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Una mia amica qualche anno fa si è suicidata.
Non era poco intelligente, non era su una strada sbagliata.
Non c'erano climi di educazioni eccessivamente rigidi.
Ma era rigida la vita ai suoi occhi.
Era fragile e continuamente "colpita" dalle avversità della vita. In ogni senso.
Quando capii cosa aveva fatto, nella mia testa esplose un "perché" misto tra rabbia e dolore.
La rabbia perché non avrebbe dovuto farlo. Il dolore perché non sarebbe stata più con noi.
E' facile giudicare, soprattutto dall'esterno. Ma giudicare a che serve se non a metterci su un piedistallo?
Proviamo invece a trasformare il giudizio in valutazione e poi la valutazione ci servirà per meglio comprendere. Di certo né giudicare né giustificare.
Ciò che può essere utile è comprendere perché si arrivi a tanto. O almeno provarci.
E comprendere anche che forse questa "sensibilità" avrebbe potuto aiutare chi era così fragile prima di un gesto estremo.
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Quote:
Originariamente inviata da
Masquerade
Una mia amica qualche anno fa si è suicidata.
Non era poco intelligente, non era su una strada sbagliata.
Non c'erano climi di educazioni eccessivamente rigidi.
Ma era rigida la vita ai suoi occhi.
Era fragile e continuamente "colpita" dalle avversità della vita. In ogni senso.
Quando capii cosa aveva fatto, nella mia testa esplose un "perché" misto tra rabbia e dolore.
La rabbia perché non avrebbe dovuto farlo. Il dolore perché non sarebbe stata più con noi.
E' facile giudicare, soprattutto dall'esterno. Ma giudicare a che serve se non a metterci su un piedistallo?
Proviamo invece a trasformare il giudizio in valutazione e poi la valutazione ci servirà per meglio comprendere. Di certo né giudicare né giustificare.
Ciò che può essere utile è comprendere perché si arrivi a tanto. O almeno provarci.
E comprendere anche che forse questa "sensibilità" avrebbe potuto aiutare chi era così fragile prima di un gesto estremo.
Naturalmente mi spiace tantissimo per la tua amica.
Riguardo al discorso del piedistallo, in un certo senso hai ragione. Di fondo l'uomo è cinico e quando succede qualcosa di negativo a qualcun altro giudichiamo (anche) per esorcizzare una sorta di mostro, per mostrarci diversi perché a noi non sarebbe capitato:
- Chi si suicida è un debole;
- Chi tradisce il partner è un poco di buono;
- Chi viene arrestato, gli sta bene
e via dicendo. Forse fa parte dell'istinto di conservazione.
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Originariamente inviata da
digitoergosum
Naturalmente mi spiace tantissimo per la tua amica.
Riguardo al discorso del piedistallo, in un certo senso hai ragione. Di fondo l'uomo è cinico e quando succede qualcosa di negativo a qualcun altro giudichiamo (anche) per esorcizzare una sorta di mostro, per mostrarci diversi perché a noi non sarebbe capitato:
- Chi si suicida è un debole;
- Chi tradisce il partner è un poco di buono;
- Chi viene arrestato, gli sta bene
e via dicendo. Forse fa parte dell'istinto di conservazione.
E per non cadere nel giudizio basterebbe aggiungere un forse.
- Chi si suicida forse è un debole;
- Chi tradisce il partner forse è un poco di buono;
- Chi viene arrestato, forse gli sta bene
E quel forse apre la strada alla valutazione dove potrà risultare che:
-chi si suicida forse è veramente debole o forse ha raggiunto il limite di sopportazione.
-chi tradisce forse è veramente un poco di buono o forse ha problemi a relazionarsi, magari in primis con se stesso.
-chi viene arrestato forse veramente gli sta bene o forse non meritava di essere arrestato affatto.
La frase resta pressoché la stessa, ma cambia il tono, il modo di porsi verso gli altri.
Non si giudica, ma si prende atto di qualcosa o di qualcuno.
E il "a noi non sarebbe capitato" diventa un più realistico "impegniamoci affinché a noi non capiti mai"
Del resto, uno dei miei motti è che MAI e SEMPRE sono parole improbabili.
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@Masquerade è proprio così. La nostra cultura ci ha insegnato a guardare con diffidenza al "forse", perché sembra che abbiamo l'obbligo sociale a mostrarci sempre sicuri e all'altezza. E il forse è dubitativo. Invece guarda un po', chi ha scritto le pagine più alte del pensiero umano poneva grande importanza nel dubbio e invitava a diffidare di chi ha troppe certezze.
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Originariamente inviata da
digitoergosum
@
Masquerade è proprio così. La nostra cultura ci ha insegnato a guardare con diffidenza al "forse", perché sembra che abbiamo l'obbligo sociale a mostrarci sempre sicuri e all'altezza. E il forse è dubitativo. Invece guarda un po', chi ha scritto le pagine più alte del pensiero umano poneva grande importanza nel dubbio e invitava a diffidare di chi ha troppe certezze.
Sai io di chi son solita diffidare? Di chi è troppo sicuro di sé.
Farsi domande, mettersi in discussione aiuta la propria crescita.
Chi non lo fa, non mi da sicurezza alcuna, anzi!
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Originariamente inviata da
Masquerade
Sai io di chi son solita diffidare? Di chi è troppo sicuro di sé.
Farsi domande, mettersi in discussione aiuta la propria crescita.
Chi non lo fa, non mi da sicurezza alcuna, anzi!
Leggi la terza citazione:
https://it.wikiquote.org/wiki/Cos%C3...%B2_Bellavista
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Originariamente inviata da
digitoergosum
Guagliù stateme a 'ssentì, questo è il bene [Disegnando alla lavagna un punto interrogativo]... e questo è il male [Disegnando un punto esclamativo]. Il bene è il dubbio, quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, che è tollerante, quando invece incontrate questi qui [Indicando il punto esclamativo], quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, e allora stateve accorte, vi dovete mettere paura, perché ricordatevi quello che vi dico: la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza. Gli uomini, invece, gli uomini si dividono in uomini d'amore e uomini di libertà, a secondo se preferiscono vivere abbracciati gli uni con gli altri, oppure preferiscono vivere da soli e non essere scocciati. (Bellavista)
La mitica "saggezza popolare" di Bellavista.;)
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Originariamente inviata da
Masquerade
Sai io di chi son solita diffidare? Di chi è troppo sicuro di sé.
Farsi domande, mettersi in discussione aiuta la propria crescita.
Chi non lo fa, non mi da sicurezza alcuna, anzi!
io diffido degli incoerenti che cercano scuse per le loro azioni, sono una persona molto rigida come forse i genitori di lei, pazienza
quindi non mi fido di nessuno
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Originariamente inviata da
Sousuke
io diffido degli incoerenti che cercano scuse per le loro azioni, sono una persona molto rigida come forse i genitori di lei, pazienza
quindi non mi fido di nessuno
L'incoerente si contende bene il primo posto con il sicuro di sé, nella lista di cui io diffido.
Per il resto... Com'è che si dice? Fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. :roll:
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Scusatemi, cosa c'è da ridere?
A parte che il titolo è fuorviante: c'è scritto "anche"; chissà quali altre cose c'erano sotto.
E anche se fosse il vuoto che porta a un suicidio non è mai una cosa da ridere, specie se è una ragazzina.