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Originariamente inviata da filosofo
Paradossalmente in un certo senso la dittatura è più onesta, proprio perché l'imposizione è palese, mentre nel secondo caso si cerca di stabilire un ordine facendo in modo che i cittadini non se ne accorgano o non diano ad essa il giusto peso
Comunque fin che si procede per radicalizzazioni non si arriverà mai a nulla.. Non bisogna cercare l'estremo e tracciare le differenze tra i due, bensì interrogarsi sulle tensioni interne al primo termine. Tradotto, ha ben poco senso lodare la democrazia in rapporto alla dittatura, perché anche la democrazia presenta storture di vario genere, e bisognerebbe correggerle!
Incredibilmente, su questo sono d'accordo. Io sarei per quella che chiamo una democrazia forte, una sorta di incrocio che prenda il "meglio" (diciamo così) della dittatura ed il meglio della democrazia. Ma probabilmente nn la imposterei sui tuoi stessi valori, o almeno nn tutti
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Re: Condividete?
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Originariamente inviata da filosofo
la politica perde di valore se non vi una partecipazione attiva dei cittadini,
Io in particolar modo condivido la parte quotata.
Mi sembra che la gente oggi viva come avulsa dai problemi che invece l'attanagliano... per questo si fa abbagliare da piccoli benefit superficiali (l'abolizione dell'ICI?) perdendo masochisticamente di vista l'essenza del disagio che vivono. La cosa che più mi ha colpito negli ultimi risultati elettorali è stato il netto spostamento a destra delle zone d'Italia maggiormente industrializzate, quelle che una volta erano il caposaldo del partito comunista, mi riferisco a certe regioni del nord. Probabilmente, oltre alla coscienza politica, manca anche quella sindacale.
Certo che la cosa è dovuta a un disegno realizzato ad arte che ha trovato sottili forme di ricatto per i lavoratori per i quali diventa assai rischioso difendere i propri interessi, ma proprio per questo è urgente che la gente venga sensibilizzata partendo dalla base degli elettori-lavoratori.