarsi il cesso dove caga,
è chiaro che nel cu*o se lo prende.
Se lo ficchin gli operai bene in testa
sono ormai sul mercato coi cinesi:
non può esser quelli magri, i nostri obesi.
Adesso tocca a loro fare festa.
E’ chiaro, sto parlando ai dipendenti
perché per i padroni è un’altra cosa:
per loro la faccenda è più spinosa.
Non possono lottare unghie e denti
per far la concorrenza ai musi gialli:
ci vogliono dogane, dazi e tasse
per evitare che poi gli toccasse
di ritrovarsi sulle mani i calli.
”Se poi mi salta fuori che conviene
portare i macchinari in Transilvania
ed assemblare il tutto giù in Birmania,
è ovvio che lo faccio a fin di bene.”
Io invece, dipendente sempre a rischio,
se vedo che la merce è a basso costo,
sia maggio sia dicembre oppure agosto,
la compro - e tutto il resto … me ne infischio.
Poi tanto, dipendente e padroncino,
finiamo a votar Lega tutti insieme
in Bossi riponiam la nostra speme:
Tremonti sarà l’argine a Pechino!
Se poi spostiamo il tiro sul commercio,
il fatto che s’importino puttane
ha messo in crisi le nostre mondane.
Ma solo ad uno sguardo miope e guercio
può essere sfuggito anche il vantaggio:
i prezzi si son fatti popolari,
le gnocche, i trans e i cu*i son meno cari,
puoi farti gran scopate a tutto raggio.
Lo so, non sono stato divertente
m’è uscito un predicozzo moralista
ma forse è la materia che m’attrista
E più l’opportunismo della gente.